Accoglienza turistica a Vignola? Ancora all’anno zero!

Quattro turisti tedeschi, di Magonza, che vagavano sconsolati tra il portone (chiuso) della Rocca di Vignola e quello (altrettanto chiuso) di Palazzo Barozzi. Li ho incontrati questa mattina ed a loro richiesta ho cercato alla meno peggio di improvvisarmi cicerone. E’ vero, oggi è ferragosto. E dunque, tedeschi, inglesi, francesi, ma anche italiani di varia provenienza che giungono a Vignola, sappiano di farlo a loro rischio e pericolo (andrebbe solo aggiornata la segnaletica: Willkommen, aber nicht für Ferragosto). Ma fossero arrivati ieri o domani, le cose non sarebbero state diverse. In modo davvero singolare, per un’intera settimana (per alcuni anche di più), tutti i luoghi della cultura vignolesi sono chiusi! Unica “istituzione culturale” aperta stamattina in centro a Vignola lo storico Caffè Gollini. Eppure questa città e questo territorio dovevano costituire il “parco europeo dell’ospitalità” – secondo il “piano delle strategie” (sic) del 2006! Sospettavo – e l’ho pure scritto (vedi) – si trattasse di una bufala. Dunque, ospitalità singolare. E singolarissima accoglienza turistica!

Quattro turisti tedeschi vagolano per piazza Boncompagni: in città i luoghi della cultura sono chiusi per tutta la settimana (foto del 15 agosto 2012)

[1] Non si tratta affatto di una singolarissima coincidenza. Incontrare turisti stranieri che vagano per la città alla ricerca di informazioni turistiche. Il tema me l’aveva segnalato un amico tramite e-mail nell’ottobre 2011, anche lui fresco da un incontro con turisti “vaganti”: “Succede che, lavorando io molto spesso la domenica in centro storico a Vignola, mi capita spesso di avere a che fare con visitatori che sono a Vignola di passaggio o per rimanervi una giornata o due. Molte di queste persone sono straniere, tante più di quello che possiamo immaginare (di ogni nazionalità: tedeschi, inglesi, americani, francesi… ho avuto persino avventori coreani!). Ora, la prima idea che Vignola dà di sé al visitatore è di non essere né accogliente, né preparata… Molti chiedono se c’è un punto informazioni turistiche, e la risposta è no, quindi ci si arrangia sul momento. Spesso chiedono di posti da dormire, magari b&b o simili, e qui la faccenda si complica, perché non è semplice spiegare come si raggiungono il Casale della Mora, Toschi o l’altro che sta sulla Frignanese. (…) Ultimamente ho visto che lo IAT dell’Unione ha fatto una mappa di Vignola (minimale e con poche info, ma ci accontentiamo…), mettendo una piccola pezza ad una mancanza storica. Ma non le ho ancora viste distribuite in maniera massiccia. Insomma, il tema della ricezione del turismo di passaggio a Vignola credo sia importante, e che su questo punto siamo davvero carenti, non raggiungiamo nessun minimo standard «europeo».” Prosegue: “ma accogliere come si deve visitatori (specie se stranieri) è un importante esercizio di “amore” per i propri luoghi: il turismo delle piccole città, o dei “borghi” è un turismo più rapido, meno “consumista” se vogliamo, ma di alto profilo: insomma, a Firenze, Venezia e Roma ci vanno anche i coatti, Vignola te la devi cercare e scegliere… E’ brutto parlare con persone (sia straniere che italiane) che cercano cose “banali”, e accorgersi di non avere soluzioni semplici e dover sempre un po’ improvvisare. Specie se si tratta della tua città. Che a quel punto, evidentemente, sembra piovuta da Marte, o affaccendata in non si sa ben cosa, mentre il mondo viaggia, conosce, scopre.”

Questo cartello informa cittadini e turisti: non solo le persone, ma tutta l’organizzazione va in ferie! Succede così anche nelle altre città? A Bologna e Ferrara? (foto del 15 agosto 2012)

[2] Già, è proprio così. E’ evidente l’incapacità di accoglienza turistica che Vignola esibisce, sebbene che di promozione del turismo, come strada per sviluppare un pezzo aggiuntivo di economia locale, si parli da almeno la metà degli anni ’90, in quel primo “piano delle strategie” che fu lo studio di Eco&Eco di preparazione al secondo PRG vignolese (vedi). Allora era sindaco Gino Quartieri. Oggi è sindaco Daria Denti, ma è come se vent’anni fossero passati invano. O quasi. Anzi, nel frattempo alcune realizzazioni hanno avuto un successo … catastrofico (per citare Paul Watzlawick), come la famigerata “Strada dei vini e dei sapori – Città, Castelli, Ciliegi” (vedi). Nota agli addetti ai lavori per i debiti accumulati sotto un’allegra gestione (vedi). Che però attualmente gestisce lo sportello IAT, ovvero di Informazione ed Accoglienza Turistica, però ubicato presso il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto. Lasciando sostanzialmente scoperto tutto il resto del territorio pedemontano. Tra l’altro la gestione dell’ostello vignolese (Casale della Mora), come per lo IAT affidata alla Strada dei vini e dei sapori, non solo è approssimativa come qualità (come diverse testimonianze confermano), ma è in significativa diminuzione anche dal punto di vista degli ospiti accolti: erano 3.533 nel 2008, sono diventati 2.150 nel 2011 (-39,2%)! A riprova della mancanza di una chiara strategia di sviluppo della ricettività turistica. D’altro canto che manchi una chiara “visione” di valorizzazione delle potenzialità turistiche di questo territorio lo conferma sia l’inanità delle azioni intraprese dalle amministrazioni del territorio (Comuni e Unione), sia la mancanza di idee che si ritrova nei documenti programmatici (di nuovo: sia Comuni che Unione). Nella Relazione Previsionale e Programmatica di accompagnamento al bilancio di previsione 2012 del comune di Vignola sta scritto: “si attiveranno tutte quelle operazioni necessarie atte a fornire al turista, arrivato sul nostro territorio, possa trovare in Uffici, negozi o quant’altro le informazioni ed altro al fine di rimanere piacevolmente colpito dall’accoglienza di un territorio. Importante sarà rendere sempre più consapevoli le persone che hanno attività aperta al pubblico di poter essere/diventare attori di un territorio «se il turista è ben accolto porterà a casa la sensazione che quell’attività opera su un territorio positivo e che ne vale la pena di ritornare».” (p.72) Abbiamo visto in che misura questo “programma” è oggi realizzato! Nulla di tutto ciò è oggi presente a Vignola. Purtroppo. E la situazione difficilmente cambierà a breve termine.

La Rocca di Vignola: chiusa per ferie per una settimana (foto del 15 agosto 2012)

[3] Il modello di riferimento per facilitare l’accoglienza turistica è quello dello “IAT diffuso”. In effetti, dovendo garantire una funzione di informazione turistica non per una singola città, ma per un territorio vasto e per più comuni, non è pensabile la realizzazione di uno specifico “sportello” IAT per ogni comune. In provincia di Modena già alcuni territori (es. Maranello e parte del distretto ceramico) hanno dunque imboccato la via dello “IAT diffuso”, ovvero della messa in rete di soggetti già esistenti (esercizi commerciali, organizzazioni non profit, ecc.) e dell’affidamento a loro della “funzione” di informazione turistica. A fine 2011, a Formigine, i primi 60 esercenti impegnati in un percorso di formazione e poi nella rete in grado di veicolare una funzione di informazione turistica sono stati “premiati” per la partecipazione al progetto (vedi; qui invece una presentazione del progetto: vedi). Da noi ancora si cincischia. Poche idee e ben confuse! Dunque anche per il 2012 nessuna novità significativa. Eppure il modello dello “IAT diffuso” offre interessanti potenzialità. Ad alcune condizioni, però.

  • Oltre all’investimento iniziale in termini di formazione degli operatori e di identificazione degli esercizi o degli enti aderenti, es. mediante apposite segnaletiche, è fondamentale l’opera continua di “manutenzione” di un network assai eterogeneo: Fondazione di Vignola (Rocca), Parrocchie, associazioni culturali e di promozione eventi, sagre, ecc., pubblici esercizi, imprese di “prodotti tipici” del territorio, edicole, oltre, ovviamente, agli sportelli degli enti locali. Un network che, dunque, ha capacità di attenzione assai diversificato al tema dell’informazione e accoglienza turistica – un aspetto che andrà adeguatamente considerato.
  • Questo eterogeneo network dovrebbe però poter accedere ad un unico supporto informativo via web. In realtà questa funzione è assegnata da tempo alla Strada dei vini e dei sapori – Città, Castelli, Ciliegi (vedi) che tuttavia ha sin qui dimostrato grande inadeguatezza. Il sito web della Strada è di una piattezza unica (vedi). Non è possibile estrarre gli eventi per data o per località. Non è possibile organizzarsi un percorso di visita sul territorio, a partire dalle “preferenze” del visitatore (arte medioevale? paesaggio? prodotti tipici della gastronomia locale? mangiare e bere bene?). Inoltre non sono forniti e-services, ma solo informazioni. Tutta l’informazione è ancora di tipo testuale (zero video). E sull’uso dei social network (e web 2.0), es. per mantenere i contatti tra “amici” e “appassionati” del territorio, siamo ancora all’anno zero (esiste, in verità, un profilo fb, ma è assai poco usato! L’iscrizione a facebook è del 13 settembre 2010, ma i “mi piace” alla pagina sono solo 281! – dato rilevato oggi, 15 agosto 2012: vedi).

Insomma, dovendo fare un pronostico con riferimento a quanto visto sino ad ora delle politiche di promozione ed accoglienza turistica a Vignola e sul territorio dell’Unione Terre di Castelli posso affermare con tranquillità che a ferragosto del 2013 saremo ancora qui a parlarne.

Anche “Palazzo Barozzi” chiuso per ferie (foto del 15 agosto 2012)

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18 Responses to Accoglienza turistica a Vignola? Ancora all’anno zero!

  1. francesco ha detto:

    ma che bella figura di m! come al solito poi

  2. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Ciao Francesco, in effetti non è una bella figura. Non che a Vignola ci si aspetti per ferragosto un calendario ricco di iniziative come nelle vere città d’arte e turistiche, vedi Bologna:
    http://www.comune.bologna.it/primopiano/notizie/132:13433/
    o vedi Ferrara:
    http://www.estense.com/?p=238489
    tanto per non andare troppo lontano. Lì le amministrazioni realizzano un ricco programma con un’occhio sia ai residenti, sia ai turisti. Ed anche la chiusura dei luoghi della cultura vignolese per il giorno di ferragosto è, diciamo, tollerabile. Lo è assai meno la chiusura per un’intera settimana o anche di più dei luoghi culturali cittadini. Tanto per fare un altro esempio, la biblioteca Auris è interamente chiusa per due settimane. Un provvedimento come questo, in un periodo di crisi economica in cui un po’ più di gente rispetto al solito rinuncia a viaggi ed a ferie canoniche, è in effetti ugualmente disturbante. Ma il focus dell’articolo, al di là dell’aneddoto iniziale, è sulle “politiche del turismo” fatte (o meglio: non fatte) su questo territorio dalle istituzioni pubbliche. Come ho documentato è almeno dalla metà degli anni ’90 che si parla di valorizzazione turistica di questo territorio! Guardiamo dunque a quali sono state le realizzazioni in questi vent’anni. Possiamo dire che sono assolutamente inadeguate? Io penso di sì. Manca un sito web che garantisca una visione complessiva delle attrazioni e delle opportunità di “esperienza” e di “accoglienza” – quello della Strada dei vini e dei sapori è assolutamente scadente! Anche un’indagine sui siti web delle strade dei vini di un paio di anni fa lo collocava nella parte bassa della classifica! Mancano strumenti (es. guide mirate per i diversi target, ma in grado di informare sinteticamente sull’offerta complessiva del territorio) a disposizione degli “operatori diffusi” per la distribuzione ai turisti. E manca, lo diciamo da anni, un serio lavoro di coordinamento della pluralità di soggetti che partecipano alla “rete” (tutta da costruire) di informazione ed accoglienza turistica. Insomma, il tema vero è questo. L’episodio ferragostano, se si vuole, è anche banale. Anche se in realtà è l’ennesima spia che le cose non vanno come dovrebbero andare. Oggi i luoghi del “turismo minore”, quello relativo ai territori culturalmente interessanti, ma non certo competitivi con le grandi città d’arte (ma che in questo proprio trovano un elemento di appeal), debbono davvero fare di più per non essere ulteriormente penalizzati. Se però guardiamo alle realizzazioni delle amministrazioni locali (comuni e Unione) negli ultimi 3 anni mi sembra ci sia assai poco, forse “il deserto”. Ultima cosa: “In centro tante serrande abbassate” – il titolista della Gazzetta di Modena (giornale che ieri ha ripreso il mio post), lo mette tra virgolette, come se avessi pronunciato o scritto quelle parole (cosa che non è), come se avessi inteso stigmatizzare la chiusura degli esercizi commerciali. Invece nel post elogiavo la “funzione culturale” del caffé-pasticceria Gollini. Ed invece se il giorno di ferragosto tutta Vignola non era “chiusa per ferie” era proprio grazie all’iniziativa di diversi esercenti, per cui in centro trovavi una libreria aperta ed anche il minimarket indiano, il caffé storico e l’edicola, e così via. Mancavano completamente i luoghi della cultura ed a valenza turistica. Questi sì.

  3. Arch. Lanfranco Viola ha detto:

    Fare TURISMO è fare qualcosa che i nostri Reggitori non sanno da dove iniziare per farlo, e poi sono mini e micro imprese che non si possono controllare e/o sindacalizzare,NONOSTANTE le Associazioni di Categoria,prone alle direttive del Potere,per un piatto di lenticchie. Vignola chiude ed è uno scandalo,ma nessuno scrive che i Lidi di Comacchio negli ultimi 10 anni hanno perso 11 MILIONI DI PERNOTTAMENTI, rispetto ai risultati ottenuti nel 2002. e Ferrara Città patrimonio dell’Umanità UNESCO ( insieme a solo altri 42 siti in tutta Italia) , ne ha persi “solo” 200.000 negli ultimi 5 anni.Sempre a Ferrara hanno speso 2 anni fà 250.000 €uro per una campagna che non ha portato un solo Turista in città. visitate http://www.ferraraetg.it/ Sempre a Ferrara esiste l’UNICO MUSEO AL MONDO che apre dal lunedì al venerdì e rimane chiuso Sabato e Domenica “Palazzo Bonaccossi e Museo Riminaldi ” http://www.artecultura.fe.it/index.phtml?id=341 Ho inserito i Link per consentire a tutti le verifiche del caso ed attestare la verità di queste affermazioni che altrimenti potrebbero sembrare “favole”

  4. Giancarlo Ceci ha detto:

    Caro Andrea,
    premetto che condivido la tua critica sulla accoglienza turistica a Vignola.
    Sai che i miei emendamenti sul bilancio che riguardavano la valorizzazione turistica di Vignola, sono sempre stati inesorabilmente respinti anche se semplici e non troppo impegnativi per l’Amministrazione (pannelli elettronici informativi sugli avvenimenti e sulle strutture turistiche aperte, gazebo informativo ecc.). Penso di essere un piccolo Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento.
    Quante cose si potrebbero fare ed io ne ho avuto una esperienza quale accompagnatore volontario per le visite al Palazzo Barozzi.
    Il tuo attacco ai vari proprietari delle strutture ed alla Amministrazione Comunale è sicuramente giusto.
    Manca un coordinamento, una supervisione e fondamentalmente la volontà.
    Permettimi una piccola difesa per i “volontari di Palazzo Barozzi” che sicuramente non possono essere paragonati ai Colossi: Fondazione di Vignola, Vignola Grandi Idee e Amministrazione Comunale. Questo gruppo di volontari che da quasi due anni mantiene l’apertura al pubblico del Palazzo Barozzi, con visite guidate da “volontari chiacchieroni”, nei fine settimana e nelle altre giornate festive. Quest’anno è stata sperimentata l’apertura notturna nelle serate dei venerdi di luglio con un lusinghiero successo di visitatori. Su prenotazione l’apertura avviene, per gruppi che ne facciano richiesta, anche durante la settimana, non parliamo delle visite delle scolaresche curate con la collaborazione degli allievi e delle Professoresse dell’Istituto Levi.
    Per migliorare la preparazione dei volontari e per far conoscere il nostro illustre concittadino Jacopo Barozzi, il gruppo ha organizzato nello scorso aprile una gita di 3 giorni di studio sui luoghi dove il Barozzi ha svolto la sua opera (Caprarola, Sant’Oreste, Viterbo) e ne ha già programmata un’altra per l’ultima settimana di settembre di 4 giorni a Roma con particolare riferimento alla Roma Barozziana.
    La chiusura della settimana di ferragosto è stata decisa per due motivi: primo la Rocca chiudeva nello stesso periodo, poi devo dirti che il fine settimana 4 e 5 agosto dove ero di “servizio” personalmente, non è venuto nessun visitatore. Sono rimasto tranquillamente al mio posto “come quel militare che serviva la patria facendo la guardia ad un bidone di benzina”.
    Concludendo ti esprimo ancora la mia solidarietà per le battaglie a favore della nostra Vignola Città d’Arte (a quando una Galleria/museo dedicata ai nostri illustri concittadini ? ) e vorrei ricordarti che il Gruppo di Volontari di Palazzo Barozzi ha ancora molte frecce al suo arco, auguriamoci che Don Gaetano permetta che siano lanciate.
    Ciao
    Giancarlo Ceci

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Ciao Giancarlo! L’episodio di ferragosto da cui parto nel mio ragionamento è abbastanza casuale (per quanto vero). Non è quello il tema importante (anche se è su quello che la Gazzetta di Modena ha costruito il titolo per un articolo). Non è affatto casuale, purtroppo, la mancanza di serie politiche di informazione ed accoglienza turistica di questo territorio, ovvero dell’Unione Terre di Castelli. Dei 5 comuni della fascia pedemontana solo Castelvetro sta facendo cose in più, ma si tratta pur sempre di “politiche comunali”. Manca purtroppo l’Unione. Mancano idee lungimiranti e capacità realizzativa. La vicenda della Strada dei vini e dei sapori intristisce – o, anche, fa arrabbiare, se si pensa alla quantità di denaro pubblico “buttato”. Va dato atto alle realtà associative di metterci impegno ed energie. Io, poi, ho anche avuto modo di “sperimentarvi” (ed apprezzarvi) nella presentazione della “scala a chiocciola” (del Barozzi?). Come spesso succede le “energie sociali” del volontariato sono una grande risorsa per questa città e per questo territorio. Ma la mancanza di un quadro di politiche di alto livello per il turismo si sente tutto. Come vado dicendo da un po’ di tempo, manca anche un luogo per fare una vera discussione su questo come su altri temi. Grazie dunque per essere intervenuto qui ed avere in tal modo contribuito ad un dibattito che oggi stenta a trovare istituzioni adeguate in grado di farsene carico. E soprattutto buon lavoro (volontario)!

      • Arch. Lanfranco Viola ha detto:

        Intervengo ancora per ricordare che solo FORMALMENTE ,il Castello di Vignola è “gemellato” con quello di Ferrara,senza che ciò abbia mai avuto alcun risultato pratico,tanto che sul il sito web dei 2 Castelli ,nessuno ha mai pensato a mettere IN EVIDENZA, un link reciproco,per una maggiore visibilità. Vorrei solo far presente che tra pochi mesi le Provincie perderanno ogni COMPETENZA sul TURISMO,ma nessuno ne parla.Perchè?

  5. guest ha detto:

    replico a questo vecchio post per segnalare che l’ente “strada dei vini e dei sapori” fornirà i docenti per un corso tenuto da CNI ECIPAR dal titolo “TERRITORIO ED ECCELLENZE LOCALI: analisi, strategia ed emozioni. Il tutor dell’ospite”. il programma completo è consultabile all’URL http://www.cniecipar.com/territorio-ed-eccellenze-locali/.

    Uno dei punti principali è proprio “Il turista, le comunità locali e gli attori sociali tra servizio e rappresentazione: la gestione dell’ospite: qualificare l’accoglienza e garantire la soddisfazione”

    che ironia.

  6. Lanfranco Viola ha detto:

    Purtroppo l’esperienza mi ha insegnato che da tutti i corsi fatti sul territorio,non sono mai usciti nè risultari in termini di Appeal, nè in termini di presenze Turistiche.
    Purtroppo da troppi anni questi corsi rappresentano una modalità surretizia di finanziamento delle associazioni di categoria che li gestiscono ,solo al fine comprarsi la loro” benevolenza.”
    Purtroppo,molti ,troppi giocano con i destini dei territori per IN-capacità congenita e fino a quando un qualche fanciullino non avrà la possibilità di affermare pubblicamente che :”Il RE è nudo ” tutti faranno finta di credere all’esistenza del meraviglioso e costosissimo vestito invisibile indossato dal Principale.
    ( e pagato da tutti noi )

  7. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Una buona notizia. Quest’anno (2013) la Fondazione di Vignola ha deciso di non chiudere la Rocca nella settimana di ferragosto. Ed anzi la Rocca sarà aperta anche il giorno di ferragosto (15 agosto). Così recita, infatti, una minuscola nota sul sito web della fondazione: “La Rocca di Vignola rimarrà aperta durante il periodo estivo, Ferragosto compreso. Resterà invariato il giorno di chiusura (lunedì).” Bravi! Un plauso ai nuovi vertici.
    Tutto il resto è rimasto come prima. In verità no, una novità ci sarebbe, ma non se n’é accorto nessuno. Presso la sede del Centro Documentazione “Mezaluna”, in centro storico a Vignola, è stato aperto un nuovo punto di informazione turistica. Con operatori volontari. Un primo passo verso lo IAT “diffuso”, di cui si parla nel post. Un primo passo e … unico. Plausibilmente. Nessuna informazione aggiuntiva. Nessuna targa segnaletica aggiuntiva (quelle che vedete, a fianco dei principali monumenti, vennero fatte installare dall’allora assessore alla cultura – Gianna Sirotti. Allora un assessore alla cultura c’era! Ma era la legislatura 1999-2004). Nessun nuovo sito web. Nessuna nuova idea.
    Anche il sito web della Strada dei vini e dei sapori “Città Castelli Ciliegi” è rimasto identico. Mal fatto e dunque inutile. Ed in effetti inutilizzato:
    http://www.cittacastelliciliegi.it/
    Riporta ancora l’indicazione della vecchia sede:
    Sede operativa e uffici presso
    Ostello “Casale della Mora”
    via Tavoni, 20 – 41058 Vignola (MO)
    http://www.cittacastelliciliegi.it/ita/contatti
    Che fatica aggiornare i siti web!
    Certo, sono cresciuti i “mi piace” sulla pagina facebook della Strada. Oggi sono 410. Una “potenza” di cartapesta! Nel frattempo, però, hanno dismesso la gestione dell’ostello di Vignola “Casale della mora”. Evidentemente incapaci (ed in perdita costante):
    https://amarevignola.wordpress.com/2013/03/10/ingloriosa-fine-del-casale-della-mora-ostello-comunale-inaugurato-pochi-anni-fa/
    Un altro passo, stavolta indietro, nella capacità di accoglienza turistica della città e del territorio.

  8. lanfrancoviola2011 ha detto:

    E’ una buona notizia che il Castello di Vignola non venga chiuso.
    Gli attrattori turistici come questo, o come il Castello di Ferrara, dovrebbero avere la funzione di Testimonial nel mondo dei diversi Centri Storici, ma affinché tutto ciò accada e produca Reddito ed Occupazione, servirebbero “reggitori” più competenti degli attuali.
    LA TRAGEDIA che tutti viviamo, sta nel fatto che è trascorso un anno e tutto ciò che leggiamo, quì potrebbe essere stato scritto ieri.
    Ormai da troppo tempo tutte le amministrazioni sono solo pre-occupate di salvarsi in qualche modo.
    Domenica 11/08 scrivevo :”Turismo bloccato e responsabilità politiche ”
    http://www.estense.com/?p=321052
    A dimostrazione che di questa malattia soffre tutta l’Italia.
    Fino a quando non ci sarà un ricambio totale di questa classe
    amministrativa s-partica ed associativa, non ci sarà possibilità di
    Rinascita Turistica e conseguentemente commerciale, per i Centri Storici del nostro Paese.
    Non se ne salva nessuno, indipendentemente dalla colorazione .
    Ma presto si tornerà a votare ; ricordatevene
    Buon Ferragosto a Tutti gli uomini di Buona Volontà!

  9. Diana Garofani Manzini ha detto:

    Sono passati alcuni anni da questa “discussione” ma ho avuto modo di leggerla soltanto ora!! Mi scuso, ma devo scrivere due parole. Vorrei dire al signor Ceci, persona che conosco e che rispetto molto perché la ritengo di di specchiata onestà, che molto tempo prima che lui iniziasse a “frequentare Palazzo Barozzi e la Scala a Chiocciola come guida” c’era un altro piccolo gruppo che si dava molto da fare, con depliant appropriati, notizie approfondite, e sul Palazzo e sul Barozzi, che faticava molto a trovare dei volontari. Eravamo sempre in cinque o sei a fare il possibile per essere presenti, soprattutto perché ci tenevamo molto a che il Palazzo con le sue meraviglie fosse aperto, ma in così pochi non era facile… poi…così…quasi all’improvviso sono saltati fuori tanti “soloni e guide”: ma dov’era tutta questa gente quando la cercavamo insistentemente e inutilmente?
    hanno iniziato e ciò mi fa piacere ma lamento il fatto che… tutto è successo senza neanche mai nominare (non dico ringraziare) coloro i quali, come veri pionieri, erano partiti lancia in resta …e ad un certo punto si sono dovuti arrendere …
    dal ferragosto 2013 siamo al Natale 2016 …beh pazienza!
    Buon Natale a tutti.
    Diana Garofani Manzini
    (Andrea porta pure pazienza se ogni tanto salto fuori qua e là, senza alcun ordine)

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Ciao Diana, nonostante lo sfasamento temporale la discussione rimane attuale. E’ vero che nel frattempo alcune piccole cose sono cambiate. Ad esempio, anche reagendo positivamente a quanto scritto su questo blog, la Fondazione di Vignola ha deciso di non chiudere la Rocca per ferragosto. Ed anche la biblioteca Auris, per la prima volta, quest’anno non ha chiuso per le solite due settimane agostane (ma ha semplicemente ridotto l’orario di apertura):
      https://amarevignola.wordpress.com/2016/08/07/la-biblioteca-auris-non-chiude-per-ferie-in-agosto/
      Sempre reagendo a quanto scritto su questo blog la Fondazione di Vignola consente ora di scattare foto all’interno della Rocca, adeguandosi ad una montante permessività in merito alle foto del patrimonio artistico da parte di turisti, curiosi, dilettanti:
      https://amarevignola.wordpress.com/2013/12/30/una-modesta-proposta12-foto-libere-alla-rocca-di-vignola/
      Ma al di là di questi micro-aggiustamenti della prassi dell’accoglienza dei nostri monumenti e luoghi della cultura manca ancora un serio lavoro di “pianificazione strategica”. Una cornice che dia un senso coerente alle iniziative delle diverse amministrazioni comunali e delle diverse realtà associative. Anche queste ultime – per fortuna che ci sono! – danno infatti un contributo importante alla valorizzazione del territorio, del suo patrimonio artistico, monumentale, paesaggistico, culturale. Prendere sul serio l’impegno di tanti volontari vorrebbe dire affrontare anche con loro il compito di mettere a punto una visione su come presentare al meglio questo territorio, quali luoghi ed eventi valorizzare maggiormente, come coordinare la ricchezza delle iniziative. Purtroppo questo manca ancora.

  10. Diana Garofani Manzini ha detto:

    Infatti!

    Oltre alla pianificazione mancante, che sarebbe il punto di partenza basilare per operare al meglio e non “consumare inutilmente delle buone energie” , mi pare proprio che manchi la consapevolezza di ciò che possediamo, di quanto di bello e importante abbiamo a Vignola, e di conseguenza la poca importanza e la sciatteria con le quali si affronta il tema.
    Mi pare che, anche agli “alti livelli”, si guardi senza vedere.

    Tutto questo si nota anche nei confronti dei tanti illustri personaggi vignolesi che gravitavano intorno alle pellezze delle quali parliamo., Qui temo di ripetermi (ma “la lingua batte dove il dente duole”…) nominando nuovamente uno su tutti: Jacopo il Vignola. Ma potrei citare anche il Muratori e tanti altri …NOTISSIMI FUORI DAI NOSTRI CONFINI e misconosciuti se non addirittura ignorati non solo dai cittadini ma, soprattutto, dai vari Uffici Culturali preposti, che, come numero, non mancano di certo a Vignola: mi pare, però, disperdano energie in “lavoretti di piccolo livello” con una c di cultura non maiuscola come potrebbe essere.
    Tanto ci sarebbe ancora da dire ma, piuttosto sfiduciata, mi fermo.

    Prima però, desidero ringraziarti perché tieni sempre “accesi i riflettori” cercando di mantenerci all’erta su importanti argomenti, come questo e come molti altri.
    Intendo anche scusarmi meglio per come mi intrometto, a volte in modo poco corretto e senza seguire bene una logica, nei vari argomenti. I motivi sono due:
    – pur portandomi spesso su questo importante e fondamentale sito, mi destreggio un po’ “alla meglio”
    – normalmente rispondo “di getto” senza tanti ragionamenti ed accortezze, risultando spesso forse un po’ ridicola.
    Ciononostante, mi piace molto e credo che continuerò ad intervenire. Beninteso finché, stanco, non mi dirai basta.
    Carissimi saluti
    Diana

    • Fabiana ha detto:

      Gentile Diana,
      in relazione alla sua osservazione sugli illustri vignolesi “notissimi fuori dai nostri confini e misconosciuti dai cittadini”, Le segnalo che a marzo 2016 si è costituita “Vignola e Identità”, associazione culturale composta principalmente da giovani studiosi del territorio e che ha tra i suoi obiettivi proprio lo studio degli illustri vignolesi del passato e la divulgazione storica. Il 12 novembre abbiamo organizzato una conferenza sul chimico, patriota e letterato vignolese Francesco Selmi, proprio a Palazzo Barozzi, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, a riprova del fatto che, in realtà, l’interesse da parte dei cittadini su questi temi è presente. Per i prossimi mesi stiamo organizzando varie iniziative (tra le tante, un convegno sul Settecento vignolese, con relazioni su Muratori, Paradisi, Bernardoni, Veronica Cantelli, Soli, ecc…). Se è interessata, può consultare la nostra pagina facebook (https://www.facebook.com/vignolaeidentita/?ref=aymt_homepage_panel) in cui cerchiamo di divulgare notizie e informazioni sulla storia di Vignola e sui personaggi illustri, proprio per avvicinare i cittadini (in particola modo, i giovani), alla storia del territorio. Speriamo di riuscire ad avvicinare maggiormente istituzioni e cittadini alla storia locale, imprescindibile, a nostro avviso, per uno sviluppo culturale e anche turistico della nostra città.
      Cordiali saluti
      Fabiana

  11. Diana Garofani Manzini ha detto:

    Grazie gentile Fabiana, non ne ero a conoscenza.
    Questa è una buona notizia, specialmente se, come mi pare di capire, l’Associazione è formata da giovani .
    Fosse la volta buona…!!

    Poiché non uso facebook, la prego, se le è possibile di comunicarmi qualche altro mezzo per sapere qualcosa di più su “Vignola e Identità”.
    A presto
    Diana

    • Fabiana ha detto:

      Gentile Diana,
      sì, l’associazione è composta principalmente da giovani (in particolare da studenti universitari e dottorandi, ma non solo!). Domani abbiamo organizzato in chiesa a Vignola, per celebrare l’anniversario dei 600 anni della Chiesa plebana, un concerto di musica sacra con la partecipazione di Raina Kabaivanska, se avesse tempo di passare nel pomeriggio ci trova lì (il concerto inizia alle 16, ma saremo lì un poco prima). Per ogni informazione possiamo sentirci via email: vignolaeidentita@gmail.com . Per quanto riguarda la pagina facebook, i contenuti dovrebbero risultare visibili anche senza essere iscritti a facebook, tramite il link: https://www.facebook.com/vignolaeidentita/?ref=aymt_homepage_panel.
      Cordiali saluti, e grazie per l’interesse dimostrato!
      Fabiana Fraulini

      • Diana Garofani Manzini ha detto:

        Il concerto è stato MERAVIGLIOSO!! e la gente era molta e soddisfatta. Ce ne vorrebbero in continuazione (naturalmente senza poter arrivare al numero di Salisburgo – che vive sui concerti). Ma la nostra bella cittadina ha “luoghi incantati” che ben si prestano a questo genere di eventi: molto amati dal pubblico, se sono di alto livello come quello di oggi.

        Ricordo che avevamo Mirella Freni con la Scuola di Musica – un vero fiore all’occhiello per Vignola – ma, se non ho capito male detta Scuola a Vignola non c’è più!?…spero di sbagliare…

        Prima di salutarla, mi permetto di informarla che alla Rocca di Vignola, nelle tre meravigliose Sale del piano terreno, è allestita la mostra “La Bellezza dalla Fede” con apparati liturgici dal XVI al XX secolo.
        La mostra va “aldilà” di ogni Credo politico/religioso, aldilà del “credere o no”, è semplicemente bellezza e cultura (e non mi pare poco!)
        Purtroppo – tasto dolente già toccato da Andrea – in questi giorni la Rocca è stata sempre chiusa e così sarà anche tutti i lunedì, il 31 dicembre e il 1° dell’anno 2017.

        Grazie, nuova e sconosciuta amica, cercherò il link.
        Cari saluti e un buon proseguimento di lavoro (culturale).
        Diana

        • Fabiana ha detto:

          Sono davvero contenta che il concerto sia piaciuto! Se vuole rimanere aggiornata sulle nostre iniziative future basta che mandi una email all’indirizzo vignolaeidentita@gmail.com , così la inserisco nella mailing list in modo che le arrivino le comunicazioni.
          Cordiali saluti, a presto!
          Fabiana Fraulini

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