Via Libertà. Da lunedì 26 agosto si abbattono i tigli!

Nessuna comunicazione da parte dell’amministrazione comunale (alla faccia della trasparenza!). Ma la notizia, troppo importante, è comunque trapelata. Da lunedì 26 agosto iniziano i lavori di abbattimento di 26 tigli in via Libertà. Gli abbattimenti saranno concentrati in un tratto di 200 metri (non pensate che la sistemino tutta, via Libertà! Troppo bello! Dopo quattro anni di progetti ne sistemano un pezzo soltanto!!), dove in pratica verrà eliminato un albero ogni due. In questi quattro anni non è mai stato messo in discussione il fatto – enunciato dai tecnici – che via Libertà potesse essere sistemata (con marciapiedi finalmente utilizzabili!) senza dover abbattere gli alberi. Se oggi si fa diversamente è solo per una decisione dell’amministrazione comunale che vuole sostituire alberi con posti auto (qui una rassegna del progetto: vedi). Nella giornata di oggi si è tenuta un’improvvisata manifestazione in difesa dei tigli di via Libertà. Ecco cosa vorrei dire ai cittadini che guardano perplessi ad un’iniziativa come questa. Finalizzata innanzitutto a richiamare l’attenzione su un “rischio” per la città.

Il corte in difesa dei tigli di via Libertà, in una delle tappe del percorso (foto del 24 agosto 2013)

Il corteo in difesa dei tigli di via Libertà, in una delle tappe del percorso (foto del 24 agosto 2013)

[1] Il progetto di via Libertà ha una lunga storia che risale al 2008-2009, al termine dell’amministrazione Adani (nella “categoria” via Libertà sono raccolti tutti i post dedicati al tema – il primo è del 14 luglio 2009: vedi). In campagna elettorale il progetto venne fermato. La nuova amministrazione Denti decise di coinvolgere i cittadini – fu il progetto di progettazione partecipata “Via della Partecipazione” a cui presero parte residenti, esercenti della via, cittadini (vedi). Chiunque era interessato al progetto di sistemazione della via poteva partecipare e dire la sua. A dicembre 2009 il verdetto dei cittadini: quattro “prescrizioni” per il progetto (vedi). Tra di esse una che diceva: “salvare il più possibile gli alberi”. Insomma dal percorso di progettazione partecipata era emersa chiara l’indicazione di sistemare via Libertà salvando i suoi alberi (tranne i 6 o 7 che presentano problemi di stabilità o che, con le loro radici, danneggiano le cantine delle case vicine). Nel 2010 lo stesso vicesindaco Mauro Montanari aveva ribadito questa intenzione in consiglio comunale, interrogato dalle minoranze. Da allora, però, il progetto è cambiato. Una volta chiuso il percorso di “Via della Partecipazione” l’amministrazione ha convocato diversi incontri riservati ai negozianti della via. E’ emersa lì la richiesta di abbattere più alberi – prontamente accolta. Nel frattempo il progetto di sistemazione di tutta via Libertà è stato abbandonato. Si sistemerà solo una parte, quella che va da via dell’Oratorio/via Garavini a via Circonvallazione. Per il resto si rimanda ad un futuro “secondo stralcio”. Ma com’è noto … del doman non v’è certezza! Per molti anni ancora i marciapiedi di via Libertà non saranno percorribili nella loro interezza! Comunque, la prima considerazione è questa: è inaccettabile il “doppio canale” usato dall’amministrazione. Non può essere che una volta chiusa la discussione generale (via della Partecipazione), si apra un canale di confronto con un solo gruppo di interesse (gli esercenti), consegnando a loro l’ultima parola sul progetto. In questo modo si crea un’insopportabile divisione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Il che spiega perché un po’ di cittadini sono terribilmente arrabbiati con l’amministrazione per questo metodo poco “democratico”. Se l’amministrazione avesse avuto buone ragioni per ritenere che l’esito di “Via della Partecipazione” era insoddisfacente avrebbe dovuto riaprire il confronto con tutti i diversi “portatori d’interesse” (residenti, esercenti, cittadini, ecc.).

Sul progetto sono indicati gli alberi da abbattere (i 23 pallini rossi) e 6 da sostituire (pallini arancione) (foto del 24 agosto 2013)

Sul progetto sono indicati gli alberi da abbattere (i 23 pallini rossi); quelli da sostituire con nuove piante (3 pallini arancione); le nuove piantumazioni (3 pallini verdi) (foto del 24 agosto 2013)

[2] Ma non è solo questione di metodo. C’è anche una questione di “merito”, che riguarda il “valore degli alberi” (vedi). E dunque il fatto che ci sono buone ragioni per difendere la presenza degli alberi in città (via Libertà inclusa) e, magari, per incrementarla (vedi). Non è che non si veda che in via Libertà sono stati commessi errori al momento della piantumazione dei tigli (nella seconda metà degli anni ’70): troppo vicini ai muretti di recinzione delle proprietà private. E ciò ha prodotto oneri (ed in alcuni casi danni) evitabili. Ma oramai c’è un “capitale” di 169 alberi che depurano l’aria, garantiscono ombra, abbelliscono la via. Quanto vale questo capitale? Quanto vale questo “bene pubblico”? Non ha un valore sufficiente per essere riconosciuto come un patrimonio che innalza la qualità della vita in città? Non dovrebbe essere innanzitutto difeso? Il valore di un albero (vicino a casa o davanti al negozio) non è forse superiore al valore di un posto auto? Per fortuna molti cittadini (e moltissimi residenti della via e pure qualche negoziante) prendono sul serio questi interrogativi e per questo non vorrebbero l’abbattimento dei tigli di via Libertà! E’ singolare, invece, che sia l’amministrazione comunale a non prendere sul serio questi interrogativi! Ed in effetti nulla ha fatto in questi anni per richiamare l’attenzione dei cittadini sul “valore degli alberi”, così da controbilanciare la più facile percezione dei “disagi” (fiori e foglie che cadono e che richiedono una continua azione di pulizia). Meglio cementificare ed asfaltare tutto? Certo che no, provare per credere. I “servizi” che gli alberi offrono alla città ed ai suoi abitanti sono preziosi (vedi). Meglio non rinunciarvi. Ma c’è sempre qualcuno che trova un “buon motivo” per rinunciare ad un albero. Dunque per abbatterlo. Ma facendo così la città si impoverisce per tutti. L’eliminazione di un albero deve quindi essere l’estremo rimedio. Purtroppo questa amministrazione è stata del tutto incapace (e questa è responsabilità anche dell’assessore all’ambiente, Mauro Scurani) di richiamare l’attenzione sul valore degli alberi, sui loro “servizi ambientali” (vedi).

Ore 10.40 di sabato 24 agosto: il corteo prende il via in Corso Italia (foto del 24 agosto 2013)

Ore 10.40 di sabato 24 agosto: il corteo prende il via in Corso Italia (foto del 24 agosto 2013)

[3] Via Libertà va sistemata! Sì. Assolutamente sì. Lo aspettano da tempo i cittadini – innanzitutto residenti ed esercenti della via (qui un po’ di storia: vedi). Lo chiede con forza anche la lista di cittadini Vignola Cambia (che pure più di ogni altra forza civica o politica si è spesa in difesa dei tigli di via Libertà e che pure su marciapiedi accessibili per disabili e passeggini si era spesa con forza in campagna elettorale, specie grazie all’iniziativa di Enzo Cavani: vedi). Ma va sistemata tutta! E’ inaccettabile la divisione in due stralci. E’ inaccettabile che si faccia partire ora il cantiere solo su metà via. Rimandando il resto alle calende greche – nessuno infatti è in grado di prendere un impegno preciso su “quando” verrà realizzato il secondo stralcio. Nessuno – ad essere precisi – è in grado di prendere impegni sul “se” verrà realizzato anche il secondo stralcio! Di certo non questa amministrazione – brava negli annunci e nelle promesse; pessima negli adempimenti e nelle realizzazioni! Inoltre via Libertà va sistemata “salvando il più possibile gli alberi”, come “prescritto” da chi ha partecipato al percorso di progettazione partecipata. Proprio perché gli alberi sono un “valore” – certo non assoluto. Ma che deve essere riconosciuto. E che deve spingere a fare il possibile per cercare soluzioni alternative prima di procedere all’abbattimento anche di un solo esemplare. Il lavoro fatto con tecnici e progettisti, nell’ambito di “Via della Partecipazione”, dice che questo è possibile. E’ possibile sistemare i marciapiedi (e dimensionarli a 120 cm l’uno – non 90 cm o meno come nell’attuale progetto! vedi) senza abbattere gli alberi. E’ possibile rialzare gli incroci e ridurre la carreggiata per aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti. Sarebbe persino possibile (ed auspicabile) mettere la via a “senso unico” – solo che si fosse messo mano per tempo ad una revisione del Piano Urbano del Traffico (PUT) di quest’area della città (ma l’amministrazione Denti ha lasciato passare quattro anni senza farne nulla!). Tutto questo limitandosi ad abbattere quei pochissimi alberi che o pongono problemi di sicurezza o danneggiano inequivocabilmente le cantine vicine. Ma non uno di più. Insomma, tutta un’altra cosa.

Termine del percorso davanti al municipio (foto del 24 agosto 2013)

Termine del percorso davanti al municipio (foto del 24 agosto 2013)

PS Qui il volantino predisposto per l’occasione dalla lista di cittadini Vignola Cambia (pdf).

PPS Oggi, lunedì 26 agosto, è stata collocata la segnaletica in via Libertà: divieto di sosta nella zona interessata dagli abbattimenti nella giornata di mercoledì 28 agosto, dalle ore 7 alle 19. Nulla si dice sulle motivazioni del divieto. Plausibilmente si tratta di segnaletica funzionale all’abbattimento dei 26 o più tigli. E’ singolare questa completa mancanza di informazione alla città sull’avvio dei lavori e sulle caratteristiche del progetto!

Segnaletica installata oggi, lunedì 26 agosto, in via Libertà (foto del 26 agosto 2013)

Segnaletica installata oggi, lunedì 26 agosto, in via Libertà (foto del 26 agosto 2013)

5 Responses to Via Libertà. Da lunedì 26 agosto si abbattono i tigli!

  1. lanfrancoviola2011 ha detto:

    Eventi analoghi stanno accadendo anche a Ferrara e le motivazioni sono sostanzialmente due . la prima e di ordine elettorale.
    Iniziare determinati lavori oggi, significa poterli inaugurare in prossimità delle ELEZIONI del prossimo anno. e quindi conquistarsi visibilità dopo anni di latitanza.
    La seconda è quella di ringraziare ,con appalti pubblici l’appoggio avuto da determinate Lobby.
    Tutto formalmente regolare ,certo, ma tutto alla faccia dei cittadini!

  2. cristina piroli ha detto:

    Non si puo’ avere l’idea della violenza della cosa se non andando di persona, in viia Liberta’ a vedere i bellissimi tigli…hanno delle chiome meravigliose…e sono davvero imponenti e fieri. Come si fa a scegliere di abbaterli? Si DOVREBBERO provare tutte le possibili alternative TUTTE! Sarebbe interessante chiedere A CHI HA ORDINATO QUESTO SCEMPIO di presenziare a tutti gli abbattimenti …a tutti…e di stare li’ a guardare gli esiti della propria decisione. Credo sarebbe utile, perche’…prima o poi…tutti dobbiamo crescere, in un modo o nell’altro.

  3. cittadino comune ha detto:

    Sig Lanfranco viola..gielo chiedo per cortesia…una volta…dico almeno una…può fare un post senza citare Ferrara? grazie…

  4. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Oggi, lunedì 26 agosto, è stata collocata la segnaletica in via Libertà: divieto di sosta nella zona interessata dagli abbattimenti nella giornata di mercoledì 28 agosto, dalle ore 7 alle 19. Nulla si dice sulle motivazioni del divieto. Plausibilmente si tratta di segnaletica funzionale all’abbattimento dei 26 o più tigli. E’ singolare questa completa mancanza di informazione alla città sull’avvio dei lavori e sulle caratteristiche del progetto!
    Qui una foto scattata oggi:

  5. lanfrancoviola2011 ha detto:

    @ cittadino comune; le rispondo che quando cito Ferrara ,lo faccio solo per non fare sentire i Vignolesi uniche vittime predestinate di un rio destino.
    Purtroppo il sistema politico s-partico amministrativo ha OMOGENIZZATO tutti i comportamenti di tutte la amministrazioni, che da anni operano secondo LARGHISSIME INTESE per mancanza di qualunque “opposizione” reale.
    Solo ancora la LIBERTA’ di STAMPA non è stata ancora tutta fagocitata a gli interessi dei nuovi “patrizi ” della vecchia Casta.
    Ma almeno nella antica Roma a bilanciarne i soprusi c’erano I TRIBUNI DELLA PLEBE mentre oggi non abbiamo più nemmeno quelli.
    ritenendo che “mal Comune ,mezzo gaudio ”
    Comunque non ho nessun problema ad accontentarla ( almeno in parte ) se la cosa la disturba, però le consiglio nel frattempo di uscire allo scoperto e diventare un po’ più “speciale” ed un pò meno “comune”, firmandosi.

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