Marco Villa, giovane e attivo segretario del PD di Spilamberto, ha diffuso una nota (e-news n.5) in cui critica l’Unione Terre di Castelli assegnandole la responsabilità dell’ulteriore proroga del contratto con HERA Spa fino a fine 2016 per la gestione dei rifiuti. Ovviamente i suoi bersagli sarebbero un po’ più mirati (il presidente dell’Unione Mauro Smeraldi e l’assessore all’ambiente Germano Caroli, guarda a caso entrambi “civici”), ma se la sua ricostruzione della vicenda fosse corretta la responsabilità ricadrebbe sull’intera giunta (e dunque pure sui sindaci PD che avrebbero avvallato l’inerzia di presidente ed assessore) e pure su di lui (sic!) visto che ricopre pure il ruolo di capogruppo della maggioranza consiliare dell’Unione. Ma non c’è bisogno di scomodare responsabilità diffuse, visto che la ricostruzione offerta da Villa è palesemente falsa. Una “bufala”. Ad uso della propaganda politica – in perfetto stile Politburo. Vediamo perché.
[1] La nota di Marco Villa denota innanzitutto una scarsa conoscenza dei meccanismi che regolano i servizi pubblici locali. L’Unione non doveva presentare alcun piano che invece è, per legge, di competenza dell’autorità regionale d’ambito (ATERSIR). E’ importante invece ricordare che dall’anno 2012 è ancora in corso nel territorio dell’Unione un progetto, denominato “Smart Area” (vedi), che ha riorganizzato la raccolta stradale nei diversi comuni, ma del quale sono tuttora carenti gli esiti dei costi di esecuzione e le rendicontazioni annuali. Nell’interesse pubblico, tali dati sono da tempo sollecitati dagli enti locali e sempre più tale carenza si connota come vera e propria inadempienza contrattuale da parte del gestore HERA. E’ inoltre il caso di ricordare che nel solo Comune di Spilamberto il progetto “Smart Area” ha visto una spesa di oltre 400mila euro di denaro pubblico per l’installazione di “calotte” che volle l’allora sindaco PD Francesco Lamandini (con Marco Villa capogruppo consiliare) e che ora il nuovo sindaco PD intende far rimuovere avendo riconosciuto il fallimento di quella “sperimentazione”.

Cassonetti “intelligenti” (sic) presso la frazione di San Vito, a Spilamberto (foto del 16 febbraio 2014)
Non è imputabile all’Unione (ma invece a qualche realtà territoriale di maggiore influenza, come la Provincia ed il “consiglio locale modenese”, organo di ATERSIR – a maggioranza PD) il fatto che da qualche anno vi è la proposta da parte di ATERSIR di proroga di un contratto ad HERA (di oltre 70 milioni di euro all’anno) che vede coinvolti non solo i Comuni dell’Unione, bensì 27 comuni della Provincia di Modena (è questa l’area vasta).
Ora all’interno dell’Unione, anche per un diverso clima di condivisione delle scelte rispetto alla passata presidenza Lamandini-Denti (ed anche meno compiacente verso HERA), vi è l’intenzione, da parte di tutti i Sindaci, di giocare un ruolo più importante nelle scelte per la gestione dei rifiuti rispetto a quello che è stato da anni a questa parte e proprio in questi giorni questa intenzione sta per essere rappresentata ad ATERSIR con la richiesta di un servizio di raccolta dei rifiuti impostato su nuove linee. Nessun protagonismo dell’una o dell’altra componente, sia “civica” che PD, ma lavoro di squadra per il raggiungimento di migliori obiettivi tecnico/economici rispetto al passato.

Articolo sul progetto “cassonetti intelligenti” a Spilamberto (Il Resto del Carlino dell’8 giugno 2013). Fortemente voluto dal sindaco Francesco Lamandini. E Marco Villa dov’era?
[2] La nota di Marco Villa denota però anche il vecchio vizio della manipolazione dei fatti a fini di propaganda. Anche questo merita qualche osservazione, soprattutto perché Marco Villa è una persona giovane che dovrebbe aver sviluppato qualche anticorpo verso questo modo di praticare la “lotta politica”. Evidentemente così non è. E’dunque opportuno offrirgli un “aiutino”. Marco Villa, 28 anni (classe 1986), laureato in Sociologia e ricerca sociale, ricopre oggi il ruolo politico di segretario locale del PD e quello istituzionale di capogruppo PD nel consiglio dell’Unione Terre di Castelli (oltre che consigliere comunale a Spilamberto). Due ruoli importanti, ottenuti nei mesi passati a coronamento di una carriera … fallimentare (almeno sino qui). Nell’ottobre 2008 fu infatti sconfitto da Daniela Barozzi alle primarie per l’elezione del segretario PD di Spilamberto. Nel 2014 fu uno dei più accaniti sostenitori, alle primarie per la scelta del candidato sindaco per Spilamberto, del candidato … perdente. E’ comprensibile, visti i “brillanti” trascorsi, che sia afflitto da “ansia da prestazione” ora che la vecchia guardia del partito l’ha messo di sentinella alla rinnovatissima giunta Costantini. Ma proprio per questo è bene che impari al più presto a non farsi prendere la mano. Suggeriamo la rilettura di una famosa conferenza di Max Weber, La politica come professione (ma beruf in tedesco ha anche il senso di vocazione), tenuta oramai quasi cent’anni fa, nel 1919, in cui Weber sostiene la causa di un “esercizio responsabile della politica”, contro le figure del “puro demagogo” o dello sconfinamento dei “funzionari”. “Tre qualità sono soprattutto decisive per l’uomo politico: passione, senso di responsabilità, lungimiranza” – scrive Weber (p.101 dell’edizione Einaudi, PBE, 2004: vedi). E’ importante che la prima delle tre non vada a discapito delle altre due. Solo un piccolo suggerimento.

Cassonetti a “bocche tarate” a Vignola, per incentivare la raccolta differenziata complicando la vita ai cittadini (foto del 27 luglio 2013). Meglio allora la raccolta porta a porta!
Qui il testo di Marco Villa (e-news n.5 del PD di Spilamberto)
AMBIENTE, ATERSIR E L’UNIONE TERRE DI CASTELLI
E’ arrivata una vera e propria doccia gelata, ammettiamolo. Il contratto che vede Hera S.p.a. come gestore della raccolta dei rifiuti urbani nel nostro ambito territoriale, doveva scadere alla fine del 2014. Tuttavia, ATERSIR, che è l’ente territoriale regionale composto dai sindaci di tutti i comuni, ha deciso di prorogare questo contratto fino al 31 dicembre 2016. Sia chiaro: non sono stati tutti i sindaci a deciderlo; anzi, è stata la dirigenza che lo ha deciso e i sindaci delle Terre di Castelli si sono dovuti adeguare. (Qui per chi volesse saperne di più su ATERSIR)
Quindi è brutta e cattiva ATERSIR? Non proprio. Perché bisogna essere onesti e dire le cose come stanno: la politica sulla gestione dei rifiuti non la fanno i singoli comuni ma occorre elaborare una strategia, che in politichese si chiama di “area vasta”, e che tradotto in italiano vuol dire che l’Unione Terre di Castelli deve trovare un accordo in Giunta e studiare a tavolino, con esperti ed elaborando i dati sul territorio con il coinvolgimento del Consiglio, un piano che punti a migliorare la situazione attuale sulla Raccolta Differenziata, il costo eccetera. Fatto ciò, la Giunta dell’Unione Terre di Castelli deve dare le proprie indicazioni ad ATERSIR che poi farà uscire un bando di gara che tenga conto di questa strategia. Il gestore (che sia Hera, Iren, Aimag o altri) che vincerà tale gara lo farà perché andrà incontro alle richieste dell’Unione.
Ora, nonostante si sapesse da tempo della scadenza del contratto che ci legava ad Hera, l’Unione non ha presentato un piano, in particolare nulla si è saputo né dal Presidente Mauro Smeraldi, né dall’Assessore all’Ambiente Germano Caroli, così ATERSIR ha avuto buon gioco nel giustificare la proroga con la mancanza di un piano dell’Unione Terre di Castelli.
Come PD, chiediamo di arrivare preparati al 31 dicembre 2016 con un piano ben definito, che porti ad un minore costo del servizio e ad un aumento della raccolta differenziata.
A Spilamberto, nel nostro piccolo, l’Amministrazione ha ritenuto di sondare i cittadini attraverso un questionario di gradimento (che potete trovare in forma cartacea sull’ultimo giornalino comunale o on-line sul sito del comune) proprio per dare le prime indicazioni sul futuro. Se non lo avete già fatto, c’è tempo fino al 30 gennaio per farlo, ma fatelo. E’ importante.
eppure il vento soffia ancora….