Non ditemi che non ve ne siete accorti! Di cosa sto parlando? Della campagna elettorale per le elezioni comunali del 2014. Che l’amministrazione comunale di Vignola ha già iniziato da circa un mese. Lo si vede innanzitutto dando un occhio ai quotidiani ed ai comunicati stampa prodotti dall’amministrazione: 31 in poco più di 50 giorni (dal 3 settembre al 24 ottobre). Se c’è una cosa in cui quest’amministrazione eccelle è infatti nello sfruttare la stampa locale per comunicare le “magnifiche e progressive sorti” della città sotto l’amministrazione Denti. I comunicati stampa sono infatti circa il doppio di quelli dell’amministrazione Adani – che le cose le faceva, anziché limitarsi ad annunciarle (questa amministrazione, tra l’altro, ricicla gli annunci più volte, sfruttando la memoria corta dei media). Non è il caso di farsi infinocchiare. Basta sapere quanto è rilevante il “ciclo elettorale”. Basta sapere che nell’approssimarsi del momento elettorale la macchina amministrativa è chiamata al massimo sforzo: si asfaltano le strade, si ripristina la segnaletica orizzontale, si curano i parchi, si pulisce la città, si tagliano nastri, si annuncia per l’ennesima volta che “il polo scolastico si farà”, ecc. ecc. – tutte quelle cose che servono per dare l’idea di un’amministrazione vitale e al servizio della città. Dare l’idea. Ma anche “bombardati” dai comunicati stampa i cittadini vignolesi hanno la possibilità di “vivere felici”. Anche nell’approssimarsi del momento delle elezioni comunali. Basta attenersi ad alcune semplici regole.

Manifesto della campagna elettorale 2009: “non prometto ciò che non posso mantenere”. Davvero? (foto del 24 aprile 2009)
[1] Lasciate pur parlare, ma non dimenticatevi mai di chiedere conto delle promesse fatte, degli impegni assunti in campagna elettorale (quella del 2009). Non è certo un caso se il documento con il programma elettorale della coalizione delle forze politiche (molte delle quali oggi liquefatte) che sosteneva la candidatura a sindaco di Daria Denti non è più a disposizione dei cittadini vignolesi. Li si deve capire, è un documento scomodo! Oltre a non essere mai comparso nel sito web del comune di Vignola (eppure è il programma elettorale!), non è mai stato pubblicato nel sito web del PD di Vignola, né da altre parti, se non su questo blog. Lo trovate qui (pdf). E’ un programma pieno di impegni disattesi (qui qualche considerazione: vedi).

Manifesto della campagna elettorale 2009: “Un concetto di futuro basato sulle idee e non sul cemento”. Davvero? (foto del 28 aprile 2009)
[2] Il cittadino che vuol vivere felice e non farsi infinocchiare dal politico di turno deve imparare a chiedere conto del raggiungimento degli obiettivi. A chieder conto dei risultati. Che non sono le delibere approvate, le iniziative messe in campo, i progetti, ma cosa questi hanno “prodotto” nella realtà. Cose spesso misurabili, tra l’altro. Troppo spesso la politica vive di annunci, oppure di azioni simboliche, o di progetti futuri (che si iniziano oggi, ma poi si abbandonano domani). No, bisogna chiedere conto dei risultati, impegnando ogni amministrazione non a raccontare le intenzioni e neppure le iniziative intraprese, ma i risultati. Quanti nuovi posti auto a servizio del centro storico? Qual è il saldo, la differenza tra negozi aperti e negozi chiusi? Quanti km di piste ciclabili in più? Quante nuove rastrelliere per bici messe in città? Quale l’offerta di prestazioni di day surgery, di specialistica ambulatoriale, e quali tempi di attesa? Quanti episodi di criminalità in questi anni? Quale saldo tra posti di lavoro creati e posti di lavoro persi? Quanti incidenti sulle strade? Quanti nuovi orti urbani? E così via.
[3] Per non farsi infinocchiare è ugualmente importante seguire un tema, un progetto, nel tempo. Osservare con continuità almeno un settore d’intervento. Mettere a confronto gli annunci con la realtà. Le dichiarazioni solenni con le (purtroppo) tristi realizzazioni. Il parco di via di Mezzo illustra alla perfezione ciò che intendo dire: lì si tocca con mano lo scarto evidentissimo tra il progetto (basta guardare il rendering!) e la realizzazione (che ha prodotto un “parco delle erbacce”, secco per tutta l’estate e dunque assolutamente inospitale) (vedi). Ma lo stesso si riscontra nella sempre annunciata, ma mai attuata, “riqualificazione del centro storico” (vedi). O in un sistema della mobilità che nonostante gli annunci di miglioramento (es. magnificando l’impatto della Pedemontana sulla mobilità cittadina – per poi scoprire che è insignificante – o altri interventi più o meno estemporanei) risulta sempre inchiodato nelle ore di punta. O nell’annuncio dello “stop al consumo di territorio non compromesso” poi contraddetto quattro anni dopo dai documenti del PSC che prevedono ulteriore consumo di terreno agricolo per 189.000 mq (vedi)! E così via.
Insomma basta un po’ di attenzione, un po’ di impegno, un po’ di curiosità (ed un pizzico di sospetto). E si può vivere felici anche durante una lunga campagna elettorale! Mancano ancora, infatti, almeno 7 mesi. La posta in gioco è alta. Meglio non distrarsi.

Il cartellone con la denominazione del parco di via di Mezzo. Si noti la condizione del manto erboso sullo sfondo (foto dell’8 giugno 2013)
PS In questi giorni verrà realizzata un’indagine telefonica, promossa dal PD, per rilevare l’opinione dei cittadini sui problemi della città e sul gradimento verso il sindaco attuale. Se vi capitasse di ricevere la telefonata dell’intervistatore, non sottraetevi! Raccontategliela tutta. Ovviamente i risultati sono riservati. Anzi, tanto riservati che forse neppure il PD di Vignola avrà occasione di conoscerli (specie se dovesse risultare – come non è improbabile – un giudizio poco lusinghiero sul sindaco “uscente”).
Questo post riprende e prosegue un precedente intervento scritto in occasione della campagna elettorale per le elezioni comunali del 2009 (vedi). Ci risiamo.
non è importante ciò che accade , ma ciò che la gente pensa sia accaduto
che le cose le faceva…..ahimè!
” Il servo intelligente ( es.i giornalisti ) di un padrone stupido pensa che è meglio così, perché a ruoli invertiti non saprebbe cosa farsene di un servo stupido.” -Edordo Albinati –
Con riferimento al sondaggio telefonico:
Mi domando l’importo delle telefonate e della persona dedicata a tale impiego… Quanto sarà?
Ma soprattutto… Chi lo pagherà?
Come scritto nel post in questi giorni è iniziata un’indagine telefonica (CATI) commissionata dal PD di Modena alla società Demetra opinioni.net s.r.l., Mestre (VE):
http://www.opinioni.net/index.php/staff
per rilevare l’opinione di un campione di cittadini vignolesi in merito ai problemi della città, all’operato dell’amministrazione, al gradimento verso il sindaco uscente Daria Denti. Plausibilmente gli intervistati saranno più di 300, selezionati in modo da comporre un campione stratificato. Trattandosi di un’iniziativa del PD la spesa è a carico del partito. I risultati, come nel passato, non verranno divulgati. Anzi ad oggi non è chiaro neppure se verranno interamente mostrati al PD di Vignola!
Qui in sintesi le domande specificamente riguardanti il sindaco. Con punteggio da 1 a 10 come giudica l’amministrazione Denti nel suo operato, dal 2009. La situazione è migliorata dal 2009 ad oggi o peggiorata? Da 1 a 10 quanto? Lei ha votato Denti? Se sí, lo rifarebbe? Perché?
Iniziative analoghe riportate dalla stampa. Imola:
http://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2013/05/07/884485-manca_spopola_sondaggio_partito.shtml
Se c’é amministrazione non troppo in sintonia con la stampa é la giunta Denti. ModenaQui molto critica, Primapagina abbastanza critica, Il carlino (vedi segnalazione ostello dopo articolo apparso in amareVignola e primapagina) un pò critico, la gazzetta abbastanza neutra però é venuta fuori con l’articolo del 2 settembre…
Fare comunicati stampa aiuta a limitare i danni, quindi nulla da ridire contro giunta Denti.
Io a 4 anni la domenica che malapena conoscevo le lettere, nel 1982 con mio padre la domenica mattina cercavo di decifrare l’Unità, in cui anche lì anche mi sembra ci fosse un’inserto locale… Ma forse era più interessato alla bellissimi copertine dei libri in regalo… fecero stroria… fino all’età di 23 anni credo di non mai più aperto un giornale di notizie locali(ora sono i miei preferiti)… sebbene anche da ragazzo compravo i quotidiani, il Manifesto… non quelli di cronaca locale…
Perché questo preambolo, ma perché fare un giornale di cronaca locale é molto diverso da un quotidiano nazionale… io in Belgio tra il 20011 ed il 2002 passai tutto l’anno accademico per il progetto Erasmus alla facoltà di “information et comunication” di liegi… e venne lì il mio interesse per i giornali locali, prima li snobbavo… da studenti c’insegnavano come fare un articolo, allora per i giornali locali non era consigliato rispettare le 5 w, era meglio fare fotografia dei luoghi dove le persone potessero riconoscersi, in modo da invogliarli a comprare quel giornale, sotto il meccanismo psicologico, guarda la foto é di fronte al panettiere dove tutte le mattine mi fermo a chiacchierare con il barista… quindi la vendita e la fabbricazione degli articoli per i giornali locali in Belgio m’insegnavano che utilizza e sfrutta la voglia di protagonismo della gente, guarda ci siamo anche noi del borgo, ne so più io di tutti gli altrei, poi altra cosa il prof. Pascal Durand c’insegnava a Liegi e che a volte le notizie si fabbricano per sempio comincio a fare parlare di una cosa attraverso chiacchiere, conoscenze, che prima poi un dettaglio fino a quel momento insignificante diventa notizia.. poi il giornalista locale ha volte può strizzare l’occhio(come direbbe ecco che nel nome della rosa strizza l’occhio al lettore parafrasando il nome di Mara Cagon…)… utilizzando termini con accenti in cui identificarsi, legati al linguaggio locali su cui si vuole dare la notizia… a proposito feci stage di giornalismo (vecchio ordinamento bisogna per passare un esame fare 60 ore…) con altro esame… 2 da 30 ore… alla fine presi trenta… che mi fu commutato
a Bologna dal dirimpettatio di Eco, Paolo Fabbri… in Belgio non utilizzano i trentesimi… scusate il sciovinismo per spiegare che in Belgio per prendere 30 non si trascurano certe cose, per esempio l’aspetto pratico… insomma avevo individuato la cosa che m’interessava e chiamai la polizia di Beaufays, vicino liegi, li allertai per una cosa che non c’era, quindi gli aspiranti giornalisti di liegi mi avevano dato una soffiata sbagliata, quindi fui trattenuto nella camioetta della polizia e mi fecero il terzo grado, per fortuna, che nello sbaglio avevo individuato un’altra cosa che non immagino nemmeno… alla fine tutto bene quello che finisce bene, a lezione che spesso facevo la spola Bologna-Liegi Paolo Fabbri si divertiva come un matto a prendermi in giro…
E da quel momento non ho mai più abbandonato questo hobby, mi sono divertito come un matto a seguire per esempio le notizie sulla discarica a Montobraro l’anno in cui feci l’obiettore poco successivamente… all’esperienza a Liegi…
Avere contro la stampa locale può aiutare gli avversari ad arrivare al ballottaggio, ma se si é già in zona ballottaggio (anche se con nettissimo vantaggio sugli altri) come la giunta Denti, se non ci sono proprio notizie clamorossime, in cui per Vignola non vedo la ragione, la stampa locale non sposta più di tanto le intenzioni di voto, nella stampa locale ci metto anche AamareVignola, può al limite consolidare in malcontento in un step percentuale meno volatilizzabile