Serena Bergamini nuovo segretario del PD di Vignola

Nel 1975 una DC in difficoltà assegnò la segreteria del partito a Benigno Zaccagnini, una figura autorevole e solida a cui affidare la conduzione del vascello (oggi si direbbe la “ditta”) in acque perigliose. L’elezione di Serena Bergamini, classe 1972, architetto, dirigente comunale e vicepresidente della LAG di Vignola, a segretario del PD di Vignola ricorda un po’ quell’operazione. In effetti una cosa è certa sin d’ora per il neosegretario: dovrà condurre un vascello infragilito e pure ridimensionato (in primo luogo in termini di iscritti) nelle acque agitate che, tra Scilla e Cariddi, conducono alle elezioni comunali del 2014. Ma è altrettanto certo che, diversamente dagli ultimi segretari del PD vignolese (di cui pure ci siamo qui occupati, il 17 gennaio 2010 quando era stato eletto Claudio Bazzani: vedi; e il 18 novembre 2011 quando era stato eletto Daniele Mislei: vedi), l’attuale neosegretario ha spalle politicamente robuste (se si può dire di una giovane donna!) e capacità di visione. Non solo perché al momento è consigliere provinciale PD (vedi), ma perché con coerenza e tenacia ha incarnato posizioni spesso di minoranza nel partito, lottando in questi anni per la loro affermazione. Ben venga, dunque, un segretario – finalmente! – che ha i requisiti minimi richiesti per fare bene: una certa maturità (o solidità) politica, la consapevolezza dell’urgenza di riannodare relazioni proficue con la società locale, la conoscenza della politica sia negli aspetti più entusiasmanti (capacità di visione e pensiero utopico), ma anche in quelli più disturbanti (come i tatticismi e le lotte per il potere) – e da questi ultimi può dunque con maggiore facilità prendere le distanze. Sono risorse importanti che il PD locale mette finalmente in campo. Saranno anche sufficienti per governare una fase che si annuncia particolarmente tribolata? Difficile dirlo. Vediamo di riepilogare le principali questioni sul tavolo vignolese.

Serena Bergamini. Da domani sarà il nuovo segretario del PD di Vignola (la foto è presa dal sito web della Provincia di Modena)

Serena Bergamini. Da domani sarà il nuovo segretario del PD di Vignola (la foto è presa dal sito web della Provincia di Modena dove è consigliere provinciale)

[1] Il primo nodo critico sarà il governo del processo di individuazione del candidato sindaco del PD per le elezioni comunali 2014. Con ogni probabilità il sindaco Daria Denti scioglierà la riserva riproponendosi per una seconda legislatura. Una parte del partito (forse minoritaria, ma comunque non trascurabile) non è affatto convinta che si tratti della migliore proposta. D’altro canto l’ex-presidente del consiglio comunale Giancarlo Gasparini ha già annunciato che se ci sarà la possibilità di tenere le primarie è intenzionato a partecipare, candidandosi in competizione con il sindaco uscente (vedi). Insomma, si preannunciano mesi impegnativi per il PD su questo fronte.

Giancarlo Gasparini, presidente del consiglio comunale, e il sindaco di Vignola, Daria Denti, in occasione della seduta di insediamento del consiglio (foto dell'11 luglio 2009)

Giancarlo Gasparini, presidente del consiglio comunale, e il sindaco di Vignola, Daria Denti, in occasione della seduta di insediamento del consiglio (foto dell’11 luglio 2009)

[2] Un secondo nodo critico riguarda l’isolamento in cui si ritrova il PD. Gli alleati del 2009 sono letteralmente “evaporati” (è così per IdV, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, nonché per la lista civica “Vignola Noi”). La gestione autoritaria del sindaco Denti ha inoltre impedito di stabilire relazioni minimamente collaborative (o improntate almeno all’attenzione reciproca) con qualsiasi altra forza presente in consiglio comunale, men che meno con le due liste civiche “Città di Vignola” e “Vignola Cambia” (nonostante questo fosse un obiettivo dichiarato ad inizio legislatura: vedi). Se sino ad ora è prevalso un atteggiamento strumentale verso potenziali alleati (cercando inoltre di occuparne lo spazio politico con iniziative tanto estemporanee, quanto prive di reali convinzioni – es. sui temi ambientali) è difficile pensare che il sindaco Denti sia intenzionato a cambiare rotta ed anche se lo fosse rimane comunque un problema di credibilità che rende praticamente impossibile ogni prospettiva di accordo elettorale (senza poi dare per scontato che vi siano sufficienti convergenze programmatiche per imbastirlo – uno scoglio su tutti il “consumo di territorio” prefigurato dal PSC in gestazione: vedi). Le relazioni sono talmente consumate che non è detto che possa cambiare qualcosa anche con la sostituzione del candidato PD. Poiché il sindaco uscente ha condotto questa strategia deliberatamente e con grande determinazione è evidente che pensa di poter fare a meno di alleati, almeno tra le forze politiche e civiche oggi esistenti. Magari si appresta a far nascere di nuovo una “lista civica” a supporto della sua candidatura, come fece nel 2009 con “Vignola Noi”, ritenendo magari di poter far tesoro dell’esperienza deludente di allora. In ogni caso anche qui si pone un problema di non facile gestione.

Manifesto elettorale della lista "Vignola Noi" a supporto della candidatura di Daria Denti alle elezioni comunali del 2009 (foto del 7 maggio 2009)

Manifesto elettorale della lista “Vignola Noi” a supporto della candidatura di Daria Denti alle elezioni comunali del 2009 (foto del 7 maggio 2009)

[3] Con Serena Bergamini segretario del PD di Vignola il partito ha una chance di recuperare vitalità, distinguendosi dalla grigia gestione degli ultimi anni. Il rilancio in termini di iniziative e di coinvolgimento della città sarà inoltre facilitato dall’imminente campagna elettorale che per il PD prenderà il via un minuto dopo la fine del congresso (anche nell’ipotesi che si tengano effettivamente elezioni primarie per l’individuazione del candidato sindaco). Riprenderanno gli incontri pubblici, le iniziative con i cittadini, i forum tematici e cose del genere. Magari riattiveranno pure la presenza sul web – mentre per più di quattro anni il partito è risultato assolutamente incapace di comunicare alcunché alla città. Insomma, dovremo aspettarci un po’ di “fuochi d’artificio partecipativi”, ingrediente imprescindibile di ogni campagna elettorale che si rispetti. D’altro canto viviamo da tempo, anche a Vignola, nell’era del marketing politico (vedi). Sono certo che, come già successo in passato, questo attivismo svanirà pochi mesi dopo che è terminata la campagna elettorale. Per gli amministratori va bene così (avete notato qualche impegno particolare per tener desta o promuovere la partecipazione? magari circa le decisioni più importanti per la città? vedi). Ma un partito, invece, si conquista credibilità se è in grado di fare dell’ascolto e della partecipazione una routines, non un evento spot da esibire per mettere a tacere gli interni perplessi e gli avversari esterni. Detto altrimenti occorre di nuovo fare dei partiti delle arene di analisi, confronto e dibattito. Occorre, per usare la terminologia di Fabrizio Barca, recuperare capacità di mobilitazione cognitiva (vedi). Un fronte su cui il PD vignolese ha avuto una performance ancora più scadente, se possibile, di quello nazionale. Insomma, una terza sfida è quella di restituire capacità di elaborazione politica al livello locale e di reinventarsi una metodologia per ridisegnare le relazioni tra partito ed amministrazione, evitando che quest’ultima assorba sostanzialmente per intero la funzione di analisi e indirizzo politico (come è oggi). In ogni caso, ho l’impressione che la proposta di Serena Bergamini (come quella di Zaccagnini del 1975) nasca dall’esigenza di recuperare credibilità nell’immediato. E sono pronto a scommettere che, nonostante le sue ottime intenzioni, l’impegno collettivo di amministratori e partito andrà a ridursi significativamente una volta che dovessero essere stati oltrepassati i principali ostacoli che si frappongono al mantenimento del governo della città. In ogni caso un augurio di buon lavoro al neosegretario PD sta bene fatto. Ho l’impressione che le convenga accoglierlo.

Porzione relativa a Vignola della "Carta di assetto del territorio", uno dei documenti del PSC. Riporta, tra le altre cose, anche il "nuovo territorio rurale urbanizzabile" che per Vignola sono 18,9 ha.

Porzione relativa a Vignola della “Carta di assetto del territorio”, uno dei documenti del PSC. Riporta, tra le altre cose, anche il “nuovo territorio rurale urbanizzabile” che per Vignola è pari a 189.000 mq. Altro che “stop al consumo di territorio non compromesso”!

PS L’assemblea del circolo PD di Vignola si è tenuta questa sera (30 ottobre) e le votazioni per il segretario di circolo andranno avanti anche nella giornata di domani. E’ indicativo che di tutto ciò non si trovi traccia di “pubblicità”, come se si trattasse di una riunione carbonara. Solo domani sera,  dunque, potrà essere proclamato il nuovo segretario del PD di Vignola.

PPS Sono tra coloro che ritengono che è sempre un bene che ai vertici delle forze politiche vengano messe le persone che esprimono il meglio in termini di capacità politica (capacità di visione, capacità di organizzare, capacità di elaborazione), indipendentemente da quale forza politica si tratti. Insomma, è meglio per tutti – innanzitutto per i cittadini – se la competizione è giocata verso l’alto.

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One Response to Serena Bergamini nuovo segretario del PD di Vignola

  1. Ospite ha detto:

    utilissima la fotografia datata 2009 del manifesto di vignola noi, per ricordare a tutti quanti chi all’epoca si è schierato al fianco di quella che si sarebbe poi rivelata il peggior sindaco di vignola degli ultimi decenni.
    casomai volessero riproporre i loro bei faccioni su qualche altro manifesto in vista delle elezioni 2014, saprò quali liste evitare.

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