Ecco la lista dei consiglieri di Vignola Cambia, la lista civica che assieme alle liste Città di Vignola e Vignola per tutti sostiene la candidatura a sindaco di Mauro Smeraldi. L’obiettivo? Arrivare ad amministrare questa città. Per lavorare con continuità a migliorarne sostenibilità ambientale, sviluppo economico, opportunità di lavoro, offerta culturale e per il tempo libero, meccanismi di “governance” (vedi) e coinvolgimento dei cittadini. Comunque, due aspetti meritano di essere messi in rilievo.
[1] Già nel 2009 la lista di Vignola Cambia era formata da un mix di persone con esperienza politica ed amministrativa e persone che, impegnate nel sociale, nell’associazionismo o da semplici cittadini, intendeva contribuire al governo della città senza passare per l’adesione ad un partito. Ancora di più oggi, nel 2014, la lista è fatta da persone che con energia ed entusiasmo si pongono al servizio della città. Ma persone portatrici anche di competenza ed esperienza amministrativa. La maggior parte dei componenti, infatti, ha lavorato in questi cinque anni di legislatura a fianco di Chiara Smeraldi, unico consigliere eletto nel 2009, dando vita ad un gruppo che ha analizzato e discusso i principali provvedimenti dell’amministrazione comunale, formulando proprie proposte per una diversa allocazione delle risorse di bilancio, per soluzioni spesso alternative, per modifiche ai regolamenti alla ricerca di più efficienza, più trasparenza, più partecipazione. E proponendo alla città alcuni eventi ed incontri significativi (come quelli sui “beni comuni” o quello con don Gallo: vedi).

Iniziativa sui “beni comuni” con Lidia Castagnoli e Ugo Mattei. Al centro Mauro Smeraldi (foto del 15 maggio 2011)
Certo, alcune tematiche sono state ritenute più importanti, proprio perché si tratta di fronteggiare sfide particolarmente impegnative (troppo spesso trascurate dall’amministrazione Denti): un vero stop al consumo di territorio (vedi), più sostenibilità nelle politiche energetiche dell’amministrazione comunale e dei privati (vedi) e nella mobilità, revisione dei dispositivi di “governance” nel senso della trasparenza e partecipazione dei cittadini (vedi), ricostruzione di un senso di comunità basato sull’inclusione di tutti e sulla tutela dei più deboli. E così via. Insomma, questa lista civica non nasce ad hoc per una competizione elettorale. Non assembla alla bell’e meglio persone generosamente disponibili, ma che per la prima volta si affacciano sull’amministrazione della città. Vignola Cambia ha invece un progetto di cambiamento del governo della città. Che persegue con tenacia.

Iniziativa pubblica con don Andrea Gallo a Vignola, promossa da Vignola Cambia (foto del 13 settembre 2011)
[2] Non è tutto però. La forza di Vignola Cambia nella legislatura 2009-2014, pur avendo un solo consigliere comunale, è stata quella di avere con determinazione tenuto assieme un gruppo. A fianco di chi è stato eletto in consiglio un gruppo di persone, eterogeneo per professione, interessi e sensibilità personale, ha continuato a “lavorare” (per una testimonianza per immagini: vedi). Ad incontrarsi, a discutere, a leggere i documenti prodotti dall’amministrazione, a studiare esperienze e progetti di altri comuni alla ricerca di interventi replicabili nella nostra città, a raccogliere osservazioni, suggerimenti, critiche da parte dei cittadini. A confrontarsi anche con chi aveva idee diverse – nella consapevolezza che i processi di apprendimento richiedono il confronto con idee nuove o diverse dalle proprie. Quella esperienza è stata decisiva per far crescere tutto il gruppo, per formare conoscenze e competenze.
Anche nella prossima legislatura la sfida sarà questa. Una sfida ancora più impegnativa, visto che al “lavoro” per la città si vuole portare un gruppo ancora più ampio di persone, ora in lista con tre formazioni civiche. La sfida, insomma, è quella di mantenere coinvolto un gruppo di cittadini molto più ampio del “gruppo consiliare” (sia che si tratti di gruppo di minoranza o, come ci auspichiamo, di maggioranza)! Ed anche più ampio delle 48 persone che sono candidate nelle tre liste. Oltre, ovviamente, ad un reale coinvolgimento della città nelle scelte più importanti dell’amministrazione! Insomma, la “Vignola civica” si mobilita. Per davvero.
Sembra a me o non ha senso che sia presente la figlia del notaio in lista in quanto in caso di elezione esiste una incompatibilità tra congiunti riferita al Sindaco?
Per quello che so non esiste incompatibilità. Il Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs: n.267/2000) prevede incompatibilità nel caso di “discendenti” (e altre fattispecie) solo per i componenti della giunta, ma non per il consiglio comunale. Si veda l’art.64, comma 4: “Il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti e affini entro il terzo grado, del sindaco o del presidente della giunta provinciale, non possono far parte della rispettiva giunta né essere nominati rappresentanti del comune e della provincia.” L’incompatibilità tra “discendenti” in consiglio comunale era una vecchia norma, non recepita nel TUEL. L’art. 16 del d.P.R. n. 570/1960 (già T.U. 5 aprile 1951, n. 203, art. 16), poi non più riproposto del TUEL, prevedeva infatti: “Non possono contemporaneamente far parte dello stesso consiglio comunale gli ascendenti e i discendenti, gli affini in primo grado, l’adottante e l’adottato, l’affiliante e l’affiliato” (cito da un testo di Francesca Bailo su Le incompatibilità familiari nel diritto pubblico). Essendo queste le norme la questione può dunque essere intesa al massimo come questione di opportunità politica. E come tale è “discutibile”. Ed in effetti ne abbiamo discusso intensamente all’interno di Vignola Cambia arrivando alla conclusione, per una serie di ragioni come l’autonomia ed autorevolezza di Chiara, l’importante esperienza da lei svolta in cinque anni di consiglio comunale, che era preferibile che anche Chiara fosse in lista. Cosa che dunque è – non essendoci alcuna norma contraria.