Parco della Piscina. Un parco pubblico chiuso al pubblico, di Stefano Corazza

Sabato mattina ore 10.00. Un padre e due bambini armati di palla da Basket arrivano al cancello del parco della piscina. Chiuso e legato da una catena.  Non c’è più il vecchio cartello “Parco Pubblico” fissato alle grate del cancello. C’è però su una nuova plaquette l’orario dello Stones Café e sotto in tre righe veniamo informati che: “Per l’accesso al Parco e alla pista da jogging si prega di usufruire dell’ingresso principale del centro nuoto”. Mi dico sarcasticamente che “per risparmiare sulla gestione” (il virtuoso Monti fa scuola in periferia)  tengono aperto un solo ingresso e con i bambini ci avviamo ad “usufruire dell’ingresso principale”.

La plaquette con gli orari di apertura dello Stone Café, sul cancello di ingresso dell'area verde/piscina scoperta. Che fine ha fatto, invece, il cartello che informa della presenza del parco pubblico e dei suoi orari? (foto del 24 marzo 2013)

La plaquette con gli orari di apertura dello Stone Café, sul cancello di ingresso dell’area verde/piscina scoperta. Che fine ha fatto, invece, il cartello che informa della presenza del parco pubblico e dei suoi orari? (foto del 24 marzo 2013)

La porta di accesso al Parco è a destra dell’ingresso con una grande scritta che la indica. Al desk una ragazza, cui chiediamo  di entrare (per giocare a pallacanestro nella piazzola esistente nell’angolo sud-est).  La risposta arriva con un tono di ovvietà: “Eh non si può”. Ma, dico io, “il cartello dice di passare di qui”. “Eh no, solo per i gruppi di jogging”. Insisto: “Ma questo è un Parco Pubblico e siamo in orario di apertura”. Replica finale della ragazza con un argomento che le pare decisivo: “E poi qui non abbiamo neanche le chiavi”. Di fronte ad una così esauriente spiegazione ripieghiamo e cerchiamo un altro spazio per fare qualche tiro a canestro.

Si intravvede l'ingresso al parco, dall'ingresso della piscina coperta (foto del 24 marzo 2013)

Si intravvede l’ingresso al parco, dall’ingresso della piscina coperta (foto del 24 marzo 2013)

E però la questione è di quelle rilevanti per la qualità di una città. E vale al pena spenderci qualche riflessione. Ho portato mio figlio in carrozzina a passeggiare nel parco della Piscina molte volte a partire da quando era piccolissimo, anni 2002-2003. Poi quando ha cominciato a camminare siamo andati spesso, anche in compagnia di altri bambini,  a giocare con la sabbia e a usare i piccoli giochi (altalena, cavallucci, ecc). Ovviamente sempre nel periodo di chiusura della piscina. Poi da un certo anno in avanti (direi dal 2005) il Parco ha cominciato a rimanere inaccessibile anche d’inverno.  E il cancello di accesso perennemente chiuso o, se aperto, solo per l’accesso di auto del personale o di persone al lavoro. Prima hanno restaurato il manto erboso di alcuni prati, poi sono cominciati i lavori per l’insediamento del Café e per le sue successive ristrutturazioni, poi è stata costruita la pista da jogging (con un “progetto dal bilancio partecipato”), poi il garage-locale filtri (?), poi è stata eliminata una fascia di alberi e arbusti sotto il bastione sul lato est e così via. E tuttavia va detto che la chiusura dell’intero  Parco per tutti questi anni non era necessaria né per l’estensione delle aree dei lavori, né per la durata degli stessi. Alcune volte mi è capitato di entrare nel Parco attraverso l’accesso  aperto per le auto e di non vedere lavori in corso; in un paio di occasioni sono stato invitato ad allontanarmi perché: “Il Parco è chiuso”.
E tale è dunque rimasto per circa un decennio in cui ogni tanto capitava di vedere al suo interno gare di ciclocross. Un periodo nel quale ingenti risorse pubbliche sono state investite nel Parco. 2,5 milioni di euro (!) in 5 anni sono stati assegnati dal Comune alla Polivalente Olimpia, che gestisce il Centro, per migliorie e riqualificazione. Il meccanismo utilizzato è stato quello di dividere la somma in tranche in modo da potere utilizzare una modalità semplificata di affidamento dei lavori direttamente alla stessa Polivalente. E’ stato con una parte di questi denari che si è costruito, in prossimità del muro di delimitazione del lato nord (sotto Via Portello), un locale parzialmente interrato (filtri, servizi, garage) con modalità molto discutibili che ho documentato e rappresentato alle autorità, e che hanno portato all’abbattimento di un grande bagolaro compromesso (?) da scavi maldestramente effettuati.

La cancellata di ingresso all'area verde/piscina scoperta (foto del 24 marzo 2013)

La cancellata di ingresso all’area verde/piscina scoperta (foto del 24 marzo 2013)

Un altro esempio si può citare relativo alla pista inaugurata ben tre volte dal Sindaco Roberto Adani ora come “pista di Nordic Walking”, ora come  “pista da jogging”. Una pista costata oltre 250 mila euro, aggiuntivi a quelli citati, illuminata (sempre fino a tarda notte, chi paga?) come un campo di atterraggio di astronavi aliene (ricordate “Incontri ravvicinati di terzo tipo”?) e rimasta totalmente inutilizzata per anni (nessun ET si è mai presentato).  Solo da questo anno capita di vedere ogni tanto gruppi di anziani camminatori “guidati”. Prima, e solo fino alla rimozione della fascia di vegetazione sotto il bastione che evidentemente usava come corridoio protetto, vedevamo qualche volta uno scoiattolino avventurarsi, da e per il fiume e fino al noce all’angolo nord-est, su tratti della pista.
Dunque verrebbe da chiedersi: di chi è questo parco per la cui costruzione e qualificazione molti denari pubblici sono stati e sono spesi?
Può la Polivalente Olimpia, cui è stata rinnovata la convenzione per la gestione del Centro Nuoto in tempi (a ridosso delle ultime elezioni comunali) ed in modi (delibera d’urgenza e per un lunghissimo periodo)  discutibili e discussi dalla Lista di cittadini Vignola Cambia,  impedire l’accesso al pubblico al Parco senza che le istituzioni si attivino?
Recentemente ho scritto sui rischi dell’affidamento a privati degli spazi verdi urbani che le norme di una recente legge prevedono.  Questo mi pare un caso evidente, prima della lettera della legge, di sottrazione ai suoi legittimi possessori di un bene della comunità dei cittadini, realizzato dalla stessa istituzione che quel bene dovrebbe conservare.
Il Parco della Piscina è l’unico spazio verde attrezzato in prossimità del centro storico, il cancello deve essere immediatamente riaperto e il Parco reso accessibile senza limitazioni a tutti i cittadini di Vignola.

Stefano Corazza

Totem segnaletico del centro nuoto di Vignola, con l'elenco delle strutture tra cui la "zona pallacanestro" (evidenziata in giallo) (foto del 3 novembre 2012)

Totem segnaletico del centro nuoto di Vignola, con l’elenco delle strutture tra cui la “zona pallacanestro” (evidenziata in giallo) (foto del 3 novembre 2012)

PS Cosa dice la Convenzione sottoscritta tra Comune di Vignola e Circolo Polivalente Olimpia? Qui è riportato il testo dell’articolo 8 (Area Verde):
L’area verde del Centro Nuoto, con esclusione dei giorni e delle ore di attività dell’impianto scoperto nella stagione est iva, mantiene la sua destinazione a parco pubblico comunale, salvo iniziative particolari precedentemente autorizzate dal Comune. Pertanto l’area verde deve essere accessibile ai f requentatori, nei giorni di attività del Centro Nuoto, dalle ore 9,30 al tramonto nel periodo ottobre – maggio e dalle ore 19,30 alle ore 2 (alle ore 3 nei giorni di venerdì, sabato e prefestivi) nel
periodo giugno – settembre. Il servizio di apertura e di chiusura è assicurato dal gestore del Centro Nuoto.” Qui il testo completo della convenzione (pdf), adottata con delibera di giunta municipale n. 137 del 4 giugno 2009 (3 giorni prima dello svolgimento delle elezioni comunali del 2009!).

12 Responses to Parco della Piscina. Un parco pubblico chiuso al pubblico, di Stefano Corazza

  1. silvia covili ha detto:

    Mi risulta, essendo una dipendente dell’Olimpia che lavora da 20 anni in piscina, che il parco sia chiuso solo di sabato per ragioni organizzative. La maggior parte delle cose che Lei ha scritto sul suo articolo sono false e mi auguro che i Dirigenti della mia società le rispondano al più presto. Da quando l’Olimpia ha la gestione dell’impianto, e io c’ero anche prima, il parco è stato rivalutato tantissimo. Forse Lei non immagina nemmeno quanto sia complessa la gestione di un impianto “datato” di questo tipo, dalla sicurezza alla manutenzione, e per di più in questo momento storico…qui si fanno i salti mortali per offrire ai cittadini il servizio. Venga a vedere cosa facciamo in piscina, e si informi meglio. Buona giornata.

  2. Stefano C ha detto:

    Aspetto una confutazione punto per punto delle falsità che avrei scritto.

    • silvia covili ha detto:

      Non si preoccupi, arriverà presto da chi è autorizzato a risponderle con dati documentati e alla mano, la risposta a tutte le domande che Lei si fa e alle quali evidentemente dà risposte dettate solo dal comprovato astio che da anni ci dimostra con le Sue svariate polemiche.
      Io adesso devo lavorare!
      p.s. mi aspetto poi di vedere pubblicata la risposta che le arriverà.

  3. Michela ha detto:

    Io sono una frequentatrice assidua della piscina, spesso ho anche usufruito del parco soprattutto da quando ho avuto un bambino nel 2011, ho sempre passeggiato nel parco anche nei mesi invernali quindi a chiusura della piscina e in 2 anni, diciamo che prima per questioni di memoria non posso garantirlo, non ho mai trovato chiuso il cancellone… non credo sia questione di fortuna, anche perchè ci ho passeggiato praticamente tutti i giorni…

  4. antonio tavoni ha detto:

    Sono un po’ perplesso. Leggendo mi sembra che il problema (ovviamente) vada al di là di un cancello aperto o chiuso e di una persona che non si ricorda bene se e cosa deve aprire, cosa per cui è corretto e normale chiedere e ottenere spiegazioni e scuse (ma anche salutare per strada questa persona il giorno dopo…).

    Le tesi mi sembra siano piuttosto altre, cioè che l’Olimpia si occupi eccessivamente di fare business anzichè fare servizio (sto parafrasando, eh…), che l’Olimpia gestisca senza particolare riguardo le aree verdi e che ci sia un rapporto perverso tra l’Olimpia e l’amministrazione.

    Alcune di queste considerazioni riguardano le opinioni, altre l’opportunità, altre la legittimità/legalità.

    Davanti a queste ultime alzo le orecchie e da cittadino vorrei avere la garanzia che per quanto riguarda opportunità, legittimita e legalità o tutto è ok oppure si sanano quanto prima gli eventuali mali. Chi può dirsi non d’accordo?

    Ecco però che se la cosa è così non capisco cosa c’entrino ET e gli alieni, se bisogna sottolineare la puzza sotto al naso della parola desk mettendola in corsivo, perchè non si può usare l’italiano banco, bancone, scrivania? Perchè chiamare plaquette quello che è un cartello? Tra l’altro su questo cartello c’è scritto “parco” e ci sono gli orari (che vanno al di là di quelli citati nella convenzione in calce). Perchè Monti? Anche nel mio giardino per diverso tempo è venuto uno scoiattolo, bellissimo e stupefacente nelle sue piccole abitudini e nei suoi percorsi misteriosi, e purtroppo anche lui quest’anno non è ricomparso. Ma questo articolo ha davvero bisogno di trarre forza dal suggerire che l’Olimpia non ha rispetto per lo sciurus vulgaris?

    Ironia a parte, l’irritare è un’arma che riserviamo a chi ci sta antipatico e convince spesso solo chi è già convinto in partenza.
    Filtriamo i fatti invece.
    Se ci sono accuse pesanti come quelle accarezzate da questo articolo, preferirei leggerle per esteso e nel dettaglio così come vorrei poi leggere nel merito e in dettaglio le risposte di Olimpia e Comune.

    Se torniamo invece al titolo, affornterei le cose più serenamente, potremmo trovare ottime soluzioni ad eventuali problemi.

  5. Rita Migliori ha detto:

    In primo luogo ci scusiamo per l’accesso negato di sabato scorso, esclusivamente frutto di una incomprensione con il nostro personale. Questo può essere peraltro testimoniato dalle persone che abitualmente frequentano il parco, il cui accesso è garantito e gratuito dal lunedì al sabato, anche ben oltre gli orari riportati nel cartello. Solo al sabato l’accesso avviene dalla reception, perché il resto dei giorni il cancello carraio rimane sempre aperto.
    Consapevoli della sua prevenzione nei nostri confronti, visto il numero di reclami da lei presentato su vari “disturbi” che le attività del Centro le causerebbero, ma egualmente siamo rammaricati dal fatto che lei non ci ritenga degni né di una telefonata né di una mail in modo da poter chiarire l’accaduto prima di lasciar correre la sua vis polemica.
    Comprendiamo che una tale pratica di buon senso l’avrebbe gratificata molto meno, ma avrebbe risolto civilmente un semplice malinteso e le avrebbe consentito, forse, di non pubblicare una serie di astiose inesattezze che di seguito, cercheremo di chiarire non solo a lei, ma anche, e soprattutto, ai suoi lettori:
    1. …..Poi da un certo anno in avanti (direi dal 2005) il Parco ha cominciato a rimanere inaccessibile anche d’inverno. E il cancello di accesso perennemente chiuso o, se aperto, solo per l’accesso di auto del personale o di persone al lavoro.
    Il parco è SEMPRE aperto al pubblico negli orari citati, e in particolar modo il cancello carrabile è APERTO dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 21.00. Il sabato l’accesso è consentito solo dalla reception, ma rimane garantito e per questo ci SCUSIAMO nuovamente del disguido. Il parcheggio interno è riservato al carico scarico merci e soprattutto all’ingresso di persone disabili. Il personale – se non per particolari necessità – parcheggia fuori con il resto degli utenti.

    2. …..E tale è dunque rimasto (chiuso) per circa un decennio in cui ogni tanto capitava di vedere al suo interno gare di ciclocross.
    Il parco non è mai stato chiuso neanche in concomitanza dei lavori di manutenzione straordinaria, per realizzare i quali si era delimitata l’area interessata. Se vogliamo poi essere precisi: Non solo è stata ospitata la partenza di 2 gare di ciclocross, ma anche tre di acquathlon ed una di triathlon. PURE!

    3. …..Un periodo nel quale ingenti risorse pubbliche sono state investite nel Parco. 2,5 milioni di euro (!) in 5 anni sono stati assegnati dal Comune alla Polivalente Olimpia, che gestisce il Centro, per migliorie e riqualificazione.
    Magari! L’importo a cui si riferisce era l’importo complessivo di un progetto di manutenzione straordinaria di cui sono stati realizzati solo i primi due stralci (per un importo complessivo di 970.000€ di opere), riguardante la realizzazione del nuovo locale filtri ed il nuovo impianto di filtrazione per tutte le vasche coperte e scoperte, nonché per l’impianto di trattamento area UTA della vasca coperta, per il rifacimento degli allacciamenti alla centrale termica e alla messa in sicurezza dei solai interni. Nessun finanziamento pubblico per migliorie o riqualificazioni funzionali. La suddivisione in stralci è stata fatta soprattutto per garantire il funzionamento dell’impianto durante l’esecuzione dei lavori. Siamo, infatti, siamo molto orgogliosi di essere riusciti a non avere nessun giorno di fermo impianto per tutta la durata degli interventi che – risottolineo – hanno riguardato la parte tecnologica (quindi nevralgica) degli impianti.

    4…… Pista da Jogging e il parco
    I due progetti abbinati pista da jogging e campo tennis/calcetto coperto furono finanziati con la formula del bilancio partecipato (quindi scelti dai cittadini – con una consultazione diretta) e la somma totale dei due costi di costruzione è appunto quello da lei citata (direi 285.000€ il costo complessivo finale dei due impianti al netto del ribasso d’asta) – l’importo della pista da jogging era circa pari a 1/3 della somma finale (ma sto andando a memoria e potrei anche sbagliarmi).
    La pista è in funzione dal 2006. Da allora ci sono attività guidate due volte alla settimana (che coinvolgono mediamente gruppi da 25 persone anche in pieno inverno) e l’uso libero durante l’apertura del parco. Da quest’anno abbiamo aggiunto anche un’ulteriore attività di ginnastica nel parco, sempre rivolta agli adulti nel periodo invernale.
    Siamo, comunque, molto contenti perché la pista risulta utilizzata anche da persone che non frequentano gli altri spazi sportivi dell’impianto e, quindi, vengono esclusivamente per correre o camminare nella pista. Questo utilizzo è considerevole anche perché la pista è illuminata e viene tenuta sgombra (il più possibile) da foglie o neve proprio per garantire che questa possa essere fruita soprattutto d’inverno e con il brutto tempo. In realtà l’utenza è molto variegata da anziani a giovani jogger e anche squadre sportive per la preparazione atletica.
    L’illuminazione ne garantisce un uso LIBERO anche di sera. Chi paga? L’Olimpia.
    Tutto quanto concerne la gestione del centro nuoto, utenze, personale, manutenzione ordinaria, (la straordinaria no) contratti di assistenza, di vigilanza, è a carico nostro, come ben si può vedere dalla convenzione che ha anche pubblicato.
    Quindi compreso l’affitto di qualche centinaia di euro all’anno al comune.
    La scelta di tenere accese le luci della pista da jogging è molto gradita perché permette di fare attività fisica anche nella stagione invernale in “sicurezza”.
    Le attrezzature del parco giochi per bambini le ha installate l’Olimpia a proprie spese. La pavimentazione antitrauma sotto i giochi per bambini le ha installate l’Olimpia a proprie spese. Le attrezzature dei campi di gioco su sabbia (3 campi da beach volley – tennis) le ha installate l’Olimpia a proprie spese. Il Parco viene mantenuto COMPLETAMENTE dall’Olimpia, ed è molto frequentato anche nella stagione invernale. Siamo sinceramente molto soddisfatti della qualità del parco ed, nel massimo rispetto del suo parere, ne sembrano soddisfatti anche i numerosi utenti che abitualmente lo frequentano. E anche lo scoiattolino gradisce ancora il parco del centro nuoto!
    La nuova convenzione è stata rinnovata a fronte di un progetto di investimenti sulla riqualificazione dell’impianto per centinaia di migliaia di euro che ci hanno esposto anche finanziariamente, ma che abbiamo proposto e realizzato (e non si tratta di quelli sopra citati) perché crediamo nell’importanza della struttura sia per noi che per i suoi utenti.

    Per ultimo: è eccessivo chiedere che gli appelli sdegnati alle autorità siano fondati su una ragionevole conoscenza dei fatti, soprattutto quando si afferma che noi non si rispettino le clausole del contratto che ci lega al comune per la gestione del servizio di conduzione di impianto pubblico?

    Rita Migliori
    Vice presidente
    Circolo Polivalente Olimpia Vignola a.s.d.

  6. Istruttore ha detto:

    Ho letto attentamente il post del Sig, Corazza e, da ventennale frequentatore che ha pure operato come istruttore di nuoto nell’impianto, nonché da socio della Polivalente Olimpia, posso dire con ragionevole certezza che il trend, per come delineato nel post rispetto all’evoluzione del Centro Nuoto stesso, con annessi servizi, parco e possibilità di utilizzo, è esattamente opposto a quanto leggo…Bypassando le considerazioni, tutte da verificare e assolutamente vacue, riguardo le ristrutturazioni e le correlate necessità di chiusura del parco in questi anni, che hanno riguardato prioritariamente interventi “obbligatori”, per la messa in sicurezza della struttura, lasciando perdere le modalità di attribuzione presunte ed effettive di fondi da parte dell’Amministrazione per la realizzazione di tali opere (il sig. Corazza, se ha tempo, voglia e capacità, consulti bilanci consuntivi e interpreti correttamente le voci di pertinenza, utilizzando poi la calcolatrice per tirare somme e fare differenze, ma non mi pare sia questo l’oggetto del contendere), credo sarebbe utile concentrarsi su come il Centro Nuoto, in questo decennio di “vacche magre”, si sia costantemente rinnovato, riqualificato, modernizzato, ampliando l’offerta per i cittadini, anche tramite la realizzazione della pista da Jogging, frutto di una delle più originali e innovative forme di partecipazione popolare mai viste da queste ( e da altre) parti…
    Una pista frequentata da anziani, bambini, adulti, in forma spontanea e organizzata; da individui , squadre e gruppi, di mattina come di sera, illuminata costantemente non per far atterrare l’Emterprise, ma per una questione di sicurezza e di deterrenza verso chi, saltando cancellate e scavalcando reticolati, potrebbe voler utilizzare nottetempo l’impianto con modalità non coerenti con le sue destinazioni d’uso…Illuminazione pagata dall’Olimpia, come già giustamente segnalato…
    Vorrei poi informare il sig. Corazza, che mi pare attento alle pagliuzze, meno alle travi negli occhi, che tale parco è stato senza soluzione di continuità sede di manifestazioni di triathlon, duathlon, corsa campestre, ciclocross, così come di feste scolastiche di fine anno, di rassegne musicali dedicate alle scuole di musica vignolesi…in forma gratuita e con disponibilità degli impianti della società gestore…
    Venendo al terribile, imperdonabile e mai abbastanza stigmatizzato episodio di cui è stato vittima l’autore del post, che dire…certo, il sig, Corazza, in ciò, e solo in ciò, ha ragione…ma il “pippone” che ha scritto fa ben intendere come il fatto in sé sia stato soltanto il prestesto per un mettere in fila pregiudizi, preconcetti e illazioni nei confronti di chi gestisce la struttura…A partire dal “nuovo cartello”, passando per la catena al cancello, nemmeno troppo fine metafora dell’indebito possesso della res publica, per arrivare alle considerazioni sui “soldi dei contribuenti” che l’ Amministrazione avrebbe dedicato alla manutenzione straordinaria di una struttura di sua proprietà…
    …“Mi dico sarcasticamente che “per risparmiare sulla gestione” (il virtuoso Monti fa scuola in periferia) tengono aperto un solo ingresso e con i bambini ci avviamo ad “usufruire dell’ingresso principale”…(Sig. Corazza dixit)
    Ecco, da questo locuzione, con la quale s’introduceva il “cuore” della digressione del sig. Corazza, temo di aver capito la nemmeno troppo sottile differenza che passa tra l’autoironia e l’ autosarcasmo (non ho verificato se esista o meno sul vocabolario, mal o ben che vada, si sarà coniato un neologismo…).
    A volte qualcosa s’impara pure leggendo il nulla…

  7. Simona ha detto:

    Devo dire, da genitore di bambine che frequentano da un decennio la piscina, che io regolarmente passo dal parco per entrare in piscina, che spesso ci vado a camminare, che in primavera ci fermiamo prima a giocare con le ragazze, e che le mamme spesso corrono mentre i figli nuotano nel pomeriggio. Il tutto transitando dal cancello. Non ci vado mai al sabato, ma in settimana, nel pomeriggio, non ho mai visto il cancello chiuso, e ci vado 4 giorni alla settimana…

  8. Matteo G. ha detto:

    Sig.Corazza al suo posto prima di mettere mano alla tastiera mi sarei informato bene sulle modalità di accesso al parco.E’ facile fare ” di tutta una erba un fascio” in preda ad un momento di arrabbiatura…
    A questo punto io chiederei scusa…poi veda Lei, a volte si è più signori facendo un passo indietro….

  9. Roberto Adani ha detto:

    Sig. Corazza,
    tutte le volte che vengo citato mi ostino a dare una risposta, vado a memoria, ma in questo caso mi cita giustamente, mi assumo tutte le responsabilità della concessione in gestione (assieme alla giunta di allora) del centro nuoto di Vignola.
    Sul piano formale mi piacerebbe lei non dimenticasse di dire, visto che cita documenti che dovrebbe aver letto, che l’assegnazione al Polivalente Olimpia della gestione del centro nuoto è avvenuto attraverso gara e che la convenzione contemplava fin dal principio la possibilità del gestore di presentare un piano di investimenti a fronte del quale il comune avrebbe concesso l’impianto per tutta la durata del piano di investimenti. La delibera che lei richiama come un fatto oscuro in quanto assunta a pochi giorni dal voto è in realtà una trasparente assunzione di responsabilità derivante dal fatto che da diversi mesi era stato presentato quel piano e che per convenzione, dopo la valutazione doveva essere data risposta. Io ho ritenuto serio e responsabile rispondere a tale istanza, valutata attentamente in sede tecnica, con l’atto previsto dalla convenzione evidenziando un chiaro interesse pubblico. So benissimo che oggi in politica è molto di moda non assumere responsabilità e trasferire ai successori le scelte più complesse. Le ricordo che tutto è stato fatto seguendo precise disposizioni di legge e che stiamo parlando di interesse pubblico della comunità e di realtà associative no profit della stessa comunità e non di oscuri interessi di privati non meglio definiti.
    Nel merito invece le vorrei ricordare che tutti gli impianti natatori della provincia, ma potrei dire dell’intero paese vivono da sempre solo grazie a ingenti contributi pubblici alla gestione. Per anni ho ricevuto la visita di comuni da tutta Italia che volevano capire come facessimo a gestire un impianto natatorio di tale complessità senza oneri per il comune. A tutte le sue domande sul chi paga in termini di costi di gestione e manutenzione ordinaria le hanno già risposto è il Polivalente Olimpia.
    Le ricordo che prima di tale convenzione l’impianto era gestito direttamente dal comune con un normale ma significativo disavanzo. Il comune ha poi dato in gestione l’impianto proprio quando i costi di manutenzione e gestione cominciavano a crescere notevolmente data la vetustà dell’impianto. La inviterei anche a leggere i giornali in questi giorni in cui in altri comuni affidano le gestioni senza gara e con un notevole contributo alla gestione da parte del comune. Stiamo parlando di impianti molto meno complessi che non hanno un vasto parco come Vignola e strutture con ormai quasi 40 anni di vita. Le Dogali mi sembra ricevano quasi 200 mila euro anno e Carpi circa il doppio. Mettiamola così, il comune di Vignola ha risparmiato rispetto a quello di Carpi per esempio, quasi 5 milioni di euro in questi anni di affidamento al Polivalente, che invece di ricevere un contributo paga un affitto seppur modesto al comune. I contributi a cui lei fa riferimento non sono assolutamente veritieri e comunque quelli veritieri invece richiamati dalla Sig.ra Migliori, fanno riferimento ad interventi straordinari di messa a norma degli impianti regolarmente preventivamente approvati dal comune e gestiti dall’Olimpia nel rispetto della legge Merloni sugli appalti. Il fatto che siano interventi suddivisi in più annualità non è affatto dovuto alla motivazione fasulla da lei addotta di voler eludere chissà quale norma, ma purtroppo alla semplice difficoltà di trovare i fondi. La piscina ha quasi 40 anni e li dimostra tutti, da anni il Polivalente fa i miracoli per sostenere la gestione in un impianto vecchio ed energivoro. In linea tecnico-teorica sarebbe un impianto ormai da demolire e ricostruire. Resta il fatto che l’Olimpia ha migliorato significativamente la gestione sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista dell’offerta dei servizi e degli orari di apertura. Anche il parco è notevolmente migliorato con la gestione del Polivalente, la parte dedicata ai bambini è stata completamente rifatta, così come il prato e le altre attrezzature. Vede io ho spesso discusso con il Polivalente Olimpia, in quanto rispetto allo sforzo messo in campo dai volontari, ho potuto concedere sempre il minimo indispensabile, ma non dimentico di ricordare che il parco e il percorso natura che lei si vanta di tutelare non esisterebbero sicuramente senza l’iniziativa e il continuo lavoro del Polivalente Olimpia. Fortunatamente il polivalente Olimpia non è l’unica associazione sportiva a cui Vignola deve essere grata, ma se parliamo di parco del centro nuoto io non eviterei di ricordare questo fatto storico.
    Per il resto non pensi di farmi un dispiacere ricordando che ho affidato e rinnovato rispettando la legge la gestione del Centro nuoto nuoto al Polivalente, sono convinto di aver fatto l’interesse di Vignola.
    Per quanto riguarda le inaugurazioni lei si confonde, non sono certo mancate le opere da inaugurare nel centro nuoto ma solo per alcune di queste ci siamo ricordati di farlo, il percorso di jogging, la nuova piscina dei piccoli, la palestra, il nuovo bar, i nuovi spogliatoi, il nuovo campo da tennis coperto, l’ostello, il nuovo percorso natura…e sempre lo scoiattolo ha continuato a gradire questi interventi, anche quando sono stati particolarmente rumorosi, ha continuato a tornare imperterrito….lui ha gradito
    mentre mi pare di aver visto atterrare un alieno negli ultimi anni a più riprese sul centro nuoto con la sua astronave CORAZZAta, un alieno della storia di Vignola
    L’ho proprio visto
    iò vésst un marziàn CORO: “Ban duv l’éra, ban duv l’éra?
    L’é impusébbil, t’n’è vésst brisa ban!”
    In mèz la campagna tais a Vgnola.
    In mèz al Centro nuoto tais a Vgnola.
    “It sicur, it sicur?”. Ma vaca, dla pòra am san pugè’l mur!

    L’éra a tri méter o quàter dal fòs quand al ho vésst am san caghè adòs,pò ai ho pinsè a san fortunè la sienza del mondo ha bisogno di me.
    Mi son vicinato co’un surìs tràgic ambasciatore dal mannd intìr,
    ai ho fat acsé in saggn ed salùt ma a saré ban scapè dluntìra.

    L’avèva trai gamb, ónna piò curta, sotili sotili pareven grissén,
    con dòu stèva in pì l’ètra éra mórta pròpri cumpagna l’usèl ed Sandrén.
    Al tranc parèva na murtadèla e i brazén du zuzizùt,
    al man i avèven ventquàter dida e in vatta al pèt dagg’ o tragg’ tatt.
    La tèsta cumpàgn un mlòn sanza cavì, ma in vatta, l’antanna dla televisiàn!
    Quatr uc’ trai uràcc’ sett bus int al nès, na bacca davanti e ónna de dri.

    CORO: “Ma cuss’èt détt, e lò l’ha parlè? Brisa tgnìres acsé a metè!”

    PARLATO: La premma cósa da fèr l’éra dèri al benvenuto. Mé i ho tintè, ci ho detto:
    welcome… bienvenù… vut na cicles?
    Pò an i ho nianc dett marziano parché s’l’é ed Venere l’é cumpagna dir a ón milanéssta s’l’é dl’Inter…
    T’um pér un fat còs, t’ì tott stralanchè. Mo csèt adòs… un marziano dla mutua?
    Di quèl? Oh! di qualo? Noi Vignolesi amichi! Noi italiani nel Mec… ancora per poc!
    T’né di baiuc tè, t’né di baiuc! Acciaio inossidabile!… e nueter què satta…
    Sta zétt ch’al s’é mòs… sta zétt ch’al s’é mòs. Avérra la bacca e l’um dis “Taf red ni ed luc rocs ni nailati”.
    Cósa? “Taf red ni ed luc rocs ni nailati”… aspetta ch’a scriv…”Taf red ni ed luc rocs ni nailati”
    Ai ho capé l’é alarvérsa… scòrr in italiàn, fat dèr int al cul…!

    Da dove vieni, da dove vieni? A ven da luntan, a ven da luntan.
    Ban csa zàirchet qué al mannd, tè che sei tanto progredito?
    Hai un disco volante e il radar in testa e chissà quanti strampalerì.
    Al m’ha arspòst “un dé a girèva an in psèva pió ed stèr là da mé…

    A iò vésst Vgnola, al vòster mannd, am é quèsi pèrs ed turnèr cinén…
    ai ho dusànt ân o fórse anc de pió, ed il progresso l’é carsó con mé…
    Forse non sembra, at pèr una fóla, ma tanti anni fa me ai éra fat cumpagna té,
    po’ dal guèri tremàndi, l’inquinamento, al sit ch’al manchèva: am san trasfurmè.
    La zant l’an mór pió, al mèr l’è sughè, la fruta è sintetica e plastifichè,
    l’aria l’é vairda i àlber in i én pió, la tèra è desérta a pérsita d’oc’.
    Se la memoria funziona ancòura ban té t’i da èser un sendech,
    pòsia stèr qué a respirèr aria bóna, pòsia fer un bagn?

    Sè ma lasa ster al Polivalente che it suporten …

  10. ClarkKent ha detto:

    Signor Corazza, ho molto apprezzati i suoi interventi sulle scuole Barozzi e su via Galilei. Non ho invece ben compreso il post sul “cesso con vista”: pazienza. Ma la ‘denuncia’ sulla gestione del parco della piscina mi ha sorpreso. E lo stupore cresce. ” Aspetto una confutazione punto per punto delle falsità che avrei scritto.” ha dichiarato in una sua replica. Mi pare che le ‘confutazioni’ siano arrivate. Corazza, ora risponda. Ci faccia sapere se lei ha ragione; ci faccia sapere se c’e’ qualcosa che al normale fruitore della piscina sfugge e di cui lei invece e’ al corrente ed ha voluto denunciare. Se lei invece non ha ragione, faccia ammenda: si scusi. Lei ha accusato pubblicamente il gestore di un bene pubblico di non rispettare gli accordi presi con il Comune. Non mi pare cosa da poco. Comprende, vero, che ci sono gli elementi per una querela per diffamazione ? Se lei ha pubblicamente dette cose false, perche’ non scusarsi ? Se non e’ cosi’, replichi ! Se non fara’ ne’ l’una ne’ l’altra cosa, poco male: aggiungeremo un’altra minuscola tessera al grande mosaico della tristezza dell’animo umano.

    • Diana ha detto:

      Chiedo scusa perchè mi inserisco senza voler parlare dell’argomento e forse sono nel posto sbagliato. Ma desidero dire a Roberto Adani:
      -sei trooppo forte!…citi anche Mingardi, però per favore, ti prego aiutaci a fermare gli scempi che si stanno perpetrando
      in Via Libertà e nell’Impresa Mancini!!!!non c’è più tempo!!- E anche a tutti voi che avete scritto le lettere precedenti chiedo aiuto, soprattutto perchè AMO VERAMENTE VIGNOLA E PER I MIEI (e vostri) figli e nipoti
      Grazie

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