Le ragioni della mia candidatura alle primarie per la scelta dei parlamentari, di Roberto Adani

Roberto Adani è uno degli 8 candidati del PD di Modena per le primarie per la scelta dei candidati al parlamento, alle elezioni politiche del febbraio 2013 (vedi). Ricevo e volentieri pubblico questa sua dichiarazione sulle motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi.

Roberto Adani (foto del 4 agosto 2006)

Roberto Adani (foto del 4 agosto 2006)

Mi candido per essere vicino alle persone e alle imprese di questo territorio, per aiutarle a stringersi assieme e a riprendere un progetto di sviluppo comune, per il futuro dei nostri figli. Non è più tempo di competizioni sullo stesso territorio, è tempo di cooperazione e condivisione, di fare assieme. Le difficoltà di questo nuovo mondo vanno affrontate insieme, mettendo in rete le imprese, le scuole, le istituzioni. Voglio mettermi al servizio per facilitare questo processo, dentro alle imprese ad ascoltare i loro problemi, le loro difficoltà, a cercare le strade assieme per uscirne fuori. Nessuno vuole il peso e la responsabilità di sapere che una famiglia è in difficoltà perchè un suo componente ha perso il lavoro. Tutti vorrebbero fare del proprio meglio per salvare ogni posto di lavoro.
Questa carica, convogliata verso un obiettivo comune, può farci ripartire. E’ possibile ridando lavoro dignitoso e speranza. Vorrei dare voce e una mano concreta anche al territorio montano, così connesso nella realtà ai nostri fondovalle. In questi territori si vive bene, si deve poter vivere anche sereni, con la tranquillità di un lavoro vero. Serve fare rete, condividere obiettivi, investire nella stessa direzione. L’Austria, ad esempio, è il primo paese al mondo per turismo. Non abbiamo niente da invidiare alle loro montagne, ma gli austriaci giocano come una squadra, è questo che dobbiamo recuperare. Serve concretezza, impegno per la comunità e non per se stessi. Non sono un politico di professione, ma amo la politica che si misura con i problemi delle persone. Raccogliere oltre 500 firme in due giorni non è stato facile. Ringrazio col cuore gli iscritti al PD. L’altra sera pensavo di non farcela, ma non ho avuto neanche un dubbio, ho sospeso per alcune ore la raccolta, per andare a convincere una multinazionale a realizzare un nuovo stabilimento all’uscita di Modena-sud, 250 posti di lavoro della meccanica avanzata. Spero di averli convinti. Vorrei fare politica in questo modo, pensare prima agli altri, è questo che ti dà soddisfazioni che possono durare una vita intera. Vorrei farlo con grande onestà recuperando l’orgoglio di vivere in un paese che pone la legalità al di sopra di ogni altro interesse particolare.

Vorrei potessimo consolare i nostri figli dicendo loro,
tutto andrà a posto
non è la fine del mondo,
faremo del nostro meglio.
Di fronte ai nostri figli
siamo ciò che facciamo
non ciò che diciamo.

Ho 47 anni, sono nato a Modena, sono sposato e ho tre bambini, sono laureato in ingegneria informatica-gestionale con il massimo dei voti.
Ho iniziato la mia attività lavorativa come imprenditore di una grande società di ingegneria, poi 10 anni da sindaco di Vignola, oggi sono un manager di reti di imprese europee della meccanica. Voglio dire ai miei figli, quando tra 15 anni avrò finito di pagare il mutuo, ho cercato di fare tutto il possibile.

Roberto Adani

www.robertoadani.com

Qui le informazioni sulle primarie PD del 30 dicembre (vedi).

Gigi Albertini, vera istituzione vignolese, e Roberto Adani, in piazza a Vignola (foto del 29 dicembre 2012)

Gigi Albertini, vera istituzione vignolese, e Roberto Adani, in piazza a Vignola (foto del 29 dicembre 2012)

Pubblicità

25 Responses to Le ragioni della mia candidatura alle primarie per la scelta dei parlamentari, di Roberto Adani

  1. Luciano Credi ha detto:

    Parlando con la gente,

    ho avuto la sensazione che Vignola guardi con interesse l’opportunità di vedersi un suo concittadino in parlamento, ma nessuno é disposto a priori senza certe garanzie, ad appoggiare il dott. Adani.

    Quali sono le garanzie richieste dal territorio per un voto di Massa verso Adani?

    Avere un programma politico-culturale e socio-economico, che sia uno schiacciasassi contro la CRISI economica.

    Il sig. Adani ha una settimana di tempo per comunicarlo, casomai attraverso il “bouche à l’oreille” (tam-tam).

    • Roberto Adani ha detto:

      Hai ragione Luciano, nessuno dovrebbe votare il suo candidato a scatola chiusa. C’è certamente di positivo che il territorio dell’Unione può votare una persona che conosce e che qui vive la sua normale vita di cittadino, certo, non basta. A me piace una cosa della Francia, paese un cui tu fai il ricercatore: per fare il deputato devi prima aver fatto il sindaco ed esserti misurato con i problemi dei cittadini guardandoli in faccia e incontrandoli nelle strade della tua città. Solo dopo questo giudizio puoi candidarti, consapevole di cosa vuol dire governare una comunità. Anche questo per me è un valore aggiunto. Condizioni necessarie, ci aggiungerei onestà e competenza, ma non bastano, bisogna dire ai propri elettori che cosa si vuol fare e poi bisogna farlo. La corsa per raccogliere le firme per presentarsi è stata contro il tempo, i giorni per la campagna elettorale da incubo: 3 giorni effettivi. Io mi lancio in questa avventura da solo, con qualche generoso e disinteressato amico, ma senza struttura di partito, sono solo le mie energie e le mie idee. Non è stata un’azione premeditata, ma una scelta di getto, un opportunità strettissima, ma pur sempre un opportunità di dimostrare che è possibile, che valgono molto più le persone, le relazioni, l’attività paziente di ascolto per capire, il lavoro, l’impegno, lo studio, più che gli apparati di partito. Fino all’ultimo voglio pensare che possa essere possibile, non voglio arrendermi. Ho bisogno dell’aiuto delle persone, non ho altro. Ho fatto un sito questa notte, http://www.robertoadani.com, ho scritto un po’ di cose, ma neanche arrivando a domenica prossima riuscirò a dire tutto quanto sarebbe necessario sapere per votare un candidato. Ma proverò comunque a rispondere. Grazie Luciano.

  2. bazzani ermanno ha detto:

    Forza Adani !!!
    Sono contento della tua “discesa in campo”.
    Ho imparato ad apprezzarti come sindaco, anche se non ho mai votato pd e non ti ho votato nella tua prima legislatura.
    Ero molto scettico, ma poi mi hai convinto con i fatti.
    Nel tuo mandato decennale , secondo il mio parere, hai fatto tanto anche se con qualche ombra (poche)
    Ma penso che nessuno possa pensare di essere perfetto e far bene per tutti.
    Ma soprattutto ho apprezzato la tua battaglia contro la criminalità e la corruzione locale.
    Battaglia che a mio parere molti hanno sottovalutato e molti ancora lo sottovalutano. E fatta non solo a parole, ma esponendoti di persona prendendo provvedimenti e facendo scelte difficili.
    Ho apprezzato come hai risposto ai tanti che non ti hanno lesinato critiche (a volte superficiali)
    Hai sempre risposto con fatti e dimostrato quando è più facile criticare che fare.
    Penso che il pd abbia bisogno di persone come te, oneste e competenti che possono portare valore aggiunto a un partito ancora ingessato su vecchie figure.
    Partito che dopo decenni di assenza mi accingo a rivotare, considerandolo al momento il minore dei mali, ma sperando che in
    futuro mi possa convincere di aver fatto la scelta giusta, come hai fatto tu da sindaco.
    Ti faccio i miei migliori auguri

    • Roberto Adani ha detto:

      Gentilissimo Ermanno, le tue considerazioni mi fanno un piacere immenso, sono parole che fanno tornare l’entusiasmo del fare politica con il solo scopo di conquistare la stima delle persone con cui condividiamo l’aiuola della nostra vita, della comunità in cui viviamo. Mi ricordano la prima volta che lessi le parole di un politico, Enrico Berlinguer, che mi inocularono il germe della passione per la politica, erano di un uomo immagino molto lontano dalle tue idee e convinzioni, ma mi sembra non così distante dai tuoi e dai miei valori, le distinzioni di un tempo hanno perso di significato, oggi abbiamo bisogno di riscoprire che le persone oneste hanno molti più valori in comune di quelli che pensiamo, ti ringrazio con tutto il cuore per avermi indotto a ritirarla fuori;
      “Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.”
      Mi sembra ancora attuale, mi commuove come allora, mi ricorda cosa dovrebbe essere la politica.
      Mi piace perché non inizia con io ma con noi
      Caro Ermanno spero possa riferirsi a una comune speranza che cominciamo a ritrovare…speriamo. Un caro e sentito augurio di Buon natale grazie
      P.s. Se me lo permetti riporterei questo tuo intervento, anche in forma anonima, sul mio sito improvvisato http://www.robertoadani.com

      • bazzani ermanno ha detto:

        Certo, l’intervento è pubblico e lo puoi tranquillamente riportare, anche in forma non anonima.
        Buone feste anche a te e famiglia.

  3. Luciano Credi ha detto:

    Buon lavoro Roberto!!!

    • Roberto Adani ha detto:

      Grazie di cuore!

      • Roberto Pallaoro ha detto:

        Mia moglie ed io ti appoggeremo e batteremo i tamburi che potremo battere. Ti abbiamo apprezzato e la nostra scelta è conseguente. Ciao, buona campagna e soprattutto buone feste.

      • Roberto Adani ha detto:

        Grazie Roberto è un piacere incontrarti su questo blog, tu e tua moglie siete persone talmente oneste e preparate che sono io ad apprezzare voi e a ringraziare di cuore.
        A questo punto vi prego di diffondere il verbo…Scrivere ADANI
        Grazie ancora a te e a Maria Elena e auguri a tutta la famiglia

  4. Marcello Mattioli ha detto:

    A TICKET TO RIDE
    Così, senza pretese di fare nulla di particolarmente geniale, pensavo che alle primarie post-natalizie del PD, sarebbe opportuno sfruttare al meglio la possibilità di scelta, indicando un uomo e una donna.
    Pensavo che se qualcuno ha in mente un uomo / una donna sarebbe utile affiancare il nome di una donna / un uomo. Pensavo che questa coppia potrebbe anche essere composta da due che non si conoscono, che hanno poco in comune, salvo il fatto di essere stati scelti fra gli altri. Zabaione e gianduia non si assomigliano molto, ma provate a selezionarli nella stessa coppetta, poi parliamo del risultato.
    Pensavo – e qui c’è un po’ di tatticismo – che se nasce un siffatto ticket va a beneficio di entrambi, e naturalmente mi dispiace per gli altri but that’s competition. Perché chi conosce la donna, se accetta il gioco, vota anche per l’uomo, e viceversa.
    Pensavo anche – e qui c’è un po’ di utopia – che un ticket può essere suggerito anche dal basso, ad esempio da un semplice fan.
    Alla fine ho smesso di pensare, e il risultato è che penso di votare una donna e un uomo, una umanista e un ingegnere, una parlamentare uscente e un debuttante ma con 10 anni passati da sindaco, una carpigiana e un vignolese. Una esperta di scuola e cultura, molto attiva in parlamento nei precedenti 5 anni, e uno specialista di reti di imprese, molto attivo sul territorio per combattere la crisi negli ultimi anni dopo la fine del secondo mandato.
    In definitiva suggerisco umilmente chi può farlo e si può permettere di accettare consigli di votare Manuela Ghizzoni e Roberto Adani, due che vengono da mondi un po’ diversi ed è bello proprio per questo.

    • Roberto Adani ha detto:

      Grazie Marcello, non solo per le tue parole di apprezzamento, ma l’accoppiamento con una persona seria e preparata come Manuela Ghizzoni mi fa particolarmente piacere, anche perché Manuela si è costruita la sua professionalità di parlamentare tutta da sola, studiando e impegnandosi per il territorio. Detto questo le tattiche interne al partito accoppiano ad arte donne e uomini al solo fine di avere reciprochi benefici personali, in tali tattiche il sottoscritto non è contemplato. Tu però sei la dimostrazione, in carne ed ossa, che le tattiche di partito non convincono più. Ne approfitto quindi per fare un appello alla libertà di pensiero, non dovrebbero esistere candidati di partito ma candidati che iscritti e popolo delle primarie possono liberamente scegliere. L’invito è a uscire dagli schemi e dai buoni consigli dei segretari di partito per farsi una propria idea e sulla base di questa votare, come hai fatto tu e di questo ti ringrazio veramente

  5. Luciano Credi ha detto:

    Ciao Roberto,

    tu hai detto che faccio attività di ricerca per esempio nell’ambito di qualche dottorato in Francia… cosa abbastanza verosimile…

    come appoggiarti?

    ti ho visto abbastanza preoccupato e capace di sottolineare la potenza della MAFIA…

    io della mafia me ne frego… Non ho detto di Messina Denaro… ho detto della mafia della zona me ne frego… sono dei ciocca piatti…

    credo il contrario?

    vuoi che faccia un giro ad Angouleme a trovare qualche killer che per esempio potrebbe minacciare i miei famigliari?

    Nessun problema.

    Ma io conosco bene anche a livello universitario la Russia, la Romania, il Marocco, il Canada, la Spagna, la Svizzera, il Belgio…

    no problems…

    Mio zio un uomo del servizio d’ordine per l’onorevole Armando Ricci, mio povero papà anche… prima dell’elezioni avevano un’apparato militare da fare paura ai carabinieri… altra epoca…

    benché la mia famiglia fosse d’origini borghesi… mia nonna maestra già nel 1917 una Bertoni anche lei di Pavullo… mio nonno sottoufficiale con licenza elementare prima del 1914…

    nessun problema…

    Più cattiveria con i mafiosi, io non ho paura di regolare conti personali ma ora occupati d’economia, voglio Neomi Michelin dato che con lei ho vissuto 3 anni a Clermont Ferrand, città di Michelin… se non mi va troppo vogglio essere un corteggiatore della Daria, o al limite di Samantha (ora grande operatrice culturale svizzera), delegittimata dal quel bruttissimo libro terronico SENZA PARABREZZA, che in un qualche modo hanno delegittimato il tuo ottimo operato… è il minimo per essere stato l’ispiratore culturale di una nipote di un grandissimo vice sindaco della nostra unione…
    La cassetta di frutta marcia la lasciamo ai mafiosi calabresi quantomeno, per favore.

    Dai invitiamo anche qualche medico greco alla festa, dato che non sono corretti, da qualche collega ricercatore greco gli faccio scrivere una lettere da ALBA DORATA.

    Tutto quasi vero per credere, ma Roberto come si diceva a Vignola quando ero giovane, MAI PORA, per vincere su le palle che puoi farcela.

  6. daniela gozzoli ha detto:

    Ciao Roberto,
    sono contenta di poterti aiutare e spero che Vignola riconosca l’opportunità di mandare un concittadino onesto e impegnato in parlamento. Percio’ spero che domenica il nostro paese si faccia sentire. In bocca al lupo e MAI PORA.

  7. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Un grave fatto è successo nei giorni scorsi. Un pregiudicato ha minacciato Roberto Adani che, anche su AmareVignola, aveva annunciato la sua candidatura alle primarie del PD per il parlamento:
    http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/12/27/822340-Roberto-Adani-sindaco-vignola-candidato-primarie-pd.shtml

    QUI IL TESTO DELL’ARTICOLO DA “IL RESTO DEL CARLINO” – MODENA, 27 DICEMBRE 2012:
    “Ha minacciato di massacrarmi di botte”, ex sindaco di Vignola denuncia un pregiudicato

    Roberto Adani, candidato alle primarie per la scelta dei parlamentari del Pd, già nel 2006 aveva ricevuto una lettera con proiettile. Nei scorsi giorni un uomo è entrato in un bar offendendo anche la moglie

    Modena, 27 dicembre 2012 – L’ex sindaco di Vignola Roberto Adani, ora candidato alle primarie per la scelta dei parlamentari del Pd, ha sporto denuncia ai carabinieri dopo aver appreso di essere stato minacciato da un pregiudicato. In una nota, Adani – cui nel settembre del 2006 era già stata consegnata una lettera con un proiettile – spiega che che l’uomo nei giorni scorsi sarebbe entrato in stato alterato in un bar “offendendo pesantemente me e mia moglie, dicendo che dopo averlo rovinato da sindaco con la mia attività di denuncia delle infiltrazioni di carattere mafioso, ora avevo addirittura il coraggio di candidarmi al parlamento.

    Ha continuato affermando che stavolta però non avrebbe proceduto ingaggiando tre balordi per massacrarmi di botte, ci teneva a procedere personalmente, massacrarmi di botte era un piacere a cui non voleva rinunciare, tanto avrebbe successivamente sostenuto la tesi dell’incidente, di avermi investito con l’auto. Devo dire – prosegue Adani – che mi aspettavo di ricevere qualche tipo di minaccia, visto che è successo tutte le volte che ho anche solo scritto qualcosa sui giornali o su un semplice blog. Mi aspettavo il solito velato avvertimento”.

    Il candidato del Pd ringrazia infine i carabinieri per aver già proceduto ad accertare i fatti. “L’unica strada – conclude – rimane quella di essere in tanti a dare un forte segnale che questo tipo di episodi, il nostro territorio non li tollera”. Il coordinatore provinciale del Pd Paolo Negro esprime solidarietà ad Adani. “Ormai le nostre terre non possono – dichiara in una nota – più illudersi di essere immuni da infiltrazioni della criminalità organizzata: è stato proprio il nostro passato benessere ad attrarre i ‘colletti bianchi’ delle mafie, poi li hanno seguiti anche i manovali. La lotta contro ogni tipo di organizzazione di stampo mafioso è un impegno da tempo preso da tutto il Partito democratico, sia a livello nazionale che a livello locale. E questo impegno sarà prioritario, nella “regola d’ingaggio”, anche per chi rappresenterà Modena nel prossimo Parlamento. Le mafie si combattono con l’impegno di tutti: il Partito democratico non si tirerà indietro”.

  8. Ivano ha detto:

    Ieri mi hanno portato un bel volantino con scritto vota Roberto Adani, onesto e di Vignola, bene, iniziamo con qualche domanda:

    Da quando l’onesta e’ un valore eminentemente politico? Da quando ci siamo accorti di essere un paese di ladri?

    Fai appello alla libertà di pensiero e sostieni neanche troppo velatamente di essere staccato dagli apparati di partito, lo eri anche quando fosti eletto sindaco di vignola? Perché la stragrande maggioranza del partito in zona ti sostiene? È una domanda nulla più.

    Cosa pensi delle carriere politiche costruite nel partito da persone che non hanno nessuna professionalità fuori da quel contesto (il PD ammetterai ne è pieno, ma anche tante istituzioni vicine al partito)?

    Cosa ti impegni a fare se dovessi essere eletto?

    Dicci qualcosa su:

    Sostegno pubblico alle imprese, si, no, come? Credito d’imposta?

    Formazione, scuola, e giusto finanziare anche quella privata? In che modo?

    Il tuo approccio all’economia a quale modello si ispira?

    Cosa pensi del piano Bersani di introdurre patrimoniale e soldi elettronici a partire da 300 euro? Come pensi di abbassare il total tax rate italiano (se pensi di abbassarlo)?

    Più in generale tu che idea hai della struttura sociale di questo paese? Condividi l’idea che ne ha Susanna Camusso dove una parte debole (i lavoratori dipendenti) si oppone ad una parte forte rappresentata genericamente dall’impresa?

    Sei a favore o contro una maggiore flessibilità in uscita ed entrata nel mercato del lavoro?

    Condividi qualcosa delle proposte Liberal di Oscar Giannino?

    Fammi sapere, perché sinceramente se devo votarti perché onesto e di Vignola..

    Un caro saluto,
    Ivano gorzanelli

  9. Roberto Adani ha detto:

    Caro Ivano che piacere questo tuo commento, ti rispondo notte tempo, lo faccio molto volentieri ma me lo posso permettere con calma solo a tarda sera. Ciao

  10. Roberto Adani ha detto:

    Caro Ivano,
    io penso che nel nostro paese l’onestà sia uno dei valori politici fondamentali almeno da quando io ho cominciato a interessarmene, in ragione della battaglia che Enrico Berlinguer fece sulla questione morale, quando diceva in un’intervista a Scalfari:
    “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.
    Da allora ho sempre fatto parte del partito, ho sempre pensato che un onesto e disinteressato impegno politico potesse degnamente appartenere alla mia vita.
    Anche quando fui eletto sindaco di Vignola non appartenevo certo all’apparato, allora mi ero trasferito a Parma, ero il fondatore e il presidente di una società di ingegneria che si occupava di pianificazione ambientale.
    Oggi, non mi risulta che nessun apparato dei partiti e nessun sindaco della zona mi sostenga, almeno apertamente, se mi ritrovo a fare questa campagna elettorale, con pochi amici, mentre ho trovato un grande sostegno e un grande entusiasmo in tanti iscritti che sono venuti a firmare la mia candidatura, ed è il motivo per cui sono qui, Il PD è prima di tutto un progetto politico dei suoi iscritti e dei suoi elettori che si potrebbe avviare ad essere quello che doveva essere fin dall’origine solo oggi con le primarie, anche se con regole ancora incerte e una certa paura nell’apparato di perdere il controllo a seguito di una partecipazione massiccia a primarie che fossero veramente aperte.
    Merito, professionalità e responsabilità, diciamolo, non sono caratteristiche che in questo paese vanno per la maggiore. I partiti non di rado rischiano di diventare l’opposto, luoghi in cui persone incapaci di tornare liberamente alla propria professione diventano prigionieri delle logiche a cui Berlinguer faceva riferimento e che ancora oggi sono attuali. Forse oggi, ancora più che con tangentopoli, potrebbero esserci le condizioni per provare a dare quell’ultima spinta che faccia crollare questo sistema, senza travolgere le tante persone perbene che dovrebbero riavvicinarsi alla politica per il bene del nostro paese.
    Qualche risposta alle tue domande, piuttosto profonde e complesse da condensare in poche parole.
    Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, io darei in questo momento assoluta priorità a quelle che creano posti di lavoro stabile, le misurerei proprio sul numero e la qualità di questi posti di lavoro che sono in grado di creare. Sosterrei le migliori, quelle capaci di aggregare attorno a se altre imprese e di far crescere in tal modo la dimensione delle nostre imprese consentendogli di stare sui mercati internazionali con la dimensione e la struttura adeguata. Favorirei fiscalmente le reti d’impresa e ad esempio ridurrei le tasse sugli utili reinvestiti nello sviluppo del nostro sistema produttivo.
    La scuola poi è l’elemento dello stato sociale fondamentale, l’unico che ci consente di restituire un pezzo di futuro che abbiamo tolto ai nostri ragazzi, l’unico strumento che gli possiamo dare per cavarsela in questo intricato mondo e nel nostro malandato paese. Quindi priorità assoluta alla scuola pubblica, una scuola però che deve essere autonoma e misurarsi con la qualità dei propri risultati e del proprio personale docente. Quindi una scuola che deve essere misurata e posta a confronto, all’interno di un sistema pubblico, anche con elementi di scuola privata dimostrando come succede in molti casi di essere migliore. In Inghilterra la scuola pubblica riceve finanziamenti, ma c’è comunque un gettone a disposizione degli studenti che se lo giocano mettendo a confronto le scuole tra loro, pubbliche e private, scegliendo la migliore. Non sarebbe facile introdurre questo sistema in Italia, ma qualche accenno farebbe bene.
    Ritengo che in questo momento storico si debba investire su un economia che favorisca la condivisione e la collaborazione tra imprese e istituzioni locali piuttosto che la competizione al loro interno. Ritengo che in questo tipo di economia il pubblico abbia un ruolo di regolazione, di stimolo e di supporto molto importante, come ritengo dall’altra parte che le imprese debbano mettersi in rete tra loro e con le istituzioni in particolare le scuole. Mi sembra venuto anche il momento di incentivare quelle imprese che hanno un’anima sociale e si preoccupano della qualità del lavoro e del benessere dei propri dipendenti, loro risorsa principale, a 360 gradi e di concerto con i sistemi pubblici. Quindi un economia collaborativa in tutti i sensi, in cui il pubblico agisce con servizi e investimenti efficienti indirizzando il mercato nella direzione della collaborazione piuttosto che della competizione territoriale
    Per abbassare il livello di imposizione fiscale bisogna che questo paese torni a crescere, certo potrei dire della lotta all’evasione, ma almeno a parole questo non è un elemento distintivo. Introdurrei delle tasse ambientali e sociali e abbasserei le altre, banalizzo, tasse più alte ai meno virtuosi sul piano ambientale, sia singoli che imprese, e tasse più alte a chi non ha comportamenti sociali e non contribuisce allo sviluppo della dimensione comunitaria del territorio in cui vive e lavora. L’IMU, una tassa assolutamente impopolare, la darei ai comuni, ma non la toglierei, il problema è che è stata aggiuntiva e non sostitutiva di altre tasse, ma è una tassa giusta che esiste in tutti i paesi sviluppati, che pagano tutti (già questa mi sembrerebbe una bella eccezione) e che pur molto antipatica, se destinata ai comuni è correlata ad una serie di servizi veri che i cittadini possono toccare con mano. Se sono proprietario di una casa e vivo in una città in cui tutti i servizi funzionano, ci sono scuole, ospedali, servizi di trasporto, manutenzioni e pulizia efficienti la mia casa aumenta significativamente di valore e quindi è giusto che io concorra al mantenimento di questi servizi.
    Per i soldi elettronici ricordo che con la carta di credito in Inghilterra ci compravo le caramelle e ti guardavano scocciati se gli davi le monetine, se questi fossero i problemi…
    Il nostro paese ha poi un serio problema di redistribuzione della ricchezza, gente sempre più ricca che si contrappone a gente sempre più povera, la classe media in mezzo sparisce. In tutto il mondo sviluppato ci sono tasse che cercano di riequilibrare questa distorsione dell’economia di mercato. Certo che senza una lotta durissima all’evasione, ai paradisi fiscali, al riciclo dei capitali sporchi, al controllo dei flussi finanziari, alle residenze di comodo, diventa difficile introdurre dei provvedimenti seri, quindi le due cose, patrimoniale e diventare un paese in cui la legalità è sovrana e i furbi non trovano ospitalità, vanno di pari passo.
    Penso che la struttura sociale del paese sia infinitamente più complessa di questa che penso sia una schematizzazione della Camusso. Intanto non penso che impresa e lavoratori debbano essere necessariamente in contrapposizione obbligata. Il caso della Germania dimostra che un sistema imprenditoriale e sindacale più maturo e collaborativo fa molto bene allo sviluppo e alla credibilità di un paese. Dopodichè ci sono tanti parti forti che non sono imprese produttive, come buona parte della finanza e delle attività speculative, e ci sono tantissimi deboli che non sono lavoratori dipendenti. Metterei tra i più deboli le generazioni future che non se le fila nessuno e che in questo gioco al massacro sono quelle che ci rimettono di più. Poi c’è l’esercito dei precari e delle partite IVA, dei variegato mondo dei lavoratori autonomi, dei piccoli commercianti alla canna del gas. Tutta gente con poco reddito e nessun futuro, nessuna pensione, nessuna casa, nessuna tutela in caso di malattia, infortunio, gravidanza. Per me questi sono i più disperati, non si fanno sentire perchè nessuno li rappresenta, ma ci sono. Che dire poi delle famiglie, non dico quelle in cui un genitore si trova solo con dei figli, che siamo al dramma sociale e psicologico. L’Italia è il paese più antifamiglia d’Europa, in Italia le famiglie povere con due e tre figli o oltre sono dieci volte quelle presenti nei paesi del nord Europa e quindi sarà ora di introdurre un sistema fiscale che tenga conto che far arrivare un figlio alla maggiore età costa più di un appartamento. Come pagheremo le pensioni di una popolazione anziana che si avvia ad essere il 50% della popolazione senza giovani? I ventenni ogni anno sono 600.000 contro il milione di solo 20 anni fa. Su 100 giovani solo 28 hanno un lavoro stabile. La grave ingiustizia a carico degli anziani esodati ha sollevato molte più proteste e interventi della grave ingiustizia a carico dei giovani precari.Cosa succederà quando la precarietà “tracimerà in tutte le classi?”. E come pensiamo di mantenere gli anziani del futuro, i giovani attuali che hanno lavori da fame, versano contributi da fame e percepiranno pensioni da fame?
    Questo mi sembra un problema urgente. Che dire poi della competitività, noi avremo nel 2020 l’1% dei laureati nel mondo, la Cina il 30%, Europa e Stati Uniti assieme il 25%.
    Di fronte a questi numeri, certo la flessibilità è un tema, ma ancora prima c’è un tema di sviluppo, le imprese che io conosco non hanno certo il problema di licenziare, se lavorano hanno il problema di tenersi stretti i loro lavoratori, se non sono competitivi, chiudono anche se non vogliono. Se siamo nel caso di un imprenditore senza scrupoli, per licenziare qualcuno basta spostare la sede dell’azienda a diversi chilometri. Quindi non mi dite che il problema principale e più urgente di questo paese è la riforma dell’articolo 18. Il problema è dare un lavoro stabile ai giovani supportato da imprese competitive. Rimane il fatto che bisogna prendere atto che la sola difesa dell’esistente ci consegna una situazione di disoccupazione e di recessione a cui bisognerà reagire con riforme, anche buone e coraggiose riforme che sperimentino nuove vie.
    Su Oscar Giannino in estrema sintesi
    Tagliare e rendere più efficiente la spesa pubblica, sarebbe già tanto anche renderla efficiente, ridurre le tasse su chi produce, io direi anche su chi investe e crea posti di lavoro, abbattere il debito anche attraverso la vendita di proprietà pubbliche, parlerei di valorizzazione del patrimonio pubblico inutilizzato, premiare il merito tra i dipendenti pubblici, assolutamente d’accordo, promuovere liberalizzazioni e concorrenza anche nei servizi e nel sistema formativo, sì ma in un sistema pubblico, eliminare i conflitti di interesse, doveva già essere stato fatto, dare prospettive e fiducia agli esclusi attraverso un mercato del lavoro più flessibile ed equo, direi stabile e di qualità, poi la flessibilità dipende come è declinata e con quali tutele.
    In conclusione se devo dire tre cose su cui lavorare direi:
    L’Italia è il paese più anti-famiglia d’Europa, bisogna adottare i provvedimenti di sostegno e le agevolazioni fiscali alla famiglia che ci rendano europei, la Francia in questo senso può essere uno degli esempi.
    Creare posti di lavoro. Oggi a mettere a rischio i posti di lavoro è principalmente la crisi e l’impossibilità, vista la piccola dimensione delle imprese, di stare sui mercati internazionali. Bisogna rafforzare la legislazione e le agevolazioni per le imprese che si uniscono, si mettono in rete, raggiungono le dimensioni per essere competitive e creano posti di lavoro stabili e di qualità.
    Affrontare seriamente a livello legislativo la questione della corruzione e il rispetto della legalità. Dobbiamo diventare un paese normale che persegue i corrotti e l’illegalità in tutti gli ambiti. Parlo con molti investitori stranieri, nessuno ha il coraggio di venire in Italia perchè nel nostro paese non sei mai sicuro di essere nel giusto, di portare a termine il tuo investimento, non hai mai la certezza di non dover pagare tangenti per avere ciò di cui avresti diritto. Si deve far funzionare la giustizia, con le necessarie riforme e risorse.
    Dopodichè caro Ivano, sembra il programma del candidato premier, e vorrei rassicurare tutti che non sono all’altezza e non è tra le mie ambizioni. Sono le mie idee confezionate a tarda, molto tarda, sera. Le domande però sono tante e impegnative. E’ un piacere però sentirti di nuovo e risponderti. Sarebbe ancora più piacevole una chiacchierata, ma per questo appuntamento delle primarie non c’è più tempo. Ciao un caro saluto.

  11. ISABELLA MAZZEI ha detto:

    CIAO ROBERTO,COME SAI IO E LA MIA FAMIGLIA CI SIAMO ISCRITTI AL PD PUR DI VOTARE UNA PERSONA ONESTA E PREPARATA COME TU SEI…SONO 2 GIORNI CHE DISTRIBUISCO VOLANTINI E CERCO DI CONVINCERE GLI INDECISI MA SONO MOLTO AMAREGGIATA NEL VEDERE CHE CI SONO RESISTENZE PROPRIO DA PARTE DI DIRIGENTI LOCALI DEL TUO PARTITO…ANCORA UNA VOLTA VOGLIONO LASCIARTI SOLO MA IO SPERO CHE QUESTA VOLTA SIANO I CITTADINI A DECIDERE …CON TUTTA LA STIMA E L’AFFETTO TI FACCIO GLI AUGURI PER TUTTO.ISABELLA MAZZEI

  12. Roberto Adani ha detto:

    Vorrei chiarire una questione prima che generi fraintendimenti, può essere che nella fretta della notte non sia stato chiaro, la frase riportata da Ivano della Canusso, penso sia una schematizzazione e la sintesi di un ragionamento più ampio, tutto qua. Per il resto non dirò mai che la responsabilità stia solo da una parte, quella del sindacato, non lo penso, anzi storicamente ce ne sono di più forse dall’altra, si tratta comunque di una responsabiloità collettiva, anche e ancor di più della politica, facciamo fatica a ragionare come paese, a mettere al primo posto l’interesse generale, prima delle posizioni di ogni parte, seppur legittime. Che l’Italia abbia questo problema, per cui il paese è di tutti e di nessuno penso sia abbastanza vero.

  13. Ivano ha detto:

    Grazie Roberto, grazie per le risposte e per la tarda ora.. Sono contento che tu non ti sia sottratto alle domande anche se da presidenza del consiglio. Certamente mi sono adoperato per provocarti e cercare di capire cosa pensavi su determinati temi, stigmatizzando e forzando contraddizioni e valutazioni. Mi fa piacere sottolineare che in alcuni passi dalle tue risposte emerge il vissuto esperenziale, ovvero la relazione tra proposta politica e riflessione lavorativa, ormai una rarità nel Pd. Le domande su Camusso e Giannino avevano proprio il fine di stimolare la tua riflessione sulla difficoltà burocratica, fiscale, legislativa che chiunque investe in Italia trova, che sia un grande brand internazionale o un piccolo commerciante come me. In sintesi io credo che sia ora di dire chiaramente che tra un autonomo e un artigiano e un lavoratore dipendente spesso non passa davvero nulla e le difficoltà si assomigliano. Una seria riduzione della spesa pubblica, in ordine agli sprechi e al disimpegno di una Stato spesso invadente e burocratico, ma assente dove serve, non è solo una priorità liberal, ma un punto chiave, a mio giudizio, in ordine alla storia stessa di questo paese, alla sua evoluzione non governata e spesso cialtrona.
    Quindi che dire, tanti auguri e in bocca al lupo.
    Ivano

  14. Roberto Adani ha detto:

    Pillole di trasparenza.
    Giunti ormai alla fine di questa veloce campagna elettorale vorrei abbozzare il mio rendiconto delle spese elettorali.
    Ci tengo a precisare che, a parte l’uso della semplice sede del circolo di Vignola per alcune giornate, tutti gli altri mezzi tecnici, i materiali di consumo, i telefoni e le automobili utilizzati non erano di proprietà del partito:
    Abbiamo utilizzato solamente i cellulari personali;
    Ho utilizzato il mio computer personale;
    Ho acquistato una stampante ad hoc per un costo di 39,99 euro che ho poi regalato al partito.
    Ho utilizzato due set di cartucce per stampante per un costo cadauna di Euro 29.
    Ho acquistato numero tre risme di carta per un costo complessivo di 15 euro.
    Ho realizzato i miei volantini prevalentemente con fotocopie per un costo complessivo di 95 euro.
    Ho utilizzato il mio telefono personale senza costi aggiuntivi avendo una tariffa flat.
    Ho utilizzato la mia auto per un costo del solo gasolio di circa 50 euro.
    In conclusione il costo complessivo della mia mini-campagna è stato di 257,99 euro.
    Non ho ricevuto nessun finanziamento da nessun soggetto e ho utilizzato solo risorse personali, non ho invece impattato in nessun modo sui costi del partito visto che la sede viene comunque normalmente riscaldata.
    Ho sviluppato la mia campagna con l’aiuto di di 6 persone nessuna delle quali era funzionario di partito. Grazie

  15. Roberto Adani ha detto:

    Grazie veramente a tutti, poi alla fine rimane la stima e l’affetto delle persone che nei modi più diversi ti vogliono bene, sembrano parole desuete, ma rimangono le più vere. Siccome queste sono state numerose e frequenti in questi giorni, anche quelle di chi non ha potuto o non ha voluto votarmi alle primarie, sono sereno e contento di essermi buttato in questa avventura a capofitto.
    Il risultato di quasi 2500 preferenze l’ho conquistato con le sole mie forze e quelle di qualche amico che ringrazio infinitamente, di questo sono orgoglioso, come del fatto di non aver usato e pesato in nessun modo sul partito. In tutto il territorio provinciale il partito, inteso come i suoi circoli, era schierato compatto per altri candidati, ho contato solo sulle persone e queste mi hanno consegnato un attestato di stima di cui le ringrazio. Lavorerò ancora per rendere il PD migliore, più aperto, non prigioniero delle tattiche e dei percorsi di carriera individuali, ma attento ai bisogni del territorio e delle persone. Lo volevo scrivere perché, come si diceva in quel bel film “Into the wild” , spero si intitolasse così, “La felicità è reale solo se quando è condivisa” e io la voglio condividere con tutti coloro che mi hanno dimostrato il loro affetto. Buono, bello e sereno 2013 a tutti, complimenti a tutti i candidati a queste primarie per il loro risultato con la speranza che il prossimo appuntamento elettorale segni un risultato particolarmente positivo per il centro.sinistra e per il futuro del nostro paese.

  16. Luciano Credi ha detto:

    Io penso che,

    Adani deve essere soddisfatto del risultato ottenuto.

    Mi é piaciuto il suo accento contro le mafie.

    Ma ora vorrei chiedergli come mai quando parla di lotta alle mafie non aggiunge la parola INTEGRAZIONE? Cioé fare politiche culturali per l’integrazione delle persone non formate e non originarie di Vignola, in modo che non diventino manovalanza delle mafie…

    Detto ciò, io non ho votato alle primarie del PD in quanto impegnato a consegne di ricerca e alla preparazione psicologica, medicale del 5° intervento chirurcigo nell’arco di poco tempo, a causa di una maldestra caduta avuta a Clermont-Ferrand l’11/09/2011; quest’ultimo intervento dovrebbe essere una semplice rimozione delle placche messe precedentemente.

    Comunque io non sono un filosofo della medicina, ma quantomeno le armate BRANCALEON anti Daria, dopo aver casomai mangiato anche dai rossi, non so se sono utili all’integrazione sociale, quindi alla lotta antimafia, di tutte le etnie presenti sul territorio.

  17. Andrea Paltrinieri ha detto:

    E’ una buona cosa riflettere sul funzionamento delle primarie del 30 dicembre e sulla performance dei diversi candidati, soprattutto se abbiamo la consapevolezza che non di primarie “in astratto” stiamo parlando. Ma di un’esperienza molto specifica, con regole del gioco impostate in un certo modo (ma che potevano avere caratteri diversi) e che dunque hanno alzato le chances di certi risultati, a scapito di altri. E’ un ragionamento che ho già fatto diverse volte e che da ultimo ho ripetuto proprio con riferimento alle primarie del 30 dicembre:
    https://amarevignola.wordpress.com/2012/12/30/primarie-pd-per-i-parlamentari-ad-urne-aperte-qualche-considerazione-ed-anche-un-tentativo-di-valutazione-dei-candidati/
    Detto in estrema sintesi: se non vengono dati strumenti per sollecitare il “voto d’opinione” (valutazione comparativa dei candidati, confronti diretti magari anche in TV, ecc.), finisce con il prevalere il “voto d’appartenenza” o la fiducia accordata all’apparato o il “sentimento” del momento (tu chiamala se vuoi … rottamazione). Tutte cose puntualmente successe in queste primarie. Altrimenti io non saprei spiegarmi perché un candidato come Giuditta Pini (che dalla sua ha solo l’inesperienza, la giovane età e l’essere segretario provinciale GD – e lo dico con la massima franchezza possibile: nessuno di questi è per me un “titolo di merito”) possa ottenere più voti rispetto a candidate eccellenti come Manuela Ghizzoni e Mariangela Bastico. Sul versante maschile, l’ho già detto, la valutazione è un po’ più complicata, servono strumenti un po’ più sofisticati. Però in questo caso c’è un dato inequivocabile: la distanza abissale che separa i consensi ottenuti da Roberto Adani (2.484 voti), quarto di quattro in termini di voti, rispetto al terzo, Davide Baruffi, segretario provinciale PD (7.087 voti). I voti di Baruffi sono quasi tre volte tanti quelli di Adani. Qui i dati definitivi:
    https://amarevignola.wordpress.com/2012/12/30/primarie-pd-per-i-parlamentari-ad-urne-aperte-qualche-considerazione-ed-anche-un-tentativo-di-valutazione-dei-candidati/#comment-5266
    A testimonianza che in questa competizione non c’è storia. Roberto ha avuto sì un buon risultato valutato con riferimento alla persona, visto che si trattava di una candidatura da outsider, costruita quasi per intero grazie al lavoro suo e di pochissime persone, senza nessun circolo del PD a “lavorare per lui”. Ma l’abisso che lo separa, in termini di voti, dagli altri candidati, testimonia che in una tale competizione, almeno a Modena, non si può prescindere dal partito, dall’essere “radicati” nel suo apparato (non ci si faccia ingannare dall’ottimo risultato di Maria Cecilia Guerra ottenuto sia per prestigio personale, ma tanto anche per il lavoro fatto da diversi esponenti locali sul territorio). Il risultato conseguito da Roberto testimonia del fatto che numerosi cittadini esprimono stima ed apprezzamento nei confronti dell’ex-Sindaco (470 voti su circa mille elettori a Vignola), ma evidenzia anche che questo non è sufficiente per costruire una candidatura con reali chances di successo. Rispetto a chi ricopre un incarico istituzionale (Richetti, Vaccari) o sta ai vertici del partito (Baruffi) risente indubbiamente di un deficit di visibilità e conoscenza. E questo conta non poco. Resta da dire che, come Roberto stesso ha evidenziato, il suo è un risultato davvero ottenuto individualmente. Non solo l’attuale sindaco di Vignola, Daria Denti, non ha provato alcun sentimento di empatia verso questa candidatura, ma in larga parte i vertici del partito vignolese, a partire dal suo segretario, l’hanno vissuta con indifferenza, se non addirittura con ostilità. Ma qui si apre un altro capitolo.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: