I dati dell’anagrafe comunale evidenziano per il 2012 un’ulteriore crescita della popolazione residente vignolese (+90 unità), anche se di dimensioni assai più contenute rispetto agli anni precedenti. Cresce ancora il numero dei nati (che nel 2012 sono 282), raggiungendo il valore più alto in assoluto dal 1964. Questi i principali dati demografici dell’anno appena terminato. L’acuirsi della crisi economica (e la contrazione del mercato del lavoro) si riflette sul forte rallentamento della crescita della popolazione residente. Vediamo in dettaglio.

Popolazione residente a Vignola (scala di destra) e saldo generale (scala di sinistra) (anni 1992-2012)
[1] Al 31 dicembre 2012 la popolazione residente è pari a 25.222 unità (era pari a 25.132 residenti al 31 dicembre 2011: vedi). Nel corso dell’anno si è registrata una crescita assai contenuta, pari a 90 abitanti (la crescita del 2011 era stata di 330 abitanti). Tale crescita è generata in parte da un saldo naturale (la differenza tra nati e morti) positivo (+24 unità) ed in misura maggiore (ma assai inferiore rispetto agli anni precedenti) da un saldo migratorio (la differenza tra iscritti e cancellati all’anagrafe) positivo (+66 unità). Anche nel 2012 la crescita della popolazione vignolese è dovuta alla componente straniera. Senza di questa si registrerebbe una diminuzione. La popolazione straniera sale infatti a 4.436 unità, pari al 17,58% della popolazione residente (era pari a 4.242 unità il 31 dicembre 2011, quando corrispondeva al 16,87% della popolazione residente complessiva). Essa registra, dunque, una crescita in valore assoluto di 194 unità (sappiamo che il dato complessivo della popolazione straniera risulterà ridimensionato quando i dati dell’anagrafe saranno allineati con quelli del Censimento della popolazione 2011). In ogni caso le trasformazioni in atto si apprezzano se si guardano alle serie storiche, più che ad una singola annualità. In questi anni la popolazione residente è costantemente cresciuta, anche se la crisi economica in atto ha prodotto un rallentamento (più accentuato nel 2010 e nel 2012).
[2] In effetti, controllando l’andamento della popolazione mese per mese negli ultimi anni (2009-2012) si evidenzia una curva spezzata: una crescita sostenuta nel periodo fino al luglio 2009, quindi una fase di stagnazione (agosto 2009-giugno 2010), infine una ripresa della crescita (dal luglio 2010 a tutto il 2011), anche se meno accentuata rispetto alla prima fase. Segue quindi un’ulteriore fase di stagnazione (novembre 2011-giugno 2012) e ultima fase altalenante. Un incremento della popolazione residente così contenuto come quello del 2012 (+90 unità) non si registrava dal 1998 (+87 unità), segno che il mercato del lavoro (caratterizzato in questo periodo dalla mancata creazione di posti di lavoro) non è più in grado di esercitare la tradizionale capacità attrattiva.
[3] Il numero totale dei nati nel 2012 è pari a 282 bambini (più del 2008 e 2009, quando furono rispettivamente 279 e 278; nel 2011 i nati furono invece 268). Si tratta comunque di uno dei valori più elevati per Vignola, esattamente il terzo assoluto (dopo i 296 del 1964 ed i 286 del 1963 – ma allora il tasso di natalità era assai più elevato, visto che la popolazione vignolese era di circa 17mila abitanti).
L’incidenza degli stranieri sui nuovi nati? Peccato che tu non li raccolga anche per l’Unione!