Ci voleva questa civica “armata Brancaleone”, questo #mistomare civico, per fare finalmente della consegna della cittadinanza italiana una cerimonia pubblica! Questa sera infatti, subito prima del consiglio comunale, si è tenuta una sobria cerimonia di consegna della cittadinanza italiana a tre stranieri. Casualmente tutti e tre albanesi. Sobria, ma partecipata. E commovente per l’impegno e la serietà da loro esibiti in questa occasione.

Cerimonia di consegna della cittadinanza italiana in occasione del consiglio comunale (foto del 22 luglio 2014)
[1] E’ un impegno che la coalizione delle tre liste civiche si era preso in campagna elettorale: “Ugualmente importante è sviluppare relazioni di conoscenza e riconoscimento tra le istituzioni pubbliche e le comunità di stranieri. A tal fine si prevede di istituzionalizzare la cerimonia di consegna della cittadinanza italiana con il coinvolgimento del consiglio comunale.” Così sta scritto a pagina 30 del programma elettorale. Detto fatto. In occasione della seconda seduta del consiglio comunale – stasera, martedì 22 luglio – si è dunque tenuta una cerimonia pubblica per la consegna della cittadinanza italiana a tre cittadini stranieri – da domani avranno anche la cittadinanza italiana.

Cerimonia di consegna della cittadinanza italiana in occasione del consiglio comunale (foto del 22 luglio 2014)
[2] Secondo la legge italiana l’ottenimento della cittadinanza deve avvenire su richiesta dell’interessato. Requisito per il cittadino straniero è la residenza continuativa in Italia per almeno dieci anni (art. 9 Legge n. 91 del 5 febbraio 1992). Possono ugualmente ottenere la cittadinanza italiana gli stranieri coniugati con italiani (art. 5 Legge n. 91 del 5 febbraio 1992). La domanda di cittadinanza va presentata alla Prefettura del luogo di residenza. Terminata l’istruttoria (non proprio rapidissima! spesso impiega 3 o 4 anni per essere completata) la cittadinanza italiana viene concessa con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno (qui una descrizione della procedura: vedi). Conclusasi favorevolmente l’istruttoria con l’acquisizione del parere della Prefettura viene predisposto il provvedimento di concessione della cittadinanza. Il decreto viene notificato all’interessato dalla Prefettura del luogo dove questi risiede. Entro 6 mesi dalla notifica del provvedimento, l’interessato deve prestare giuramento presso il Comune di residenza e dal giorno successivo acquista la cittadinanza italiana. Il giuramento recita: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello stato.” Di norma la procedura viene svolta in modo burocratico, alla semplice presenza dell’Ufficiale dell’anagrafe civile. E’ accompagnata dalla consegna di una copia della Costituzione italiana. Diverse amministrazioni comunali hanno però ritenuto opportuno dare maggiore solennità a questo momento, facendone una cerimonia pubblica (vedi). Così ha fatto anche l’amministrazione Smeraldi. L’obiettivo è quello di fare di questo momento una cerimonia “comunitaria”, ovvero l’occasione di un “legame” tra i neo-cittadini e l’istituzione comunale.

Cerimonia di consegna della cittadinanza italiana in occasione del consiglio comunale (foto del 22 luglio 2014)
[3] E’ da diversi anni che l’amministrazione comunale vignolese riceve sollecitazioni su questo tema, senza che si sia mai sentita impegnata a recepirlo. Senza che si sia sentita impegnata nel rendere continuativa questa cerimonia pubblica, ovvero a farne una routines istituzionale. Su AmareVignola ne abbiamo parlato per la prima volta il 24 ottobre 2009 (vedi). Ma l’amministrazione Denti era troppo distratta (sic) per prendere sul serio il tema, nonostante una mozione di Vignola Cambia approvata dal consiglio comunale (seppur con modifiche)! In cinque anni è dunque riuscita solamente a ricavarci un evento spot! Un evento senza la presenza degli stranieri (della maggior parte degli interessati): vedi. Un PD ugualmente distratto non ha saputo dire nulla in merito, né guidare la propria amministrazione a questo gesto di civiltà e di “intelligenza comunitaria”. Afasici, come troppo spesso succede.

Cerimonia di consegna della cittadinanza italiana in occasione del consiglio comunale (foto del 22 luglio 2014)
[4] Proprio la cerimonia di questa sera, caratterizzata da grande semplicità, ma anche da forti emozioni e coinvolgimento, testimonia invece dell’importanza dell’iniziativa. Due dei tre stranieri interessati non hanno mancato di rivolgere la parola ai presenti, ai parenti, agli amici, ai consiglieri comunali, ai cittadini partecipanti, per ricordare le loro vicissitudini – ad esempio il pericolo della traversata dell’Adriatico – e le motivazioni di questa loro volontà di diventare cittadini italiani. Memoria di vicende passate e aspettative per il futuro consegnate nelle mani del sindaco di Vignola, Mauro Smeraldi e, tramite questi, a tutta la comunità vignolese. Un ottimo inizio.
PS Gli ultimi dati disponibili sull’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di stranieri vignolesi risalgono al 2011. Allora furono 31, in calo rispetto ai 52 del 2010 ed ai 77 del 2009 – picco massimo per la realtà vignolese (vedi).