Poesiafestival 2016. Buone le novità, ma insistere nell’innovazione

Prima edizione del PoesiaFestival. Era il 2005. Il sindaco Roberto Adani con Neri Marcoré, presentatore di "Per un pugno di poesie" (foto del 2 ottobre 2005)

Prima edizione del PoesiaFestival. Era il 2005. Il sindaco Roberto Adani con Neri Marcoré, presentatore di “Per un pugno di poesie” (foto del 2 ottobre 2005)

E’ stato annunciato nei giorni scorsi il programma del PoesiaFestival giunto alla XII edizione (vedi). Si terrà dal 19 al 25 settembre nei comuni dell’Unione Terre di Castelli (save the date!). Per la prima volta in tutti i comuni, visto che una delle novità positive di questa edizione è l’ingresso nel circuito del festival dei comuni di Guiglia e Zocca (fatto singolare non invitati sino ad ora), anche se si deve registrare la defezione di Maranello. Diamo atto all’assessore alla cultura dell’Unione nonché sindaco di Spilamberto Umberto Costantini di aver prestato attenzione al tema del coinvolgimento della “parte di montagna” dell’Unione. Giustamente può rimarcare: “finalmente abbiamo riunito tutti gli otto comuni dell’Unione, oltre a Castelfranco, e dopo 12 anni possiamo dire che questo è il festival delle Terre di Castelli” (Prima Pagina, 5 agosto 2016, p.9: pdf). L’ingresso di Guiglia e Zocca, tra l’altro, è accompagnato anche dall’introduzione di una formula innovativa: il trekking poetico lungo i sentieri del parco dei Sassi di Roccamalatina (domenica 25 settembre ore 10). Innovazioni interessanti, specie se non si esauriranno qui.

Straordinario Franco Buffoni al PoesiaFestival 2014, qui alla Rocca Rangoni a Spilamberto (foto del 28 settembre 2014)

Straordinario Franco Buffoni al PoesiaFestival 2014, qui alla Rocca Rangoni a Spilamberto (foto del 28 settembre 2014)

[1] Dal 2005 il PoesiaFestival è l’evento culturale per eccellenza dell’Unione Terre di Castelli. Nel 2016 giunge alla 12 edizione con una formula, certo rinnovata, ma non troppo dissimile da quella originaria. Allora l’assessore promotore (nonché sindaco di Castelnuovo e poeta) era Roberto Alperoli, che oggi troviamo alla direzione del festival (a volte ritornano: vedi). Nel frattempo l’Unione Terre di Castelli, allora composta da 5 comuni, si è allargata ad 8 comuni (includendo anche Marano, Guiglia e Zocca – 3 dei 4 comuni della vecchia comunità montana Modena Est). L’allargamento dell’Unione è del 2009, l’allargamento del PoesiaFestival è del 2016 – uno scarto che ci dice qualcosa sulla mancanza di una visione strategica (centrata sull’esigenza di stringere i rapporti tra i due “territori”, pedemontana e “montagna”, dell’Unione) nei passati amministratori. L’edizione 2016 consente dunque di “recuperare” un’omissione del recente passato (ricordiamo anche che il presidente Daria Denti non esitò a cacciare dal PoesiaFestival il comune di Savignano da poco diventato “civico”, rientrato nel circuito nel 2015). La ricomposizione dell’intera Unione attorno al PoesiaFestival è dunque semplicemente un atto dovuto. Ma di questi tempi è bene celebrare anche questi.

Locandine poetiche al PoesiaFestival 2012 (foto del 29 settembre 2012)

Locandine poetiche al PoesiaFestival 2012, qui a Castelvetro (foto del 29 settembre 2012)

[2] Come sempre il programma del PoesiaFestival è di tutto riguardo. I “pezzi forti” della XII edizione – i “nostri tre moschettieri” li definisce il direttore Alperoli – sono Mariangela Gualteri (vedi), Giuseppe Conte e Maurizio Cucchi. Ma non è per cortesia istituzionale che non conviene enfatizzare troppo i “big” – è anche che la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Ed anche i “giovani”, pur meno conosciuti, sono spesso molto interessanti – e quest’anno la loro presenza si rinnova con l’evento “La meglio gioventù”, in cui 6 giovani poeti, provenienti da tutta Italia, leggeranno loro poesie (domenica 25 settembre, ore 18, Rocca Rangoni a Spilamberto). Importante è anche il recupero della poesia del passato (recente): a cent’anni dall’uscita della raccolta “Il porto sepolto” di Giuseppe Ungaretti uno degli eventi del festival ne ripresenta le poesie, con interventi musicali di contrabbasso e fisarmonica (domenica 25 settembre, ore 16.30, Rocca Rangoni a Spilamberto). Recupero della poesia del passato (più remoto) anche con lo spettacolo di David Riondino a 500 anni dalla prima edizione dell’Orlando Furioso (sabato 24 settembre, ore 21, piazza dei Contrari a Vignola) – lo stesso giorno, tra l’altro, inaugura una bella mostra dedicata all’Orlando Furioso a Palazzo dei Diamanti a Ferrara (vedi), visto che l’autore, Ludovico Ariosto, scrisse il poema alla corte degli Este (vedi). Ospite straniero di questa edizione è la poetessa americana Jorie Graham (sabato 24 settembre, ore 18, Sala dei Contrari alla Rocca di Vignola).

Anne Cotten (a destra) al PoesiaFestival 2013 (foto del 20 settembre 2013)

Anne Cotten (a destra) al PoesiaFestival 2013, qui al castello di Levizzano (foto del 20 settembre 2013)

[3] Il PoesiaFestival 2016 avrà un costo di circa 160mila euro (meno costoso dell’edizione 2015, quando si raggiunsero i 200mila). Per tre quarti coperti da contributi (Fondazione di Vignola in primis, ma anche Fondazione Cassa di Risparmio di Modena) e da sponsor. A carico del bilancio dell’Unione (ovvero dei comuni aderenti) 40mila euro. Nel corso del tempo la spesa si è ridotta (le difficoltà di bilancio si fanno sentire), ma ciò non ha impedito di proporre sempre un programma di qualità. Ed è così anche quest’anno (quello del 2016 più improntato alla poesia “nuda e cruda” – così è detto). Dove invece il PoesiaFestival è sempre stato un po’ in difficoltà è nel comunicare se stesso, innanzitutto ai 70-80mila residenti dell’Unione Terre di Castelli. A dispetto delle cifre gonfiate che periodicamente vengono proposte sulla stampa (ma non dagli organizzatori, negli ultimi anni), ovvero 30.000 presenze, le presenze effettive non superano quota 10.000 (o giù di lì) distribuite su 5-7 giorni e circa una trentina di eventi (27 quest’anno). Ed è comunque un risultato di tutto rispetto. Ma il PoesiaFestival “vale” certamente di più – anche se “vendere” poesia non è cosa facile. Quest’anno c’è un’iniziativa interessante delle biblioteche dei comuni coinvolti: verranno esposte le foto dei protagonisti delle passate edizioni. Un modo piacevole per richiamare l’attenzione sul festival. Un primo passo, ma non ci si deve fermare qui. Bisogna fare in modo che tutti i cittadini dell’Unione sappiano del PoesiaFestival e delle sue proposte poetiche. Dunque i richiami debbono essere presenti nei luoghi di maggiore frequentazione – dalle piazze, ai supermercati, ai distributori di carburante, agli ingressi in paese, in centro e in periferia – magari con grandi pannelli esteticamente d’impatto.

PoesiaFestival al castello di Levizzano (foto del 26 settembre 2015)

PoesiaFestival al castello di Levizzano (foto del 26 settembre 2015)

[4] Comunque non è questione solo di grandi numeri, pure importanti. La poesia richiede anche altre attenzioni. Entrando nella chiesa di San Domenico a Bologna il visitatore trova gli opuscoli sulla “Filosofia nei luoghi del silenzio” (vedi). Perché non fare, da noi, “La poesia nei luoghi del silenzio”? Perché non calibrare anche qualche evento per giovani (e non solo) interessati ad un’esperienza più intensa e coinvolgente? Qualcosa si muove in questa direzione (il trekking poetico ai Sassi di Roccamalatina), ma è un fronte su cui bisogna osare di più. Poesie all’alba, poesie al tramonto, poesie davanti al fuoco, poesie sotto le stelle, poesie in Rocca … Quanto sono importanti i luoghi, i “contesti”. In attesa che magari il festival si arricchisca (o si prolunghi) con eventi del tipo “residenze d’artista” – per cui il castello di Levizzano sarebbe perfetto (sempre ammesso non ci ficchino dentro un altro assurdo di museo: vedi). Insomma, è opportuno non fermarsi qui, ma continuare ad innovare. C’è spazio. Ampio.

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