Nella gestione dei rifiuti l’amministrazione comunale è virtuosa solo a parole

La logica del cassonetto è superata” – così affermano in coro gli assessori vignolesi Romina Bertoni (bilancio) e Mauro Scurani (ambiente). Dico subito che condivido. Dico anche però che qualcosa non mi torna. Perché a chi fa politica in questo modo –  mi viene da dire – … piace vincere facile. A parole ci si professa “rivoluzionari” (sostenitori del porta a porta). Nella pratica si è invece “conservatori” (difensori del cassonetto). Perché, purtroppo per Vignola, oggi la realtà è questa. I dati testimoniano che nella raccolta differenziata Vignola è il fanalino di coda tra i comuni più importanti della provincia di Modena (vedi), anche in conseguenza del fatto che ha abbandonato i progetti di raccolta dei rifiuti con il metodo del porta a porta. Dunque una precisazione è d’obbligo.

Cassonetti per le strade di Vignola. L'amministrazione dichiara che sono "superati", però poi abbandona il progetto sulla raccolta porta a porta! (foto del 30 aprile 2011)

[1] Al giornalista de Il Resto del Carlino gli assessori Scurani e Bertoni hanno rilasciato dichiarazioni assolutamente condivisibili da chi vorrebbe vedere un maggior impegno al rispetto dell’ambiente anche nella raccolta dei rifiuti urbani (pdf). E ciò a commento di un progetto di legge regionale di iniziativa popolare (messo a punto da Legambiente Emilia-Romagna, WWF, Ecoistituto di Faenza, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Forlì: vedi) approvato dal consiglio comunale di Vignola (su proposta della giunta) il 14 dicembre scorso. Lo stesso consiglio approvava anche un ordine del giorno della lista di cittadini Vignola Cambia sullo stesso tema (ma inclusivo di indicazioni di revisione del sistema delle imposte sui rifiuti). Progetto di legge che dice, appunto, basta con la raccolta tramite cassonetti (visto che persegue “la riduzione dei rifiuti urbani, il riuso dei beni a fine vita, il riciclaggio, e di minimizzare, tendendo a zero, nell’ordine, lo smaltimento (…)  e il recupero diverso dal riciclaggio”). Tutto bene, dunque? A parole sì. Assai meno a fatti. Infatti se andiamo a vedere i dati sull’impegno alla raccolta differenziata oggi, vediamo che Vignola è nella parte bassa della classifica. Tra i comuni più importanti della provincia, Vignola è quello con la performance peggiore. Viene dopo Nonantola (62,9% di raccolta differenziata), Maranello (62,4%), Carpi (58,8%), Formigine (58,5%), Sassuolo (58,3%), Mirandola (51,9%), Castelfranco (51,6%), Modena (51,0%) ed altri 19 comuni (qui i dati al 2010 dei 47 comuni della provincia di Modena: pdf)! Nel 2010 (anno a cui si riferiscono gli ultimi dati disponibili mentre scrivo) Vignola si è infatti fermata al 45,4% di raccolta differenziata dei rifiuti (vedi). Non è colpa, questo, di un destino cinico e baro. Ma di scelte compiute dall’amministrazione comunale. Anche dall’amministrazione comunale Denti. Scelte che, però, vanno in direzione opposta al no-cassonetti dichiarato dal progetto di legge!

Isola ecologica di via Barella (foto del 9 dicembre 2008)

[2] E’ bene dunque dire in modo chiaro non solo che Vignola è fanalino di coda per la raccolta differenziata in ambito provinciale (fanno peggio solo i comuni della montagna). Ma anche che l’amministrazione Denti, proprio nel 2010, ha abbandonato il progetto di sviluppo della raccolta porta a porta lasciato in eredità dall’amministrazione Adani! Ricordo l’intervento dell’assessore Scurani in consiglio comunale che argomentava la bontà del nuovo progetto di riorganizzazione della raccolta con cassonetti, sostenendo che avrebbe consentito di raggiungere gli obiettivi di piano (55% di raccolta differenziata nel 2010, 65% nel 2012). Progetto che implicava però l’abbandono di ogni progetto di raccolta “porta a porta” (ancora previsto nella Relazione Previsionale e Programmatica del 2010). A pag. 34 della Relazione, la giunta aveva infatti scritto: “Per quanto riguarda il Comune di Vignola è necessario lavorare per un significativo aumento della percentuale di raccolta differenziata, che pure presentando un rimarchevole aumento nell’ultimo periodo presenta ancora un ritardo rispetto alla media provinciale: 40,4% nel 2008 (…) contro il 48%.” E tra le principali azioni da mettere in campo per centrare l’obiettivo prevedeva lo “studio e avvio dell’ampliamento della zona di raccolta porta a porta, che interesserà le zone limitrofe del centro storico, con particolare riferimento alle Vie Borgovecchio, Minghelli, G.Bruno”. Pochi mesi dopo, appunto, questo progetto veniva abbandonato, affidandosi per intero ai soli cassonetti (seppure “riorganizzati”; qui il progetto HERA: pdf) (delibera della Giunta Municipale n.140 del 13 settembre 2010, approvata, tra l’altro, con il voto favorevole degli assessori Bertoni e Scurani). In realtà già allora era chiaro che con la raccolta tramite cassonetti quegli obiettivi rimanevano ampiamente fuori portata. Oggi anche gli assessori Scurani e Bertoni ne prendono atto. Anzi testimoniano di essersi convertiti. E’ una buona notizia (la conversione). E’ invece una pessima notizia il fatto che sino ad ora l’amministrazione sia stata condotta nella direzione sbagliata.

Percentuale di raccolta differenziata nei 47 comuni della provincia di Modena nel 2010. E' evidenziata la soglia del 55%, obiettivo del PPGR vigente. La freccia indica la posizione di Vignola, nella parte medio bassa della "classifica".


One Response to Nella gestione dei rifiuti l’amministrazione comunale è virtuosa solo a parole

  1. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Questa sera, in consiglio comunale a Vignola, l’Ing. Sandro Boarini, Responsabile Ambiente HERA SOT Modena, ha fatto il punto della situazione sulla gestione dei rifiuti, i risultati conseguiti nel 2011, i programmi per il prossimo futuro. Innanzitutto un dato positivo: la riorganizzazione dei cassonetti, a regime da febbraio 2011, ha incrementato ulteriormente la quota di raccolta differenziata che nel 2011 è arrivata al 51,3% (dato provvisorio). Certo, l’Ing. Boarini ha evitato di sottolineare il fatto che l’obiettivo per il 2011, fissato per legge, era il 60%. Vignola, dunque, è a -8,7% rispetto alla soglia-obiettivo del 60% di raccolta differenziata. Dunque obiettivo mancato. Soglia-obiettivo che per il 2012 è pari al 65% (mentre per gli anni successivi il PPGR indica il 70%). Plausibile che si manchi anche quello per l’anno in corso.
    Interessante anche il confronto sui programmi in corso di attuazione. HERA sta sperimentando un “approccio industriale” alla raccolta differenziata, che tendenzialmente evita la raccolta “porta-a-porta” ed è invece basata sul potenziamento della raccolta differenziata stradale (con il set dei cassonetti “specializzati” per tipologia di rifiuto) e, soprattutto, sul potenziamento dell’attività delle “isole ecologiche”. Tale sistema è stato denominato Smart Waste System (SWS), ovvero Sistema Intelligente di raccolta dei Rifiuti. La prima applicazione ha avuto luogo nel 2011 nel comune di Bastiglia:
    http://www.gruppohera.it/gruppo/strutture_territoriali/modena/comunicati_stampa/pagina1884.html
    poi seguita da Campogalliano ed altri comuni (è in corso di completamento a Castelvetro). Chi confrontasse i programmi di HERA con i contenuti del progetto di legge di recente approvato dal comune di Forlì e poi Vignola vedrebbe che si tratta di impostazioni significativamente diverse. La seconda, infatti, è basata sulla raccolta “porta-a-porta”, sulla riduzione dei rifiuti, sul riuso e riciclaggio. Risulta dunque davvero singolare (ed un po’ schizofrenico) vedere che gli indirizzi politici vanno in una direzione, mentre l’azienda che gestisce il servizio a Vignola, HERA appunto, ha un diverso approccio. Ma, come si dice nel post, la coerenza non è di certo una virtù della politica dell’amministrazione locale. Per cui si può predicare in un modo, ma poi impostare il servizio (tramite il contratto di servizio) in un altro. Insomma, sembra che il PD abbia imparato dalla Lega Nord ad essere al tempo stesso “di lotta e di governo”. Con buona pace, appunto, della coerenza e della chiarezza e leggibilità del messaggio indirizzato ai cittadini.

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