Queste primarie un po’ tribolate. Considerazioni semiserie

Per alcune categorie professionali si è aperta da tempo la riflessione sull’opportunità di chiedere scusa in caso di prestazione insoddisfacente o addirittura dannosa. E’ così per i medici, ad esempio (vedi). Non è (ancora) così, invece, per politici ed amministratori locali. Mai sentito un politico che chiede scusa perché ciò che ha realizzato è “venuto male”? Eppure le occasioni non mancherebbero di certo. Non sarebbero opportune le scuse per il parco di via di Mezzo (vedi)? Per l’area verde  disgraziata dell’asilo nido Barbapapà (vedi)? O, più semplicemente, per aver inflitto ai vignolesi 5 anni di amministrazione Denti (vedi)?

Si cercano volti nuovi (ma in diversi casi va bene anche l'usato sicuro) (foto "ritoccata" del 15 febbraio 2014)

Si cercano volti nuovi (ma in diversi casi va bene anche l’usato, sicuro o insicuro che sia!) (foto “ritoccata” del 15 febbraio 2014)

Certo, per questo le scuse non bastano. Sarebbe opportuno che il PD dicesse: “ci siamo sbagliati, le cose sono andate diversamente da quanto ci aspettavamo … e per questo stavolta rinunciamo, stiamo fermi un turno. Intanto ci chiariamo le idee. Ci ripresenteremo tra cinque anni”. Dovrebbe andare così. Invece alle primarie del PD abbondano i candidati. Il ritornello è: “me l’hanno chiesto!”. L’hanno chiesto a Serena Bergamini. L’hanno chiesto a Giancarlo Gasparini. L’hanno chiesto pure a Mauro Scurani. Chiesto, chi? Bisognerebbe subito aggiungere. Fuori nomi e cognomi (operazione trasparenza). Perché non basta che qualcuno (o anche tanti) lo chiedano. Magari l’hanno fatto perché leggevano in voi il desiderio di buttarvi in politica (e non hanno avuto il coraggio di dirvi con fermezza che non era il caso). O invece per non avervi più tra i piedi! Insomma, non è sufficiente che ve lo chiedano. E poi, anche se ve lo chiedono con insistenza, potete sempre dire di no. Si chiamano “i no che aiutano a crescere” (vedi) – voi e la città (soprattutto quest’ultima).

Non basta che ve lo chiedano. Ricordate che potete sempre dire di no (per essere utili non è necessario candidarsi a sindaco - si può fare altrettanto come "cittadini competenti" o magari facendo circolare idee con un blog)

Non basta che ve lo chiedano. Ricordate che potete sempre dire di no (per essere utili non è necessario candidarsi a sindaco – si può fare altrettanto come “cittadini competenti” o magari facendo circolare idee con un blog)

Arrivo tardi, lo so. Tutti e tre i candidati hanno già raccolto le firme necessarie per presentare ufficialmente la candidatura (ne servivano pochissime, in verità – pare comunque che Gasparini sia andato particolarmente bene). Mi sarei potuto offrire come dissuasore: un check-up (gratuito!) a chi non sa resistere a suocera e cognato che glielo chiedono con insistenza: “perché non ti candidi anche tu?” (ci ho provato con Scurani, in verità, ma senza successo: vedi). Comunque, leggendo le loro idee per Vignola viene da pensare: troppo facile la vita del candidato alle primarie PD! Troppo facile decantare le magnifiche e progressive sorti della città – evitando accuratamente le questioni più spinose dell’oggi: come la mettiamo con l’impegno “stop al consumo di territorio non compromesso” (vedi)? Qualche impegno concreto per ridurre la presenza delle auto nel cuore della città? Si ha in mente un rimedio al fallimento delle politiche per il centro storico (l’incubatore d’imprese ha prodotto zero; il tema del degrado edilizio non è neppure stato nominato)? E così via. Magari ci ritorneremo. Comunque, un po’ consumato lo strumento delle primarie lo risulta – ed è un peccato. La funzione principale – scegliere il candidato – verrà comunque svolta. E’ sulla parte del programma che invece, per come sono impostate, possono poco. E si vede.

Cercasi candidati! (foto adattata del 15 febbraio 2014)

Cercasi candidati! (foto adattata del 15 febbraio 2014)

Abbondano i candidati anche a Castelvetro (tre anche lì: Veronica Campana, Fabio Franceschini, e l’ex-sindaco Roberto Maleti). Ma lì sono volati gli stracci tra il sindaco uscente, Giorgio Montanari (che a malincuore non si ripresenta – qui “i no che aiutano a crescere” li hanno pronunciati altri?), ed il sindaco precedente, Roberto Maleti, a cui debbono averlo chiesto davvero in tanti, magari anche in modo eccessivamente insistente (oppure ha il sì facile?). E così a Maleti che giudica “insufficiente” l’amministrazione uscente (sempre PD! così sulla Gazzetta di Modena del 13 febbraio), Montanari ha buon gioco nel ricordare (e ricordare a tutti noi) la pesante “eredità” ricevuta dall’amministrazione Maleti, tra cui una variante al PRG del 2008, con ben 12 comparti nuovi e pure “non concordata con la Provincia di Modena” (tra cui il famigerato comparto Bersella, ovvero cemento in collina: vedi). Motivo per cui il comune di Castelvetro si è guadagnato un posto d’onore nel capitolo dedicato allo sprawl dei manuali di urbanistica! Anche qui verrebbe da richiamare l’etica del chiedere scusa (e conseguentemente del passare la mano). Visto che “perseverare è diabolico”. Primarie anche a Spilamberto tra Daniela Barozzi (assessore da dieci anni) e Umberto Costantini (consigliere comunale e dell’Unione in questa legislatura). E qui si rimane esterrefatti vedendo l’assessore Barozzi che se la prende con il collega-avversario accusandolo di “molestie elettorali” (sic!), solo perché ha saputo imbastire una campagna elettorale ricca di iniziative e di entusiasmo. Scrive in un post che ha dedicato all’argomento: “Infine mi pare giusto che i nostri concittadini pensino da sé per chi votare, senza eccessive molestie da parte dei candidati.” Meglio non fare volantini, non fare manifesti, non fare iniziative (anche se si rispettano le regole che il PD ha dato ai candidati per le primarie)? Senza parole.

I manifesti di Mauro Scurani per le primarie PD 2014 (foto del 14 febbraio 2014)

I manifesti di Mauro Scurani per le primarie PD 2014 (foto del 14 febbraio 2014)

PS Chi scrive è un sostenitore del metodo delle primarie per la selezione dei candidati alle cariche amministrative di sindaco: primarie sempre, primarie vere, ma anche primarie efficaci (sul tema vedi la categoria “primarie PD”). Ovviamente le primarie non risolvono tutti i problemi (si pensi a quelle fatte a fine 2012 per la scelta del leader e dei candidati al parlamento). E’ certo che senza il coinvolgimento di iscritti ed elettori i candidati selezionati difficilmente risulterebbero oggi “migliori” rispetto a quelli selezionati con le primarie.

La "linea" del PD? (foto Padova, 8 settembre 2011)

La “linea” del PD? (foto Padova, 8 settembre 2011)

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