Il caso più eclatante di “effetto boomerang”, nella politica locale, si è verificato a Spilamberto alcuni giorni fa. L’assessore spilambertese Daniele Mandrioli viene messo sotto accusa, dalle pagine di un blog, circa un presunto “gigantesco conflitto d’interessi”. Il tema ottiene risonanza e oltre a finire sulle pagine della Gazzetta di Modena (31 marzo 2015, p.25: pdf) investe la politica locale, finendo con l’essere discusso in consiglio comunale. Che però certifica, all’unanimità, che il presunto “conflitti d’interessi” non esiste. Concordi, su questo, tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione! Insomma, la “sparata” del blog Condividere Spilamberto è restituita al mittente, avendo prodotto come unico effetto un compattamento di tutto (ribadisco: tutto!) il consiglio comunale (qui i chiarimenti forniti dal PD: vedi). Un capolavoro di strategia politica! Visto il gran risultato una domanda sorge spontanea: chi è l’artefice di tutto ciò? Forse Omer Bonezzi, compassato dirigente scolastico a Vignola, ma a Spilamberto “rissoso, irascibile, [carissimo?]” (cit.) esponente dell’opposizione nell’ombra? L’opposizione che c’è, che opera, ma che non presenta il proprio volto e non firma i propri “comunicati”? Di certo Bonezzi è il presidente dell’associazione “Spilamberto, Cittadinanza Attiva” che quel blog ha promosso. Ma possibile che nessuno voglia pubblicamente – mettendoci la faccia, ovvero nome e cognome – assumersi la responsabilità di quello che sul blog scrive? Dai Omer, un po’ di trasparenza!
“Il progetto ” Condividere Spilamberto” è promosso dall’associazione Spilamberto, Cittadinanza Attiva, è gestito da un gruppo di lavoro. Ha l’ambizione di offrire un servizio fatto di notizie, commenti ed altro alla cittadinanza. Ha una sua, autonomia editoriale e come in ogni blog risponde a regole comunicative diverse da quelle associative. Le posizioni ufficiali di Cittadinanza Attiva si trovano nell’apposita pagina FB.” Questo testo sgrammaticato – davvero c’è un dirigente scolastico dietro a tutto ciò? – è tutto ciò che viene offerto ai navigatori del web circa l’autore (o forse gli autori) del blog spilambertese (vedi).

La pagina “Info” con le inesistenti informazioni sugli autori del blog “Condividere Spilamberto”. Tutto qui? Un po’ più di trasparenza è dovuta! (accesso di oggi 18 aprile 2015)
Suvvia ragazzi! So bene quanta fatica e quanto tempo è richiesto per tenere un blog sulle vicende politico-amministrative locali e provo simpatia per chiunque si applichi in tal modo ad animare l’atrofizzata sfera pubblica locale (indipendentemente dal condividere o meno le opinioni espresse), a patto che il lavoro sia svolto con serietà e trasparenza. Della serietà giudicheranno i cittadini spilambertesi (a cui prevalentemente il blog si rivolge). Ma sulla trasparenza lo posso dire: non ci siamo! Possibile che non abbiate il coraggio di pubblicare l’elenco dei soci dell’associazione? O, meglio, l’elenco dei componenti del “gruppo di progetto”, quello che, secondo quanto dichiarato, sarebbe l’elaboratore collettivo dei testi pubblicati sul blog? Ci sarà poi un autore principale! Ma se non si volesse dare troppa enfasi solo a lui, si pubblichino almeno i nomi di coloro che hanno partecipato all’opera di revisione del testo o che comunque si assumono la responsabilità di quanto scritto. Possibile che queste elementari regole della comunicazione pubblica siano da voi disattese? Possibile che pensiate di lanciare l’accusa di “conflitto d’interessi” ad un’esponente dell’amministrazione spilambertese senza disvelare chi si assume la responsabilità di quell’accusa? Dai Omer, se davvero sei il presidente dell’associazione che promuove il blog ti prego: fai mettere i nomi degli autori degli articoli! E metti il nome dei componenti il “gruppo di lavoro” nell’apposita pagina (oggi “Info”)! E’ una questione di serietà. E di assunzione di responsabilità. Tutte cose di cui la politica ha terribilmente bisogno. Evidentemente anche dalle parti dell’opposizione nell’ombra di Spilamberto.
PS del 23/04/2015. Come si evince dalla replica a questo post data da Omer Bonezzi, l’associazione ha provveduto, sentendosi sollecitata dal post, a “precisare meglio” [sic] la questione degli autori. Ecco il risultato. Inutile commentare.
Smentiamo in maniera categorica di essere un gruppo d’opposizione, siamo invece un gruppo di Cittadinanza Attiva autonomo, come tanti altri, che tiene anche monitorato la cosa pubblica e che lavora anche per la rigenerazione civica della politica. Associazione ( Con statuto, Codice Fiscale ecc …) che è ben consapevole che l’opposizione politica si fa in consiglio comunale e che la sovranità popolare ha consegnato ad altri questo compito.
Sulla vicenda del conflitto di interessi a Spilamberto noi restiamo convinti, dati alla mano, della nostra idea e vedremo come andrà a finire. Osserviamo però che i primi a denunciare la situazione di un possibile conflitto d’interesse, ad inizio Mandato, furono sia le opposizioni in Consiglio comunale che il PD, avranno cambiato idea, è il bello della democrazia, noi gruppo di cittadini, privi di vincoli politici, con i dati in nostro possesso, no!
Il blog è gestito da un gruppo di progetto, come ne abbiamo altri, ed abbiamo deciso anche qui di fare un lavoro collettivo, anche perché scrivere oltre 100 post in poco tempo (Vedi post “La carica dei 101”
https://condividerespilamberto.wordpress.com/2015/04/03/condividere-spilambertola-carica-dei-101-post/ )
si può fare solo facendo squadra. Assume tutto ciò un valore etico e dimostra che si può lavorare per il proprio gruppo, per la squadra, il collettivo, il bene comune, anteponendolo a se stessi, non amiamo la sfrenata radicalizzazione personalistica sia in politica che nella vita e la riteniamo come minimo una caduta di stile ed al peggio un disequilibrio preoccupante.
Sul fare prevalere la squadra piuttosto che gli individui, siamo in compagnia di magazine e blog di comunità. Quello che conta è a chi fanno capo le responsabilità. In questo caso il blog, come è ben spiegato in post interni, è un progetto di Cittadinanza Attiva della nostra associazione ( Non lo nasconde, tanto che è visibile da sempre anche nel blog in alto a destra) . L’associazione dispone di un presidente Omer.Bonezzi, che è qui, non scappa e si assume la responsabilità del proprio ruolo. E’ coadiuvato da un gruppo i cui attivisti, peraltro, sono a Spilamberto noti e conosciuti, visto le attività a cui partecipiamo, abbiamo promosso ed intendiamo promuovere.
Se ciò non è chiaro, abbiamo provveduto, grazie alla sollecitazione di Paltrinieri, che ringraziamo, a precisarlo meglio sul blog.
Sugli insulti, citati nel post, alla persona del Presidente di “Spilamberto, Cittadinanza Attiva” da parte di alcuni politici locali, osserviamo che fanno anch’essi parte del degrado civico a cui questa società è sottoposta, fanno sorridere ma inducono tristezza.
Un saluto sincero ed un sorriso di cuore
Il presidente di Spilamberto, Cittadinanza Attiva
Omer.Bonezzi
Caro Omer,
la tua risposta è davvero strabiliante. Strabiliante è la difesa del pubblicare post non firmati. Un modo di fare – va ribadito con chiarezza – nient’affatto trasparente. Anzi, che suscita inevitabilmente sospetti (soprattutto laddove si accusano altri, con ruoli istituzionali, di “conflitto di interessi”). Strabiliante è l’argomentazione a sostegno di questa posizione: “Assume tutto ciò un valore etico [sic!] e dimostra che si può lavorare per il proprio gruppo, per la squadra, il collettivo, il bene comune, anteponendolo a se stessi, non amiamo la sfrenata radicalizzazione personalistica sia in politica che nella vita e la riteniamo come minimo una caduta di stile ed al peggio un disequilibrio preoccupante.” Come se il firmare un articolo fosse una “sfrenata radicalizzazione personalistica” (o “una caduta di stile”). Come ho suggerito nel post gli articoli a più mani possono portare più firme, ma non di certo nessuna firma! E l’esistenza di un gruppo di redazione non può certo significare che a scrivere un post non sia materialmente qualcuno (o anche più di uno – ma in ogni caso tutti con nome e cognome). Eppure tu difendi un modo di fare opaco – evitando anche solo di pubblicare nel blog i nomi (davvero sono più di uno?) di chi fa parte del “gruppo di progetto” dedicato alla redazione web. Questo sì genera “tristezza”: la rinuncia alla limpidezza nel dibattito politico. Non è solo strabiliante, è decisamente incredibile! Aggiungi poi: “Sul fare prevalere la squadra piuttosto che gli individui, siamo in compagnia di magazine e blog di comunità.” Una posizione decisamente di comodo. Che magari può essere accettabile se un blog si occupa di cronaca o di eventi locali. Ma il dibattito politico (e soprattutto la critica) richiede altre regole! Richiede assunzione di responsabilità! Richiede trasparenza, insomma che ci si metta la faccia! La non chiarezza sugli autori, la mancata assunzione di responsabilità (inevitabilmente legata ad uno o più, identificabili, individui – forse per te un concetto “borghese”?) è questo sì un elemento di inquinamento del dibattito politico. Negarlo, arrampicandosi sugli specchi, alimenta il sospetto su interessi non dichiarabili. Che questo avvenga poi da parte di chi per professione fa il dirigente di un istituto scolastico aggiunge tristezza a tristezza.
Sono in imbarazzo invece – lo confesso – nel rispondere all’osservazione circa gli “insulti” che sarebbero presenti nel post. Anche qui sono rimasto sorpreso e per cautela l’ho riletto con attenzione. Non ricordavo che ce ne fossero ed in effetti non ce ne sono! Tu scrivi: “Sugli insulti, citati nel post, alla persona del Presidente di “Spilamberto, Cittadinanza Attiva” da parte di alcuni politici locali, osserviamo che fanno anch’essi parte del degrado civico a cui questa società è sottoposta, fanno sorridere ma inducono tristezza.” Ti assicuro che non ci sono insulti nel post. Men che meno “da parte di alcuni politici locali”. L’unica citazione – “rissoso, irascibile, [carissimo?]” (cit.) – l’ho inserita io, ma non riferendo parole di politici spilambertesi, bensì traendole dai cartoon di Braccio di Ferro! Insomma, si tratterebbe di ironia!
Non fa bene prendersi troppo sul serio. Ma a chi è predisposto a cogliere solo citazioni colte propongo questa: “La psicologia sa che chi si dipinge il male, in qualche modo lo vuole.” (Th.W.Adorno).
Caro Signor Paltrinieri , non posso che darle del Lei, visto la sua grande competenza di tuttologo. Infatti , Lei, con il suo Blog non ha bisogno di confrontarsi con nessuno, mentre il Presidente di Spilamberto Cittadinanza Attiva ( titolare del blog ) prima di ogni pubblicazione si confronta con altri, membri dell’Associazione per condividerne o meno i contenuti. Ma tanto forse ha ragione Lei, nella società di oggi dove ognuno pensa per se’ e tenta di fregare altri diventa prassi quotidiana erigersi a custode della verità.
Tantè che Lei spesso è intervenuta sulle questioni locali di Spilamberto con estrema precisione , anche se a volte senza verificarne le circostanze , ed in appoggio a questo o a quell’amico.Questa non è certo una posizione di comodo ? La tristezza sta proprio nel mettersi sopra tutti, in modo solitario, ma trasparente e democratico.
Continui ad amare Vignola.
Un saluto strabiliante . Maurizio Zanasi
Ciao Maurizio, potrei limitarmi a rispondere “scagnozzi di Bonezzi” (cit.). Ma vediamo di tirarci fuori qualcosa di utile.
Innanzitutto da quello che tu dici si evince che i testi del blog sono scritti da Omer Bonezzi (titolare del blog) che poi “prima di ogni pubblicazione si confronta con altri, membri dell’Associazione per condividerne o meno i contenuti”. E’ già un passo avanti – che però andrebbe reso esplicito, almeno ai lettori del blog. Ribadisco che ritengo un imbarbarimento della politica (e della lotta politica) scrivere post di critica che non siano firmati dall’autore o dagli autori. E’ una questione di correttezza, di trasparenza, di responsabilità. Gli pseudo-argomenti di Omer non sono affatto convincenti. Anzi, come ho scritto nella replica, sono generatori di tristezza. Ma su questo ci ritorneremo, visto che il punto è troppo importante.
Sulle altre cose che scrivi vorrei non replicare. Se non per il fatto che sì, mi interesso anche di Spilamberto (un poco), così come un po’ anche di Castelvetro, Castelnuovo e Savignano. Per una semplice ragione: questi comuni, assieme a Vignola, hanno istituito nel 2001 l’Unione Terre di Castelli ed ora, in una certa misura, condividono un medesimo destino (poi nel 2009 l’Unione si è allargata). Per questo un cittadino di Vignola ha anche interesse che le cose vadano bene a Spilamberto, Castelvetro, ecc. Bisogna ragionare, di certo per alcuni ambiti di policy, per territori sovracomunali. E’ un dato di fatto di cui bisogna prendere atto – ancora pochi lo fanno. Comunque, ti anticipo che sto scrivendo un post sulla Rocca Rangoni ed il progetto di raccolta fondi lanciato dall’amministrazione comunale. Un progetto molto interessante che anche i cittadini degli altri comuni dell’Unione dovrebbero seguire con attenzione (anche perché, nel caso abbia successo, potrà essere più facilmente replicato).
Ultima cosa, un chiarimento per chi non ti conosce. Qui le informazioni dalla banca dati degli amministratori del Ministero degli Interni (sindaco a Spilamberto dal 1985 al 1995):
http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=899670&campo2=a
E qui un articolo che ti riguarda relativo all’ultima campagna elettorale (2014) dove ti sei schierato (non so se per ragioni politiche o personali) contro il sindaco Umberto Costantini:
http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2014/03/21/NZ_29_06.html
Evidentemente serve ancora il “digestivo”.
Caro Signor Paltrinieri,
dalla sua garbata risposta ho intuito che per Lei condividere idee e progetti significa essere “scagnozzo” cioè persona dappoco che presta i suoi servigi al potente di turno. Allora Le comunico che tutto ciò lo preferisco di gran lunga che essere “cane sciolto” perchè alla fine può diventare anche randagio.
Siccome Lei è troppo intelligente per entrare in una disputa di offese Le segnalo che il titolo di Barone della politica e malpancista
lo ha utilizzato il suo protetto, ora Sindaco, nei confronti del sottoscritto soltanto perchè non ho condiviso il suo percorso e il suo programma. A Lei non ricorda nulla il suo passato di candidato a segretrio del P.d. di Vignola?
Se questo è il modo nuovo di fare politica allora mi spiego anche perchè sul suo blog le proposte e gli argomenti degli altri diventano per Lei ” generatori di tristezza”.
Un saluto dal Barone .
Maurizio Zanasi