Terzo, e forse ultimo (per il piacere di alcuni), contributo di Alessandro Lolli (sindaco di Bazzano dal 1992 al 2004) sulla fusione dei comuni della valle del Samoggia.

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato, 1898-1902, Museo del Novecento, Milano (foto del 27 dicembre 2010)
Con dichiarazione perentoria, e improbabilmente non condivisa dai vertici istituzionali e politici provinciali e regionali, il 27 Dicembre 2012, anticipando, di fatto, il dibattito sul tema all’ordine del giorno in Consiglio Comunale a Bazzano, convocato sempre nella medesima data, e riducendo così a pura formalità la convocazione dell’organo di primaria rappresentatività della cittadinanza bazzanese, relegando di fatto i consiglieri comunali a semplici alzatori (o non) di mani, si è deciso che la fusione dei Comuni della Valsamoggia andrà avanti, nonostante tutto. Il percorso proseguirà in virtù della “maggioranza” dei voti complessivamente raggiunti in occasione del referendum consultivo. Nulla importa se per l’occasione chi ha condiviso il progetto rappresenta “solo” il 25% degli elettori e se la “maggioranza” dei cittadini di Bazzano e Savigno si è espressa contro la fusione.
Questa, fuori da alcun dubbio, è una decisione presa dall’”alto”. E per “alto” non intendo una posizione presa, a ragion di maggioranza politica e amministrativa, operata dai governanti locali. Questa è una posizione presa da (o dai) pochi (“ intellighenzia” di vecchia memoria o dir si voglia da certa “casta”).
Se non fosse bastata la prima, un’ulteriore dimostrazione di forza muscolare, che passa ancora sopra la testa degli stessi sindaci, di assessori e consiglieri comunali, attori, questi, di un vero e proprio film, nel quale si sono ritrovati “comparse” e, per giunta, inconsapevoli vittime, probabilmente loro malgrado. Ritengo, ribadisco, che sia sbagliato proseguire “tout court” nella fusione dei comuni, scaricando la responsabilità di un fallito dialogo (probabilmente mai cercato), sui promotori del NO. (Ma per la gente, per i cittadini, in questo “bailamme” quale ruolo?).
A proposito dei NO, premettendo una separazione totale dalle posizioni espresse dai promotori appartenenti alle liste di centro-destra, devo dire che non condivido pienamente la posizione presa da Civicamente Bazzano e dalle “liste sorelle” della vallata. Credo che, oltre alla richiesta di rinvio del processo di fusione, andasse proposta concretamente come una “pietra”, la costituzione di un tavolo di discussione (non ovviamente concretizzabile nell’arco dei “due mesi” di proroga richiesta dal Sindaco di Bazzano alla Regione) nella prospettiva di un lavoro fatto insieme.
Oggi, davanti a due posizioni contrapposte, che chiudono entrambe, di fatto, la discussione, il dialogo, ci si aspetterebbe, a mio avviso, una posizione diversa, da entrambe le parti, a partire innanzitutto da chi è più “forte”. Da coloro che, anche in virtù del nome che portano, Partito Democratico, e del ruolo ricoperto a livello di governo locale e, per quello che mi auguro a breve, anche a livello nazionale, detengono il potere e la reale possibilità di costituire un nuovo Comune per la Valle del Samoggia, che nasca a seguito di un percorso che non sia segnato da scontri e risse fra pochi, ma che coinvolga, come già detto e auspicato, i cittadini della vallata. Mi ripeto, un percorso Costituente, che non corra dietro solo alle promesse di finanziamenti straordinari non certi, ma che costituisca innanzitutto il “cuore” e la “testa” di una nuova Comunità.
Bazzano, 28 Dicembre 2012
Alessandro Lolli, già Sindaco di Bazzano (1992-2004).
Grazie Sandro del contributo e delle proposte costruttive che penso interessino tutti quelli che hanno a cuore questi territori.
Un tavolo, una discussione, un riconoscimento reciproco sono le stesse precondizioni necessarie per risolvere i problemi non della fusione ma dell’intero paese. Un tavolo che speriamo si apra a breve con un documento operativo che contenga le proposte minime in termini di progetto, contenuti e programmi. Magari accompagnato da qualche cifra, che non sia il risultato elettorale ma dati di bilancio. Così iniziamo a parlare nel merito e non per slogan. Faccio una proposta operativa: anno nuovo vita nuova. Auguri !!!!!!
p.s. conosci un piano non esclusivamente amministrativo dove cercare una controparte politica ad un percorso dove i numeri siano di supporto ad una prospettiva di lungo periodo e di ampio respiro?
Mi sorprende la scarsa considerazione per i consiglieri comunali che vengono chiamati “alzatori di mano” che tradotto significa senza cervello, robot che ubbidiscono alla (“ intellighenzia” di vecchia memoria o dir si voglia da certa “casta”). Avendo fatto parte di un consiglio comunale per 15 anni la trovo una affermazione diffamante e da un ex sindaco ancora più grave, se questa era la considerazione che aveva per i suoi consiglieri la cosa mi sembra vergognosa. Andando al punto, se l’Assemblea Legislativa Regionale darà il via al Comune di Valsamoggia si aprirà di fatto una fase costituente, che non sarà sine die, ma dovrà concludersi a fine anno per andare alle elezioni nella primavera 2014. Li si vedrà chi ha voglia ma sopratutto idee che guardano al futuro della nostra vallata.
Avendo fatto parte di un Consiglio Comunale per 25 anni (non è questa comunque una gara)perchè prima di essere stato Sindaco ho ricoperto per 13 anni la carica di Consigliere e Assessore Comunale, e con l’augurio, dato il periodo, di pensare che il contributo di Gabriele Natalini, non sia strumentalmente riferito ad una mia supposta, scarsa considerazione” dei Consiglieri Comunali, preciso il mio più profondo apprezzamento nei confronti di coloro che, in maniera del tutto volontaria e a volte anche “a fatica”, perchè non sempre del tutto informata, e tuttavia responsabizzata nel proprio ruolo, si assumono comunque il ruolo di” far parte”. (Devo ammettere, in quanto al ruolo di Sindaco, a volte le riunioni del gruppo di maggioranza diventavano un pò “pesanti”, in ragione di una discussione di per sè già gravata in Giunta Comunale).
Non ho mai chiesto l’approvazione di alcun atto consigliare se non condiviso.
Si diviene solo semplici “alzatori di mano (o non) quando la discussione e le decisioni di un qualsiasi ordine del giorno, e maggior ragione, per quelli di significativa importanza, vengono svolte e realizzate altrove.
E’qui che viene realmente svilita e ridotta a semplice presenza la partecipazione di sindaci, assessori e consiglieri comunali.
Comunque al di là delle incomprensioni che sembrerebbero separarci, auguro a tutti un buon 2013 e un augurio particolare al futuro Comune di Valsamoggia (quando verrà).
Alessandro Lolli, 31 Dicembre 2012.
Chiarito il ruolo importante che svolgono i consiglieri comunali, voglio precisare (per quel che ne so io) il progetto di fusione è stato portato nei consigli comunali dai Sindaci e la relativa delibera di richiesta alla Regione è stata votata dalla maggioranza assoluta dei consiglieri. Il tutto dopo che era stato deliberato precedentemente un incarico alla SPISA per uno studio di fattibilità e votato anche dalle alcune minoranze. Per cui niente è stato deciso “altrove” ma è stata presa la decisione di accelerare un processo di unificazione che veniva da anni lontani. Considerate le leggi nazionali e regionali che imporranno ai comuni sotto i 5000 abitanti di gestire insieme i servizi ai cittadini si è voluto fare un passo in più per tenere unito un territorio e amministrazioni che da tempo lavorano insieme. Poi ci saranno stati errori di strategia, problemi di partecipazione e certamente si poteva fare di meglio ma non sono tali da mettere in discussione il progetto. Al punto in cui siamo e i consigli comunali con odg confermano la scelta, penso che sarebbe il momento, per il bene della comunità, di prenderne atto e cominciare a lavorare alla fase
costituente che si avvierà se la decisione della Assemblea Legislativa Regionale sarà il Comune di Valsamoggia.