Ovviamente i comunicati stampa della Regione Emilia-Romagna e di TPER magnificano gli investimenti fatti in questi ultimi anni sulla linea ferroviaria Bologna-Vignola. Però forse le cose non vanno così bene come si vuole far credere. Visto che ancora oggi succede che ad un passaggio a livello le sbarre non si abbassino al transitare del treno! E’ successo giovedì 20 settembre. Il treno era un vecchio ALN668, quello partito da Bologna alle ore 15.16 (in “gergo” il treno regionale 11467). Arrivato nelle basse di Vignola (era circa le 16.20, il treno aveva qualche minuto di ritardo), in prossimità del passaggio a livello di via Casella Gatta, il macchinista si è accorto che le sbarre del passaggio a livello non si erano abbassate!

Il treno 11467 del 20 settembre fermo al passaggio a livello di via Casella Gatta, nelle basse di Vignola. Le sbarre del passaggio a livello non si vedono. Infatti non sono abbassate (foto del 20 settembre 2012)
Brusca frenata del treno che si ferma, ma esattamente sopra il passaggio a livello. Dove alcune auto ed un ciclista erano fermi sulla sede stradale, plausibilmente perché almeno la segnalazione luminosa ed acustica si era attivata. Ma le sbarre del passaggio a livello no. Quelle erano rimaste alzate (come testimonia la foto scattata in tutta fretta). Qualcosa non ha funzionato. Non è cosa da poco, però! 5 milioni spesi dal 2010 ad oggi – così si legge sul sito web TPER, dove però ci sono solo gli annunci, non i “consuntivi” (vedi). E succede ancora che le sbarre di un passaggio a livello non si abbassino al passaggio di un treno! E succede che i pannelli elettronici di avviso dell’utenza non funzionino adeguatamente! E succede che mancano le macchine emettitrici automatiche di biglietti (ad oggi è presente solo a Bazzano e non sempre funziona)! E succede che una macchina obliteratrice guasta non venga riparata dopo 8 mesi (così a Savignano s.P.)! E succede che vengono rimessi in esercizio i vecchissimi treni ALN 668 (quelli “schifosi”)! E succede che da mesi, per un problema alla massicciata, nel tratto tra Muffa e Bazzano i treni non possono superare i 30 km/h! Insomma, abbiamo capito: l’unico modo per avere un servizio ferroviario regionale dignitoso è chiedere l’annessione alla Svizzera. O alla Germania. O alla Provincia Autonoma di Bolzano. Basta dirlo.
Oggi, 27 settembre, il treno in partenza da Bologna delle 12:16 è arrivato in stazione a Vignola alle 13:37, anzichè alle 13:16, con un ritardo, quindi, di 21 minuti. A parte il ritardo – al quale ormai siamo abituati – vorrei segnalare che sul tabellone luminoso della stazione di Vignola NON è apparsa alcuna comunicazione o segnalazione inerente il ritardo accumulato dal treno.
Proprio così, è uno stillicidio! Quasi nessun treno viaggia in orario! E’ successo che hanno rimesso in funzione alcuni vecchi treni ALN 668 – a volte ritornano (sob!) – per cui da una decina di giorni non ci sono più solo i nuovi ATR220, ma anche 2 vecchi treni. Malmessi e lenti, stanno facendo saltare con continuità l’orario. Ieri il treno in partenza da Bologna alle 19.16 è arrivato a Vignola con 25 minuti di ritardo. Oggi il treno in partenza da Vignola alle 16.48 è arrivato a Bologna con più di 20 minuti di ritardo. Da diverse mattine il treno da Vignola delle 6.46 arriva a Bologna con 5-10 minuti di ritardo: quanto basta per far perdere un’ora di lezione ad un po’ di studenti! Ovviamente nessuno si è preso la briga di comunicare agli utenti il perché di questo “ritorno”. Quello che è certo è che ci saranno settimane o forse mesi di grande sofferenza. Conviene prepararsi. Detto questo, ribadisco che non capisco perché in una regione come l’Emilia-Romagna si debba avere un servizio ferroviario da “terzo mondo” come questo.
I treni nuovi se ne vanno a Reggio Emilia, abituiamoci al ritardo costante, grazie FER!!!
Nella giornata di ieri (lunedì 28 gennaio 2013) il treno regionale 11442 (in partenza alle 7.48 da Vignola) ha attraversato un passaggio a livello, nel tratto tra Bazzano e Muffa, a sbarre alzate. Oggi (29 gennaio) la cosa si è ripetuta più volte. I passaggi a livello tra Vignola e Savignano non si chiudevano e quindi la partenza del treno 11644 (6.07 da Vignola) è stata ritardata di 10 minuti, sufficienti a mandare in tilt tutti gli incroci e giungere poi a Bologna alle 7.29, anziché alle 7.06. Di nuovo problemi la corsa successiva (treno 11440, partenza da Vignola alle 6.46). In questo caso, dopo esser partito con più di 10 minuti di ritardo, il treno ha dovuto attraversare il passaggio a livello di Savignano Comune con le sbarre alzate. Il capotreno è sceso a controllare che le macchine in fila in attesa non si muovessero, il treno è passato a sbarre alzate, quindi è ripartito per Bologna (con arrivo con 15 minuti di ritardo). Lunedì 21 gennaio la presentazione dei nuovi treni elettrici ETR 350 è giustamente stata accompagnata da apprezzamenti e giudizi positivi. Poi però l’infrastruttura ferroviaria gestita da FER Srl, azienda regionale, è in queste condizioni! Non si riesce, dunque, a garantire la sicurezza sulla linea Vignola-Bologna dopo dieci anni dalla riattivazione! C’é qualcuno che si deve ringraziare?