Il sindaco sfugge da più di un anno all’incontro con i residenti del centro. Insegnamenti dal dibattito sul centro storico

La lettera è datata 10 ottobre 2011 (duemilaundici) ed è stata firmata da un centinaio di cittadini, in larga parte residenti in centro storico. Che con essa chiedevano un appuntamento al sindaco di Vignola, Daria Denti, al fine di “cercare soluzioni comuni ai molti problemi che negli ultimi due anni si sono intensificati nel Centro Storico di Vignola” (qui il pdf). Ma il sindaco, in altre faccende affaccendato, non ha trovato neppure un minuto per incontrarli. E da quella richiesta è passato più di un anno. Ora, dopo che si è riaccesa la querelle sul centro storico (succede periodicamente! Poi nulla cambia), dalle colonne di un quotidiano locale il sindaco risponde loro: “I residenti? Li vedrò a gennaio, come promesso” (Modena Qui, 15 dicembre 2012, p.15). Beata disinvoltura! Dopo soli 15 mesi il sindaco si “concede” ai suoi cittadini. Quelli che in campagna elettorale (ma si sa, erano altri tempi) aveva chiamato i suoi “datori di lavoro”! Ecco. Dopo l’inganno, la beffa. Comunque, è una delle tre cose che insegna questo dibattito, acceso quanto disordinato, sul centro storico di Vignola e sulle politiche da mettere in cantiere per riqualificarlo. Vediamo.

I cittadini di Vignola "datori di lavoro" del sindaco. Ma qui si era in campagna elettorale! (foto del 24 aprile 2009)

I cittadini di Vignola “datori di lavoro” del sindaco. Ma qui si era in campagna elettorale! (foto del 24 aprile 2009)

[1] Quindici mesi in attesa di un appuntamento del sindaco. Che non li riceve. Questo è capitato ad un gruppo di residenti del centro storico dopo aver presentato una lettera-petizione su cui avevano raccolto un centinaio di firme. Eppure il sindaco Daria Denti si era accreditata per la grande disponibilità nell’ascolto dei cittadini. Ecco. Forse era solo marketing? Forse la disponibilità all’ascolto non riguarda tutti, ma solo qualcuno? In effetti un gruppetto di commercianti del centro (se intendo bene, legati a Vignola Grandi Idee) sono stati ricevuti in tutta fretta non appena le forze politiche di opposizione hanno messo in difficoltà l’amministrazione Denti con alcune proposte (vedi). Non è singolare questo modo di fare?

Fioriere selvagge in via Garibaldi (foto del 15 agosto 2012)

Fioriere selvagge in via Garibaldi (foto del 15 agosto 2012)

[2] La cosa che più mi colpisce del “dibattito” sul centro storico, dei suoi problemi e delle politiche migliori per riqualificarlo e rilanciarlo è che l’amministrazione comunale, con il nuovo sindaco Daria Denti, ha rinunciato del tutto a sviluppare un programma completo di intervento. I diretti interessati (residenti ed esercenti del centro), le forze economiche e sociali, i cittadini tutti non hanno dunque a disposizione né i dati su cui formulare una “diagnosi”, né un “piano di lavoro” che identifichi obiettivi e mezzi per raggiungerli (sia in termini di risorse, sia in termini di programmi di lavoro) (vedi). Questo è un tratto tipico dell’attuale sindaco. Che evidentemente preferisce evitare un approccio sistematico e ciò che ne consegue – tra cui l’assunzione di obiettivi precisi e, spesso, pure misurabili. Dunque nessun “libro bianco sul centro storico” e nessun “piano d’azione per il rilancio del centro”. Le sperimentazioni di “pianificazione” realizzate dalle due amministrazioni Adani sono state completamente abbandonate (e da ultimo anche il Piano operativo per la sicurezza urbana del Centro storico di Vignola, presentato contestualmente al bilancio di previsione 2009: vedi). Mentre del “patto di cittadinanza per il centro storico” proposto dall’amministrazione Denti non è dato sapere praticamente nulla, tranne quel pochissimo che è scritto in una delibera di giunta (n. 139 del 13 settembre 2010; vedi sotto).

Pavimentazione in centro storico in attesa di manutenzione. Da mesi! (foto del 9 dicembre 2012)

Pavimentazione in centro storico in attesa di manutenzione. Da mesi! (foto del 9 dicembre 2012)

Se l’amministrazione per prima non formula realisticamente una diagnosi, se per prima non individua in modo puntuale gli obiettivi da perseguire e se non presenta pubblicamente risorse e metodologie d’intervento, allora non c’è scampo. Il tutto si riduce, come spesso succede con l’attuale amministrazione, al marketing politico. Ed in effetti questa amministrazione ha scritto nei suoi documenti più importanti che “il centro storico di Vignola è un luogo che ospita una residenza equilibrata nella composizione sociale” (così nella Relazione Previsionale e Programmatica 2012), quando sa perfettamente che la situazione è un’altra, con il 53,4% dei residenti che sono stranieri (vedi). Proseguendo su questa linea il sindaco liquida le proposte delle minoranze miranti a promuovere un processo di riqualificazione dell’edilizia residenziale (visto che nel centro storico di Vignola ci sono gli alloggi più degradati di tutta la città) con una battuta: “Non daremo incentivi che faranno solo aumentare il valore patrimoniale delle case, ma aiuteremo le attività commerciali” (Modena Qui, 15 dicembre 2012, p.15). Non c’è dubbio che un intervento di riqualificazione edilizia produca un aumento del valore patrimoniale delle case! Anzi, questo dovrebbe essere uno degli obiettivi – visto che uno dei problemi (‘eccessiva concentrazione di stranieri: vedi) deriva proprio dalla condizione di degrado degli alloggi! E riqualificare vuol dire necessariamente far accrescere il valore!

A quando un "piano casa" o un piano di riqualificazione del centro storico da parte dell'amministrazione Denti? Intanto sono passati più di 3 anni di legislatura! (foto del 15 dicembre 2012)

A quando un “piano casa” o un piano di riqualificazione del centro storico da parte dell’amministrazione Denti? Intanto sono passati più di 3 anni di legislatura! (foto del 15 dicembre 2012)

[3] Ma non è tutto. E’ ugualmente istruttivo leggere le dichiarazioni che il sindaco Daria Denti fa in risposta alle minoranze. Con l’evidente intento di screditarle. O, detto altrimenti, di “buttarla in rissa”. “Non mi ha dato fastidio questa iniziativa, ma non mi piace che si faccia campagna elettorale mettendo in mezzo la gente che lavora. Capisco il dibattito politico però non è il massimo strumentalizzare un tema importante come il centro storico” (Modena Qui, 15 dicembre 2012, p.15). Pensiero sostanzialmente ribadito su un secondo giornale: “Sul fronte della polemica dell’opposizione, devo dire che, seppure legittima, rischia di tenere in ostaggio del dibattito elettorale del momento coloro che lavorano ogni giorno in centro storico, che tirano su la serranda ogni mattina” (Prima Pagina, 15 dicembre 2012, p.20). Ci sono due aspetti in queste risposte che vanno evidenziati. In primo luogo l’accusa di “strumentalità”: nessun “interesse serio”, nessuna volontà (da parte delle minoranze) di fare una proposta vera nell’interesse della città, ma piuttosto la volontà di inscenare il rito della competizione elettorale. Ma è davvero così? No, in realtà non lo pensa neppure il sindaco. Visto che la proposta delle minoranze (vedi) prefigura, per la prima volta, quanto l’amministrazione comunale non ha saputo fare in questi ultimi 3 anni: predisporre un programma vero e articolato per affrontare con decisione i principali problemi del centro storico! Ma c’è un secondo aspetto, anche questo tipico del modo di fare di Daria Denti: prendere in ostaggio un “gruppo” di persone da mobilitare contro chi critica l’amministrazione, servirsene come scudi umani. In questo caso si tratterebbe di chi “lavora ogni giorno in centro storico”, di chi “tira su la serranda ogni mattina”. In realtà esercenti, residenti, cittadini tutti sono da tempo vittime di un’amministrazione incapace di mettere in campo un vero programma di riqualificazione e rilancio (vedi). Vittime di un modo di fare opaco, che evita di presentare pubblicamente i propri programmi (dove sta il progetto di rilancio del centro storico di Daria Denti?). Evita di prendere pubblicamente impegni in merito ai risultati. Pronto a rifiutare il confronto con alcune categorie di cittadini (è questo il senso dell’indisponibilità ad incontrare il gruppo di residenti che quindici mesi fa – sic! – ha scritto al sindaco)! Vittime di assessori di basso profilo mandati allo sbaraglio (vedi). Come un burattinaio il sindaco manovra le sue pedine nel teatrino della politica locale, senza rendersi conto che il pubblico si riduce ad ogni rappresentazione e quello che sta in sala è sempre più disincantato. Vignola merita davvero di meglio.

Occorre prendere sul serio il compito di manutenere la città! Qui la pavimentazione di via Garibaldi (foto del 3 novembre 2012)

Occorre prendere sul serio il compito di manutenere la città! Qui la pavimentazione di via Garibaldi, il “salotto buono” della città (foto del 3 novembre 2012)

PS Qui le dichiarazioni del sindaco di Vignola a Modena Qui, 15 dicembre 2012, p.15: pdf. Qui il progetto “Patto con la cittadinanza per la valorizzazione residenziale e commerciale del centro storico”, delibera di Giunta Municipale n. 139 del 13 settembre 2010 (pdf), con l’allegato relativo all’incubatore di neo imprese (pdf) e al servizio prontobus (pdf). Di quest’ultimo si è perso traccia. Il progetto “incubatore” è relativo ad un locale in centro in cui collocare servizi vari. In ogni caso ad oggi, a più di due anni dall’approvazione, nulla si è mosso!

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One Response to Il sindaco sfugge da più di un anno all’incontro con i residenti del centro. Insegnamenti dal dibattito sul centro storico

  1. Arch. lanfranco Viola ha detto:

    Chiedo un pò di comprensione per il vostro Sindaco,che come quello di Ferrara, emette solo bollettini, dal suo ufficio dello Stato Maggiore.
    Si è trovato nel TERZO millennio, credendo di essere ancora nel SECONDO.
    Come uno dei generali Polacchi,della vecchia scuola ( di partito ) ritiene di poter sconfiggere i Tank Tedeschi (Internet ) con le cariche di cavalleria ( le primarie + le secondarie+ le terziarie ),senza essersi resa conto che il mondo è cambiato,ma sopratutto i suoi cittadini sono cambiati, in quanto oggi possono essere finalmente informati,senza passare dai media che loro ( ma anche i nazisti ) controllavano e continuano a controllare.
    Tra poche settimane,ci sarà lo sfondamento della loro Linea ideale Maginot, dietro cui credevano di essersi riparati per sempre,come i francesi nel 1940.
    La guerra dell’informazione libera è iniziata da tempo; adesso ci si prepara alla battaglia finale.

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