“La prima qualità democratica è la leggibilità dell’azione di governo che consente ai cittadini di comprenderla, per poi approvarla o criticarla” (Pierre Rosanvallon, politologo). “Comunicare, soprattutto spiegare, ciò che si fa nelle amministrazioni non è una operazione di marketing per far contenti i politici, ma è funzione di un buon rapporto con i cittadini: è un modo sostanziale per costruire il rapporto che connette il cittadino alla rete di servizi che danno corpo al suo status di cittadinanza” (Paolo De Ioanna, consigliere di stato). Sono due brani tratti da articoli apparsi su la Repubblica nei giorni scorsi. Due dei tanti che si potrebbero usare per introdurre il tema. Che è questo: l’atto più importante dell’amministrazione comunale – il bilancio di previsione (che il consiglio comunale di Vignola ha approvato il 29 febbraio scorso) – deve essere reso comprensibile, leggibile, ai cittadini. Oggi non è così, purtroppo neppure con la nuova amministrazione civica. Nel 2009 scrissi un post dall’identico titolo indirizzato all’amministrazione Denti (vedi). Oggi faccio lo stesso con l’amministrazione Smeraldi. Ci sarà risposta con i fatti?

Il Resto del Carlino, 2 marzo 2016, pag.16. Questo è tutto quello che sanno, ad oggi, i cittadini vignolesi sul bilancio 2016.
[1] Il 29 febbraio scorso il consiglio comunale, a maggioranza, ha approvato il bilancio di previsione 2016 del comune di Vignola. Si tratta dell’atto più importante che annualmente l’amministrazione adotta, visto che “declina” per l’anno di riferimento il programma di mandato e definisce le modalità di reperimento delle risorse (entrate) che servono per finanziare programmi e servizi dell’amministrazione (capitoli di spesa). Assegna le risorse finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi. Ma la novità del 2016 è anche che va a regime il nuovo sistema di contabilità degli enti territoriali (vedi), un processo avviato dalla legge 5 maggio 2009, n. 42. Per questo motivo per la prima volta gli enti locali erano tenuti a redigere un nuovo documento programmatico triennale, il DUP – Documento Unico di Programmazione, da adottare entro il 31 ottobre 2015 (vedi). “Il DUP è lo strumento di programmazione strategica e operativa dell’ente locale, con cui si unificano le informazioni, le analisi, gli indirizzi della programmazione. A differenza della vecchia relazione previsionale e programmatica, il DUP non è un allegato al bilancio di previsione ma un atto a sé stante, approvato a monte del bilancio. E’ importante ricordare che le linee programmatiche (articolo 46 del Dlgs 267/2000) sono l’unico documento di indirizzo strategico su cui costruire il DUP. E’ composto da sezione strategica e sezione operativa” (vedi).
[2] Anche non ci fosse stata la novità del DUP e della riorganizzazione dei documenti di programmazione, il bilancio di previsione meriterebbe di essere comunicato in modo comprensibile ai cittadini (vedi), perché, come dice Rosanvallon, “la prima qualità democratica è la leggibilità dell’azione di governo”. La presenza del (primo) DUP rafforza semmai tale esigenza. Purtroppo però l’amministrazione comunale di Vignola ha mancato questa occasione. Eppure proprio il fatto di essere amministrazione “civica” dovrebbe assegnarle una peculiare sensibilità verso il rendere “comprensibile” la propria azione ai cittadini, a partire appunto dagli atti di bilancio – i più importanti, ma anche i più complessi. Eppure dopo l’approvazione del bilancio di previsione, il 29 febbraio scorso, l’amministrazione vignolese non ha fatto neppure un comunicato stampa! (trovate però un comunicato stampa su “Il pellegrino Francisco Sancho a Vignola” – n. 86 del 9 novembre 2015: vedi – evidentemente notizia ritenuta più degna di essere comunicata, più importante per la città). Ma oltre al comunicato stampa – che non è certo un modo praticabile per rendere “leggibile” bilancio di previsione e DUP – l’amministrazione vignolese, purtroppo, non ha predisposto nessuno strumento di comunicazione ad hoc (sintesi, slides, infografica, ecc.). Davvero un’occasione mancata. Che si aggiunge, inoltre, all’occasione mancata mesi prima, quando l’amministrazione rinunciò (distrazione?) alla redazione del “Bilancio di missione 2014” (strumento di rendicontazione previsto dallo Statuto comunale: vedi). E’ vero che l’amministrazione Denti aveva svolto il compito della “rendicontazione” in modo del tutto insoddisfacente (vedi), ma questo non era ovviamente una buona ragione per abbandonare la rendicontazione tout court. Su questo confidiamo in un pronto recupero nel 2016.
[3] Si può fare meglio? Certo, si deve fare meglio! Basta guardare, per stare in zona, a quanto sta facendo il comune di Spilamberto che ha approvato il bilancio di previsione 2016 un paio di settimane prima rispetto a Vignola (il 15 febbraio 2016). Con l’approvazione del bilancio sono stati messi a disposizione dei cittadini (accessibili sul sito web dell’ente, ma anche distribuiti in occasione degli incontri di presentazione) non solo i documenti di bilancio (questi nell’albo pretorio online) ed il DUP, ma anche una “sintetica” presentazione del DUP (60 slides relative alle 17 “missioni”, ovvero obiettivi dell’amministrazione da qui al 2018) ed una sintetica presentazione del bilancio (16 slides, utilizzate anche nella presentazione del bilancio al consiglio comunale nella seduta del 25 gennaio scorso – si veda la delibera n.4) (vedi). Oltre a ciò l’amministrazione spilambertese ha aderito alla piattaforma “OpenBilanci” e tramite essa presenta in forma semplificata i principali dati dei bilanci comunali (entrate, spese, investimenti) del periodo 2005-2015 (si arriva fino al preventivo 2015) (vedi). L’assessore spilambertese al bilancio Alessia Pesci spiega chiaramente le (condivisibili) finalità dell’amministrazione: “Si tratta di un importante strumento per assicurare la massima trasparenza e far comprendere in modo più approfondito i dati contabili. L’Amministrazione pubblica deve avere sempre più un ruolo attivo nel divulgare le sue scelte di programmazione, attraverso una comunicazione semplice e facilmente accessibile, che illustri in modo chiaro come vengono impiegate le risorse pubbliche. Grazie a questa consapevolezza si potranno attivare politiche di partecipazione realmente efficaci”. Certo, si tratta di prime realizzazioni (e in una certa misura si vede), dunque di sicuro migliorabili. Ma non c’è dubbio che anche da questo impegno alla comunicazione passa la strada per ridurre la distanza tra cittadini ed amministrazioni comunali e per promuovere una partecipazione un po’ più informata alla politica cittadina.
[4] Tutto ciò premesso … riprendo le conclusioni della lettera inviata all’amministrazione comunale di Vignola nel 2009, purtroppo ancora valide: “sarebbe buona cosa che il Comune di Vignola si distinguesse per il modo in cui rende comprensibili i documenti di bilancio ai propri cittadini. E’ con amarezza che oggi constato che non è così.” (vedi) Personalmente continuerò ad insistere con l’amministrazione “civica” vignolese perché innovi le modalità di comunicazione verso i cittadini (oltre che di coinvolgimento), anche e soprattutto relativamente agli atti più importanti (atti di bilancio, atti di pianificazione come PSC, ecc.).
PS Qui il DUP 2015-2018 del comune di Vignola (pdf). Qui il DUP 2016-2018 del comune di Spilamberto (pdf). Qui il pieghevole “informativo” distribuito ai cittadini spilambertesi in occasione dei due incontri (Spilamberto e San Vito) di presentazione del bilancio prima della sua approvazione (pdf).