25.353 residenti al 31 dicembre 2015. Questo è il dato ufficiale – si registra dunque un incremento di 109 unità rispetto al 31 dicembre 2014 (quando i residenti erano 25.244). In realtà i residenti sono probabilmente diminuiti visto che per più di 800 di essi è stata avviata la procedura di cancellazione dall’anagrafe per irreperibilità (plausibilmente il grosso di questi ha definitivamente lasciato il comune). Insomma, stagnazione economica produce stagnazione demografica. Ecco l’aggiornamento 2015 dei principali dati demografici del comune di Vignola.

Popolazione residente a Vignola (1994-2015)
[1] Al 31 dicembre 2015 la popolazione vignolese ammonta a 25.353 unità (era pari a 25.244 unità a fine 2014). I dati anagrafici ci dicono che la popolazione vignolese cresce ancora, anche se di poco (+109 residenti in un anno). Ma sappiamo che tale dato è in realtà gonfiato visto che ammontano a diverse centinaia (oltre 800) le procedure di cancellazione anagrafica per irreperibilità. Insomma, probabilmente la popolazione è stagnante o forse anche in calo.

Numero dei nati (1960-2015)
[2] Il numero totale dei nati nel 2015 è pari a 244 (era stato 271 nel 2014; 260 nel 2013). Si tratta di un calo significativo rispetto agli anni passati. Un’analisi di lungo periodo (dal 1960 ad oggi) evidenzia una curca a U dei nati (vedi il grafico): dal picco del 1964 (l’apice del baby boom) al picco negativo del 1987, quindi alla ripresa dagli anni ‘2000. Non ci si deve ingannare però: il confronto con gli anni del baby boom vignolese (296 nati nel 1964 e 286 nel 1963) deve tenere conto della diversa dimensione della popolazione (allora 17.000 circa, oggi più di 25.000), ovvero riflette un tasso di natalità significativamente diverso (allora assai più elevato). Ed un contributo significativo, in termini di nascite, è oggi dato dalle coppie straniere: 41,0% dei nati 2015 (100 su 244) non è di cittadinanza italiana (era il 35,1% nel 2014).

Saldo naturale (2003-2015)
[3] Il saldo naturale del 2015 (differenza tra il numero dei nati e quello dei morti) è negativo (-12): da tempo oscilla attorno alla zero, con però valori in genere di segno positivo (dopo che per un lungo periodo è risultato costantemente negativo). Nel 2015 si torna al segno meno, effetto della riduzione delle nascite (che nel 2015 non compensano le morti). Come negli anni passati, il contributo più importante (quasi esclusivo) alla crescita della popolazione è dato dal fenomeno dell’immigrazione (il saldo migratorio è costantemente positivo da circa quindici anni). Quasi tutta la crescita (oltre il 95%) della popolazione vignolese dell’ultimo decennio è dato da nuovi arrivi (da altri comuni o altri paesi).

Incidenza della popolazione straniera sulla popolazione complessiva di Vignola (2000-2015)
[4] Si conferma quanto già sappiamo da tempo: la popolazione di Vignola, dei comuni limitrofi e più in generale di questa parte dell’Emilia (la fascia pedemontana di Reggio Emilia, Modena e Bologna), non cresce per processi endogeni (ripresa della natalità e dunque recupero di un saldo naturale positivo), ma per processi esogeni, ovvero per i processi migratori (da altre zone d’Italia e dall’estero). Con un contributo rilevantissimo degli stranieri, cresciuti dai 1.484 del 31 dicembre 2003 (quando erano il 6,7% della popolazione residente) ai 4.472 del 31 dicembre 2015 (pari al 17,6% della popolazione residente). Anche se sappiamo essere un dato oggi gonfiato (molti degli “irreperibili” in via di cancellazione dall’anagrafe sono stranieri). Comunque sia, la percentuale degli stranieri sulla popolazione residente è ragguardevole, anche se sostanzialmente stabile (da qualche anno attorno al 17%) – un fatto che ci deve far pensare che il tema dell’integrazione non è eludibile e che le politiche per promuovere questa “integrazione” non sono affatto un lusso, vanno dunque riprese dopo che sono state praticamente azzerate nella passata legislatura (vedi).

Incidenza % della popolazione straniera sulla popolazione residente di Vignola (2000-2015). La riduzione del 2013 è conseguenza della “pulizia anagrafica” conseguente al Censimento della popolazione del 2011
[5] La crisi economica in atto ha fortemente ridimensionato l’arrivo di cittadini stranieri (vedi). Il turnover continua, ma le uscite si sono ingrossate anche se non fino al punto di determinare un saldo migratorio negativo (il saldo migratorio degli stranieri risulta ancora positivo se consideriamo i 141 cancellati per acquisizione della cittadinanza italiana). Comunque i dati anagrafici registrano in totale 971 iscritti (di cui 448 stranieri) e 850 cancellati (di cui 495 stranieri; che però scendono a 354 se consideriamo che 141 sono stati cancellati per acquisizione della cittadinanza italiana). Il numero consistente di cancellazioni in corso per irreperibilità non consente di dire molto di più.

Popolazione straniera per nazionalità (principali dieci nazionalità per consistenza). Confronto tra diverse annualità (2008, 2013, 2014, 2015)
[6] Non si registrano variazioni significative nella composizione per nazionalità dei cittadini stranieri presenti a Vignola. Da vent’anni, ormai, il gruppo più consistente è quello originario del Marocco (991 residenti al 31 dicembre 2015, in calo rispetto ai 1.009 residenti al 31 dicembre 2014). Il fatto che il gruppo nazionale più consistente tra gli stranieri incida solo per il 3,9% della popolazione residente (e per il 22,2% degli stranieri residenti) è indubbiamente un elemento di facilitazione dell’integrazione (la realtà italiana è decisamente più frammentata di quella francese dove il peso della popolazione proveniente dalle ex-colonie è più forte). Seguono i cittadini di Albania, Tunisia, Sri Lanka, Romania, Ghana e altri (vedi il grafico). Le principali dieci nazionalità (quelle del grafico) determinano il 90% della popolazione straniera residente. L’alta percentuale di popolazione femminile per alcune nazionalità (Ucraina, Moldova) è chiaramente associata alla richiesta di personale assistenziale familiare (le cosiddette “badanti”). 141 cittadini stranieri hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel 2015 (erano stati 113 nel 2014), segno che anche questo momento di integrazione procede. E’ risultata dunque quanto mai opportuna la decisione della nuova amministrazione civica di fare della consegna della cittadinanza italiana un rito pubblico (vedi), così da rafforzare il legame dei nuovi cittadini con la comunità vignolese.