Un docu-film del Movimento 5 Stelle sul caso della centrale Inalca

Roberto Monfredini, uno degli esperti del Comitato No Centrale a biomasse Inalca (vedi), mi ha invitato a partecipare alla realizzazione di un video in cui provare a raccontare la vicenda del progetto di Centrale a biomasse dell’Inalca Spa di Castelvetro (vedi). Ho accettato perché sono convinto anch’io che questa sia una vicenda da raccontare. Sia per evidenziare il ruolo importantissimo che il Comitato contrario al progetto ha saputo giocare nella mobilitazione del territorio, nel convogliare attenzione sul comportamento delle istituzioni pubbliche, nel produrre argomenti poi risultati importanti per non concedere l’autorizzazione al progetto originario (vedi). Che sono poi le cose che ho scritto in alcuni post su questo blog – vedi – e che ribadisco nell’intervista. Sia per richiamare l’attenzione su una vicenda non ancora conclusa e che merita di essere seguita anche dopo il pronunciamento di “parziale autorizzazione” da parte della Conferenza di servizi, nel maggio scorso.

E’ anche questo un tentativo per dare consapevolezza ad un territorio circa l’importanza di salvaguardare il patrimonio ambientale (con quel che ne consegue per la qualità della vita degli abitanti e per la tutela delle produzioni tipiche) e circa l’importanza di una vigile attenzione dei cittadini, anche rispetto alle proprie istituzioni. Il video, certo un po’ artigianale, vale soprattutto per questo. Buona visione.

Assemblea pubblica promossa dal Comitato No Impianto a biomasse Inalca a Spilamberto (foto del 9 marzo 2012)

PS Per quanto riguarda gli ultimi sviluppi della vicenda ed in particolar modo il ricorso al TAR da parte del Comitato rimando allo specifico comunicato stampa (vedi).

2 Responses to Un docu-film del Movimento 5 Stelle sul caso della centrale Inalca

  1. Dimer Marchi ha detto:

    Quello che mi interessa, ma sembra un “obiettivo impossibile” è capire con quale idea di democrazia, di società e di governo ci proponiamo come centrosinistra. Non è chiaro: Bersani e Renzi, almeno per quanto ne capisco, hanno idee diverse e, soprattutto, mentre Bersani è implicito, ma ha espresso critiche anche sensibili all’attuale modello di sviluppo (salvo poi , spesso, mediare…), Renzi mi pare restare su questo terreno, quello cioè che ha creato gli attuali problemi. Lo stesso uso mediatico e comunicativo lo trovo molto berlusconiano. Bersani è “più vecchio”, forse, ma a me suona più sé stesso. Certo Renzi è più giovane e forse si muove così perché conosce meglio questa fascia di elettori. In ogni caso quello che mi preoccupa è di trovarmi coinvolto in primarie che non riflettono la scelta di chi sa meglio portare avanti un programma, bensì di quale programma (peraltro non ancora chiaro) prediligere.l
    Marchi Dimer.

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