La Libera Associazione Genitori (LAG) contro il gioco d’azzardo

La Libera Associazione Genitori (LAG) si occupa di gioco d’azzardo dal 2004. Prima l’associazione, poi la LAG cooperativa sociale hanno seguito con attenzione l’evoluzione del fenomeno e si sono impegnate attivamente nella cura delle persone in rapporto problematico con il gioco. Nel 2008 è stato costituito un primo gruppo per giocatori d’azzardo a cui ha fatto seguito un secondo gruppo, nel 2009. Fa parte del Co.Na.G.G.A. (il Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo), di cui è pure nell’esecutivo, che è costituito da enti operanti su tutto il territorio nazionale (da Salerno a Trento) e che da anni si occupano di interventi sulla dipendenza da gioco d’azzardo attraverso attività di cura – prevenzione – informazione – trattamento. Negli anni di attività gli enti aderenti al Coordinamento hanno avuto in trattamento 2.601 persone con problemi inerenti il gioco d’azzardo (su 5.288 richieste di aiuto) e ogni mese gestiscono 122 gruppi di trattamento per giocatori e loro familiari.

Pubblicità di un esercizio di slot machine e altri giochi d'azzardo. Presto anche a Vignola? (foto del 12 agosto 2012)

Pubblicità di un esercizio di slot machine e altri giochi d’azzardo. Presto anche a Vignola? (foto del 12 agosto 2012)

Nel 2011 il convegno nazionale del Conagga si è svolto a Vignola ed è possibile scaricare tutte le relazioni sia sul sito web (vedi) che sul blog della LAG, “Radioscheggia”. Nel 2012, durante la seconda edizione della settimana della salute mentale, organizzata dal Dipartimento di salute mentale di Modena, LAG, Società Cooperativa Sociale e Libera Associazione Genitori hanno proposto nuove iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza. Tema di quest’anno, per LAG, è stato il gioco d’azzardo con gli appuntamenti de “La salute in gioco” (vedi). Il 22 ottobre, presso il teatro Cantelli di Vignola, ha organizzato un seminario di sensibilizzazione sulle tematiche del gioco d’azzardo e sulle sue implicazioni patologiche, sociali e d economiche. Sono intervenuti: Carlo Simonini, operatore del servizio ”Rien ne va plus” LAG; Renzo Marzola, responsabile U.O. Dipendenze Patologiche di Vignola; Matteo Iori, presidente CONAGGA; Armando Zappolini, presidente CNCA.  In particolare il discorso della serata si è focalizzato su gioco e potere. A tale proposito si riporta di seguito l’articolo di Giuseppe Pugliese, responsabile del servizio LAG rivolto ai giocatori, intitolato

Corpi d’azzardo. Uno sguardo foucaultiano.

Ormai è chiaro a tutti. L’industria del gioco d’azzardo legale è l’unica che ha visto crescere il suo fatturato negli ultimi anni, nonostante la crisi. Dai 47,5 miliardi di euro di fatturato del 2008 ai 90 miliardi del 2011 e nel 2012 il trend continua ad essere positivo (spesi 44 miliardi di euro nel primo semestre 2012, il 23% in più dello scorso anno nel medesimo periodo). Recenti e affermate ricerche concordano che i giocatori patologici possono essere stimati tra gli 800.000 e 1.200.000. Per non parlare dei rischi sociali annessi con l’ultimo del CNR che ha prospettato almeno un 2,2 % di persone a rischio. Per citare un grande filosofo e sociologo francese, Michel Foucault, e prender spunto dalla sua storica biofisica del potere, si può dare una chiave di lettura per comprendere alcune dinamiche del fenomeno gioco d’azzardo. Lo Stato italiano attraverso il suo “più di potere”, un potere di natura reticolare, ha creato una cultura dell’azzardo dominante sul “meno di potere” che persone con storie di vita problematiche subiscono e riversano nel discontrollo del gioco d’azzardo. Che si tratti di slot o di Gratta e Vinci,  tutti i dispositivi da gioco non sono altro che il centro di applicazione della forza dello Stato sui corpi e sulle menti dei giocatori. Nel mondo del gioco infatti non più disciplina o repressione in prospettiva di un controllo sociale normalizzante, ma un “addestramento all’azzardo” riproduttore di corpi utili ed economicamente vantaggiosi, con l’ausilio dei suoi apparati politico-istituzionali. Tutto grazie a strumenti pervasivi e funzionali al potere statale che toccano diversi piani di confronto e sono tra loro strettamente legati:

  • Politico-giuridico: vi sono state costanti politiche liberalizzanti in materia di gioco (Decreto Bersani 2006, Decreto Salva-Abruzzo 2009, Manovra Correttiva 2011) che hanno generato un aumento dei dispositivi di gioco;
  • Mediatico: dagli slogan pubblicitari (“ti piace vincere facile”) alle notizie dei TG sull’ultimo ricco jackpot del SuperEnalotto fino agli spot online capitanati da personaggi sportivi famosi che attendono di essere sfidati. Si tratta di strategie di marketing fuorvianti che distorcono le reali possibilità di vincita delle persone che si accingono a scommettere;
  • Economico: come abbiamo detto in precedenza, l’industria dell’azzardo è l’unica in attivo in Italia in tempi di crisi e continua ad investire in questo fruttuoso settore.

Un’ultima doverosa considerazione: sapere di essere i primi in Europa e terzi nel mondo a giocare di più ricalca ineluttabilmente una contraddizione culturale profonda su come vengono investite le risorse del potere statale italiano, alla luce della nostra configurazione politico-economica europea.

Giuseppe Pugliese

Pubblicità (foto del 17 novembre 2012)

Pubblicità (foto del 17 novembre 2012)

PS Oramai un anno fa, Luca Ricolfi, sociologo, ha riportato su Panorama (28 dicembre 2011) una riflessione sulla dimensione economica del gioco d’azzardo legale (pdf).

2 Responses to La Libera Associazione Genitori (LAG) contro il gioco d’azzardo

  1. Andrea Paltrinieri ha detto:

    “Gioco d’azzardo. Uno dei temi di scontro di questi giorni è il gioco d’azzardo. In assenza di proroghe, si terrano a gennaio le gare previste dalla manovra Tremonti-Berlusconi del 2011 per l’apertura di nuove sale, fino a un massimo di mille, per il poker live. L’ipotesi di far slittare il termine, proposta con emendamento al ddl dai contrari all’apertura, avrebbe comportato dei costi per lo Stato ed è stata quindi accantonata. All’ultimo momento, il governo ha invece cancellato dal maxiemendamento la proposta che, per ragioni opposte, rinviava a giugno il divieto di pubblicità sul gioco fissato dal decreto Balduzzi. Dunque dal 1° gennaio sarà vietata la trasmissione di tutti i messaggi pubblicitari che riguardano il gioco nel corso di programmi tv e film rivolti prevalentemente ai giovani. Il divieto è esteso alle pubblicità sulla stampa e su Internet nelle quali si evidenzia un incitamento al gioco o dove sia protagonista un minore. Le aziende poi saranno obbligate a pubblicare messaggi di avvertimento sul rischio di dipendenza e sulle reali probabilità di vincita con schedine e tagliandi di gioco, oltre che sulle slot machine, nelle sale VLT, nelle sale scommesse e sui siti internet dei concessionari.
    Il testo licenziato dal Senato, dunque, non contiene novità sul tema del gioco d’azzardo, ma a nome del governo il Tesoro stasera è intervenuto per sottolineare che “resta comunque ferma l’esigenza di ulteriori valutazioni che potrebbero portare alla abrogazione della previsione di questo nuovo gioco”, cioè il poker-live che prevede una interazione fra giocatori, come una vera partita al tavolo verde, attraverso la rete.”
    da “La Repubblica” del 20 dicembre 2012, dove si presentano in sintesi le novità riguardanti il gioco d’azzardo contenute nella Legge di stabilità 2013:
    http://www.repubblica.it/politica/2012/12/20/news/ddl_stabilit_al_via_dibattito_su_fiducia-49133958/?ref=HREC1-5

  2. Psi Senato ha detto:

    I parlamentari socialisti, sensibili alla piaga sociale della ludopatia, hanno aperto una petizione on line per modificare il quadro normativo vigente in materia di giochi d’azzardo. Sul profilo facebook “Psi Senato” troverete un post fisso con il link alla petizione da sottoscrivere e quotidiani aggiornamenti in pillole sul tema.
    La ludopatia è un gioco a perdere. Per contrastare l’impulso al gioco compulsivo, che colpisce già un milione di italiani, vi invitiamo a sottoscrivere la nostra petizione, al link di seguito, e a diffonderla in rete:
    https://secure.avaaz.org/it/petition/Parlamento_italiano_Modifichiamo_la_legge_sui_giochi_dazzardo/

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