Via Libertà: cronistoria degli impegni disattesi, di Simona Plessi

Via Libertà (foto dell’1 novembre 2009)

In modo puntuale Simona Plessi ha elencato le date degli eventi e degli atti amministrativi più importanti sul progetto di “risistemazione” di via libertà dal 2009 ad oggi. Sono trascorsi 3 anni e mezzo e via Libertà è ancora così, come ce la consegnano decenni di incuria. Come si vedrà molti sono gli impegni disattesi dall’amministrazione Denti. Un primo cantiere, su metà della via, dovrebbe partire nel 2012. Il completamento dovrebbe avvenire nel 2013. Il condizionale è d’obbligo. La spesa, in origine stimata a 500mila euro, è nel frattempo raddoppiata. L’impegno a “salvare il più possibile gli alberi” è disatteso: il progetto prevede che 25-27 vengano abbattuti. Che dire? Si può fare diversamente e meglio.

14 gennaio 2009
La data della riunione convocata dal Sindaco Roberto Adani in Biblioteca; invitati i cittadini residenti e gli esercenti della via. E’ il primo incontro pubblico sul tema della “Riqualificazione di via Libertà”. Assessore ai Lavori Pubblici: Daria Denti. Il progetto originario prevede il mantenimento degli alberi, ma dall’incontro si esce con l’idea di abbattere tutti i tigli sul lato nord della strada (circa 90).

Estate 2009
Non il mio nome” (vedi). Così viene denominata l’iniziativa promossa da Stefano Corazza con l’ausilio di alcuni amici della lista di cittadini Vignola Cambia per testimoniare la volontà dei cittadini vignolesi di esprimersi riguardo al futuro di questa via e dei suoi alberi di tiglio. Ognuno dei 172 esemplari di tiglio è fotografato accanto ad un “amico umano” che gli “presta” il suo nome.

Stefano Corazza scatta le foto per l’iniziativa “Non il mio nome”: un cittadino a fianco di ogni tiglio, a cui presta il nome (foto del 18 luglio 2009)

1 ottobre 2009
Ha inizio il percorso denominato “Via della Partecipazione” (vedi). L’Amministrazione affida alla società “Genius Loci” il compito di consultare, intervistare, riunire cittadini e “opinion leaders” al fine di giungere ad una proposta di progetto partecipato e condiviso per la riqualificazione di due vie cittadine: via Barella e via Libertà. Il numero delle persone interessate è alto e si assiste ad un confronto appassionato (vedi).

11 novembre 2009
Auditorium dell’Istituto Paradisi. Soltanto ora, su richiesta dei cittadini coinvolti in Via della Partecipazione, vengono resi pubblici i progetti sospesi per la riqualificazione di via Libertà e via Barella.

12 dicembre 2009
Il percorso partecipato ha termine. Da esso escono alcuni progetti, alla luce dei quali risulta evidente che soltanto un senso unico risolverebbe i problemi presenti sul tappeto. Sono formulati anche 4 principi guida inderogabili, che rispecchiano la volontà della maggioranza dei partecipanti:

  1. soluzioni non di compromesso;
  2. mettere in sicurezza, privilegiando la mobilità pedonale e ciclistica;
  3. salvare il più possibile gli alberi;
  4. manutenzione, manutenzione, manutenzione.

Anno 2010
Silenzio. Nessuna comunicazione ai cittadini sul futuro di via Libertà. “Via della Partecipazione” è già dimenticata. La risposta è comunque l’abbattimento di tutti i tigli di via Barella (vedi) e la resa esecutiva del progetto preliminare, temporaneamente sospeso, riguardante quella via (vedi). Il partito di chi pensa che “…quei tigli vanno tolti perché sporcano troppo…” ha vinto su quei cittadini che avevano messo competenze, riflessioni, disponibilità  al servizio della soluzione di un conflitto.

Le foto di alcuni dei 172 cittadini che si sono fatti fotografare a difesa dei tigli nell’iniziativa “Non il mio nome” (foto del 14 novembre 2009)

Anno 2011
All’inizio dell’anno, nella Relazione Previsionale e Programmatica redatta dalla Giunta Municipale ad introduzione del Bilancio di Previsione, si fa riferimento alla riqualificazione di via Libertà  come di “opera urgente programmata per il corrente anno”. Nei mesi seguenti non c’è però alcun riscontro concreto a tali affermazioni.

Giugno/Luglio 2011
In questo periodo abbiamo notizia della convocazione da parte della Confesercenti di due incontri dell’Amministrazione con i commercianti della via. Nulla viene comunicato a questo proposito ai cittadini.

20 luglio 2011
La lista di cittadini Vignola Cambia presenta al Consiglio Comunale la mozione “Via Libertà non può più aspettare”. La mozione viene approvata. La Giunta si impegna dunque a

  1.  completare quanto prima l’iter progettuale secondo una modalità che preveda il confronto con      residenti, esercenti, cittadini per l’implementazione dei quattro principi indicati dal documento finale di “Via della Partecipazione”;
  2. organizzare quanto prima incontri pubblici di discussione con residenti, esercenti, cittadini in merito alle caratteristiche ipotizzate per il progetto prima che questo venga adottato;
  3. presentare al Consiglio Comunale il cronoprogramma della progettazione e dei lavori di cantiere non oltre il 30 settembre 2011 e comunque contestualmente agli equilibri di bilancio – stato di avanzamento dei programmi;
  4. garantire una adeguata informazione alla cittadinanza sullo stato di avanzamento sia dell’iter           progettuale, sia dell’iter amministrativo di selezione dell’esecutore dei lavori, sia dei successivi lavori di cantiere tramite e-mail (ai partecipanti di “Via della Partecipazione” ed a quanti vorranno essere informati lasciando il proprio indirizzo e-mail) e tramite la pubblicazione del relativo cronoprogramma e dei materiali di progetto sul sito web del Comune. Cosa che non è avvenuta!

11 ottobre 2011
Constatato che dopo l’approvazione della mozione “Via Libertà non può più aspettarenessuno degli impegni presi dalla Giunta è stato rispettato, la lista di cittadini Vignola Cambia presenta una “Domanda di Attualità” al Consiglio Comunale, chiedendo che si provveda al più presto a mantenere gli impegni presi con i cittadini, considerato il carattere di urgenza dell’intervento per la sicurezza e la qualità della vita. Ancora silenzio.

24 ottobre 2011
Si riunisce la 3° Commissione Consiliare. Ordine del giorno: Riqualificazione di via Libertà: informativa sullo stato di avanzamento della progettazione. L’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Montanari informa che i contatti con l’estensore del Progetto Preliminare che viene ora presentato, architetto Giovanni Cerfogli, risalgono al mese di giugno e che la nuova convenzione è stata stipulata alla metà di luglio. Nessuna comunicazione ai cittadini. “Via della Partecipazione” è ormai lontana anni-luce. Essendo le Commissioni Consiliari aperte al pubblico, alcuni cittadini di Vignola Cambia partecipano e raccolgono informazioni (vedi). In sintesi: il sistema di sosta e il doppio senso di marcia sono stati i criteri di base nella stesura del progetto. Per questo motivo sarà eseguito uno “sfoltimento” (sic!) del 16% degli alberi presenti lungo la strada. Questo significa che circa 25-27 alberi (in larga parte sani e rigogliosi) saranno sacrificati per far posto  a parcheggi, pavimentazioni inutili, dehors dei locali presenti nella via.

Un momento del “planning for real” nell’ambito di “Via della partecipazione” (foto del 14 novembre 2009)

28 novembre 2011
La Giunta  Municipale approva con Delibera n°167 il Progetto Preliminare di sistemazione di via Libertà da realizzarsi negli anni 2012 e 2013. Ma la notizia non è pubblica! La delibera sarà infatti pubblicata all’albo pretorio solo 6 mesi dopo. Perché?

1 dicembre 2011
Soltanto dopo l’approvazione della Giunta il progetto è presentato ai cittadini in un incontro che si svolge in Biblioteca (vedi). Si ricava che nella stesura del progetto è prevalsa la volontà di soddisfare interessi particolari anziché il bene comune. I principi di partecipazione e trasparenza fondamentali in un dibattito democratico sono stati calpestati. I criteri formulati dai cittadini all’interno del percorso partecipato, dichiarati a suo tempo imprescindibili, sono stati disattesi. Il comportamento tenuto dalla Amministrazione, che ha privilegiato una categoria di cittadini, quella dei commercianti, non ha favorito la coesione della comunità.

4 maggio 2012
Viene pubblicata all’Albo pretorio (perché con tanto ritardo?) la Delibera di Giunta  del 28 novembre 2011. Alcune altre considerazioni. Il primo stralcio dei lavori, con inizio estate 2012, riguarda la parte della strada compresa tra via Fratelli Rosselli e via dell’Oratorio, guarda caso quella con il maggior numero di esercizi commerciali, ma con meno problemi per pedoni e ciclisti. Si rimanda al 2013 l’intervento sul tratto tra via dell’Oratorio e viale Matteotti, quello che avrebbe più necessità di sistemazione. Risulta inoltre che la spesa prevista per la riqualificazione di via Libertà (1 milione di euro) è notevolmente superiore a quella ipotizzata inizialmente.

Giugno 2012
Libertà è partecipazione”. Questo il titolo della mozione che Vignola Cambia presenterà al prossimo Consiglio Comunale. Perché la storia di una strada dimenticata per decenni dall’amministrazione del nostro comune non deve finire così.

Via Libertà (foto del 3 ottobre 2011)

Un po’ di storia su via Libertà.
Fu nel lontano 1917 che l’antica via detta “la Migliorina” divenne via Libertà (delibera del Consiglio Comunale n.70 del 12 dicembre 1917). Gli amministratori comunali, nel tragico momento della disfatta di Caporetto, avevano voluto sottolineare la necessità di resistere agli austriaci, affermando appunto la Libertà dell’Italia. La via era allora un viottolo di campagna. Poche case in sasso all’inizio sulla destra, le “case di Toschi”. Dall’altra parte un prato in cui si teneva il mercato bestiame. Poi la strada continuava tra i campi e le rade case coloniche.
All’inizio degli anni cinquanta poco ancora era cambiato. Il prato dietro all’edificio della “Pesa” e alla cabina elettrica della SEE, se escludiamo lo stabile con ingresso su viale Vittorio Veneto costruito durante il Ventennio per ospitare la GIL, che fu trasformato nel dopoguerra nella Scuola di Avviamento Professionale, era ancora quasi interamente vuoto. Quando in estate un circo passava da Vignola, era qui che veniva ospitato. Dal 1931 era stata aperta una nuova strada che confluiva in via Libertà: il viale che dal 1945 è intitolato a Giacomo Matteotti. Fu alla fine di quel decennio che iniziò la lottizzazione del  terreno intorno alla via, che comunque era ancora “strada bianca”.
Nei primi anni sessanta si realizzò l’asfaltatura e la piantagione degli alberi di tiglio (Tilia x europaea), effettuata purtroppo secondo criteri non rispettosi delle esigenze delle piante: in particolare la base fu circondata d’asfalto, impedendo così la penetrazione dell’acqua piovana nel terreno.
I decenni successivi sono stati caratterizzati dalla assoluta mancanza di manutenzione a marciapiedi e cordoli. L’idea che sarebbe bastato liberare le radici dallo stato di asfissia a cui la copertura “ermetica” le costringeva per far sì che esse non cercassero risorse in superficie e quindi sui marciapiedi e i giardini limitrofi non è mai passata per la mente di chi amministrava il territorio.
Negli anni settanta la situazione è già compromessa. La costruzione degli edifici dell’USL, della Casa Albergo per anziani, della Caserma dei Carabinieri provoca l’aumento del traffico automobilistico. Diminuisce lo spazio per pedoni e ciclisti. La vivibilità della strada si affievolisce progressivamente. Per fortuna i filari di tiglio garantiscono un impatto visivo gradevole oltre che una funzione importante di assorbimento del rumore e delle sostanze inquinanti.

Simona Plessi

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