Sono state presentate sabato 16 marzo (all’evento “Accade in Rocca”) e subito messe a disposizione dei visitatori. Si tratta di due nuove guide per la Rocca di Vignola: una guida cartacea e un’audio-guida o, più precisamente, un audio-racconto. Una “nuova guida storico artistica” e “un originale audio racconto attraverso il quale la Rocca di Vignola conduce il visitatore a scoprire le sue peculiarità evocando le voci ed i personaggi protagonisti della sua storia” (così nel manifesto sull’evento). Due novità importanti che sviluppano ulteriormente il progetto di innovare i modi di trasmissione della conoscenza storica sulla Rocca medioevale, le sue vicende, i suoi personaggi. In particolare l’audio-racconto. Mio figlio tredicenne che con me l’ha provato ne è uscito entusiasta. Io apprezzo il lavoro svolto, ma colgo anche qualche limite.
[1] Alla reception potete richiedere l’audio-racconto. Con lettore mp3 e cuffie vi viene consegnato anche un bel libro, copertina di legno, da sfogliare lungo il percorso. Indossato il tutto la visita può iniziare. Nel libro trovate anche diverse mappe del percorso con l’esatta indicazione del punto dove dovete posizionarvi mentre ascoltate la voce narrante che vi illustra ciò che i vostri occhi debbono guardare o racconta, teatralizzando, alcuni significativi episodi della vita della Rocca. Sì, perché a parlare è proprio lei, la Rocca di Vignola. Ed a prestarle la voce, così come per gli altri personaggi coinvolti (a partire da Uguccione Contrari, feudatario di Nicolò III d’Este), sono gli attori della Compagnia Koinè di Silvio Panini (vedi) – in passato incaricati dei progetti di narrazione degli eventi della Rocca, con il ciclo di spettacoli “Accadde in Rocca” (vedi) e con la predisposizione dell’allestimento sonoro della mostra “Segni” (vedi). La voce narrante vi accompagna per più di 80 minuti, guidandovi nel percorso di visita dal piano terreno al primo piano, dagli alloggi degli armigeri (secondo piano) ai camminamenti. Guidandovi nel senso letterale del termine: staccate ed inserite il “pilota automatico” – dovete infatti fare esattamente ciò che vi viene indicato. Senza possibilità di scampo. Impossibile altrimenti gestire l’integrazione tra audio, libro e luogo fisico.
[2] L’audio-racconto con teatralizzazione costituisce indubbiamente un’esperienza accattivante. La strada è questa e, giustamente, la Fondazione di Vignola la sta percorrendo, dimostrando ancora una volta capacità d’innovazione. Questo però non vuol dire che questa realizzazione sia stata pienamente azzeccata. Io vedo due aspetti insoddisfacenti. Il primo è la tecnologia. Un semplice lettore mp3 impone una sequenza rigida. Si può solo seguire il percorso o fermarlo temporaneamente (se siete sufficientemente abili). Basta incontrare una comitiva con guida sul vostro percorso e il rischio di “perdere il filo” è concreto. L’abbinamento al libro è un altro elemento di scomodità. Magari un “salto” tecnologico– il passaggio al tablet – consentirà di recuperare maneggevolezza e flessibilità di percorso.

L’interazione tra libro e tv digitale offre divertenti possibilità ludico-conoscitive: la ricostruzione della Rocca in 3D e la sua rotazione (foto del 17 marzo 2013)
Ma non è tutto. Negli attuali 84 minuti di audio-racconto c’è un po’ di tutto. Si salta dalla prima metà del XV secolo (Uguccione Contrari), al periodo di Jacopo Barozzi (metà del XVI secolo), al periodo napoleonico (fine XVIII secolo), al ‘900, in un continuo andirivieni. Un vero tour de force. Che pretende un po’ troppo dalle capacità cognitive del visitatore-ascoltatore. Meglio focalizzarsi su un solo periodo (e quello più ricco, per la storia della Rocca, è quello di Uguccione Contrari, 1420-1430 circa) o, semmai, proporre una pluralità di percorsi storici. Però distinti. Offrendo così un’occasione per una seconda visita (e magari una terza). Insomma, la cosa importante è proseguire su questa via, perfezionando gli “strumenti” per offrire nuove modalità di conoscenza storica. Già oggi sono stati compiuti passi importanti.
PS Qualche ragionamento sulla sfida della trasmissione di cultura a partire da un monumento ricco di storia come la Rocca di Vignola era già stata svolta, su AmareVignola, prendendo spunto dalla presentazione della “sala delle colombe” restaurata (vedi). Ed anche dalla mostra “Segni” (vedi), frutto del censimento dei graffiti lasciati da abitanti e visitatori della Rocca nel corso dei secoli.
Purtroppo è arrivato il momento per affermare che queste iniziative,sono fatte ad uso interno,per guadagnare qualche medaglietta nei confronti degli abitanti del Centro storico,che per altro,per assenza di Turisti,sta andando in malora.
La totale incapacità dei vertici amministrativi e territoriali,a promuovere un gioiello come questa Rocca ( analogamente a quanto avviene per il Castello Estense a Ferrara ,dove il numero dei visitatori è rimasto quello di 10 anni fa ) porta a queste iniziative,in quanto sono le uniche immaginabili nei loro schemi mentali.
Oggi ,è tutto verificabile via WEB.
Se voi digitate Rocca di Vignola,di cui prima dovete conoscere l’esistenza,il primo sito WEB che appare è
http://www.fondazionedivignola.it/rocca/
Un sito vecchio,concettualente obsoleto,con foto piccole e bruttarelle,che sicuramente non invita,non dico un inglese,ma neanche un bolognese a venirlo a visitare.
Però vi campeggia, l’Union Jack. incuriosito sono andato a visitare due voci
1) visite guidate
2) manifestazioni ed esposizioni ;
entrambe non tradotte in inglese
La logica fino ad oggi è stata quella di rinnovare le tappezzerie interne della Auto-Castello,invece di sostituire le GOMME-Promozione ed avere così la possibilità di muovermi ( di avere un ritorno Turistico ).
Però quanti complimenti da parte dei miei concittadini!
Peccato che nessuno nel mondo lo verrà mai a sapere!
Una presentazione della nuova audioguida con presentazione teatralizzata della Rocca di Vignola. “OAC ha collaborato con Koinè – Teatro Sostenibile nella realizzazione grafica dell’audio guida in forma teatralizzata e nella realizzazione del modello 3D della rocca in Realtà Aumentata” (guarda il video):
http://www.officinaattivitaculturali.it/rocca-vignola-3d-ar.html
“Per una lettura non convenzionale del monumento la Fondazione ha commissionato alla Compagnia Koinè – Teatro Sostenibile un audio racconto, in forma teatralizzata, intitolato Accade in Rocca, che si pone come ideale proseguimento alle rappresentazioni di Accadde in Rocca effettuate negli anni passati. Partendo da fatti storici e personaggi realmente vissuti, Rocca di Vignola, trasformata in cicerone, conduce i visitatori muniti di cuffia, iPod ed atlante foto-iconografico, alla scoperta delle peculiarità dell’edificio evocando le voci ed i personaggi protagonisti della sua storia, in un rapsodia di dialoghi, musiche, canti e paesaggi sonori e visualizzazioni della Rocca 3D in Realtà Aumentata.
L’audio racconto sarà a disposizione del pubblico individualmente e gratuitamente.”
In meno di due anni dalla riapertura Rocchetta Mattei, nel comune di Grizzana Morandi BO), supera le centomila presenze di visitatori. Sono numeri che riflettono certamente l’interesse per un “monumento” che a lungo è stato inaccessibile al pubblico. Vedremo se saranno mantenuti negli anni a venire (o magari addirittura incrementati). Va considerato poi che l’apertura in questi due anni è stata solo nel week end. In ogni caso è indubbiamente un successo lusinghiero. E rappresenta un buon benchmark per la Rocca di Vignola, che di visitatori ne ha circa 40mila all’anno (ma è aperta per l’intera settimana). Il fatto è – non va trascurato – che Rocchetta Mattei è un falso storico. Una “rocca” costruita nell’Ottocento secondo l’immagine di una rocca medioevale. Vignola ha invece una Rocca medioevale VERA e pure straordinaria (affrescata internamente e, in passato, anche esternamente). Eppure ha meno visitatori di Rocchetta Mattei. E’ solo il segno che si può – si deve – fare di più in termini di promozione.
Il conte Cesare Mattei nel 1850 acquistò i terreni dove sorgevano le rovine dell’antica rocca di Savignano e il 5 novembre dello stesso anno pose la prima pietra del castello che avrebbe chiamato “Rocchetta”, dove si stabilì definitivamente a partire dal 1859 dirigendone personalmente la costruzione.
http://www.rocchettamattei-riola.it/
Qui la news sui centomila visitatori in due anni:
http://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Engine/RAServePG.php/P/2423510010100/M/250610010100/T/La-Rocchetta-Mattei-supera-le-centomila-presenze-in-meno-di-due-anni-di-apertura-