Aggiornare il “piano neve”, please.

Sappiamo tutti che gli eventi climatici che turbano le normali attività quotidiane – come la (poca) neve caduta oggi – spingono ogni cittadino a chiamare in causa l’amministrazione, competente della pulizia di strade e piazze, in genere per lamentarsi dell’inefficienza dell’intervento. Mentre ogni individuo tende a sottovalutare i propri obblighi (in caso di neve, ad esempio, il mantenere pulito il marciapiede sul fronte della propria proprietà), allo stesso modo è diffusa la tendenza a richiedere all’ente pubblico il massimo di efficienza (ed a volte anche di più). Per fronteggiare l’evento neve, seguendo l’esempio di altre amministrazioni comunali (e dopo la non brillante performance del 10 marzo 2010: vedi), anche il comune di Vignola ha elaborato un “piano neve” (vedi), nel tentativo di organizzare al meglio l’intervento del proprio personale e dei “terzisti” per minimizzare i disagi causati dalle nevicate.  La nevicata odierna è di quelle considerate – in base al piano – “moderate” o poco più (sono considerate “moderate” quelle precipitazioni inferiori ai 50 mm nelle 24 ore; “forti” quelle con precipitazioni comprese tra 50 e 250 mm nelle 24 ore).

Un'auto passa con il semaforo rosso per non doversi fermare in salita, lungo via Panaro. La foto, scattata all'incrocio tra via Panaro e via C.Battisti, evidenzia la mancata pulizia della salita detta dello "sgabellatore" (foto del 2 marzo 2011)

Sono stati attivati i mezzi antineve – cosa che avviene di norma al superamento dei 5 cm di neve a terra. Il piano prevede che: “non appena la neve depositata sul suolo raggiungerà l’altezza utile all’intervento dei mezzi (almeno 5 cm), il Coordinatore del Servizio avvierà l’attività delle 16 lame spazzaneve, sospendendo o prorogando l’uso dei 3 mezzi spargisale, sulle 13 (tredici) aree di intervento previste dal Piano. Alcune zone (area collinare e aree in cui siano presenti salite e discese pericolose) potranno essere attivate in anticipo rispetto ad altre” (Piano neve 2010/2011, Comune di Vignola, p.4) In effetti le strade con salite (o discese) pericolose meritano una certa attenzione. Tra queste vorrei citare – solo perché la percorro con una certa frequenza – la salita/discesa detta dello “sgabellatore”, in via al Panaro (la prosecuzione di via G.B.Bellucci che porta nelle “basse” di Vignola).

Una seconda auto che attraversa l'incrocio con il semaforo rosso per non doversi fermare in salita, visto che la strada non era stata spazzata dalla neve (foto del 2 marzo 2011)

Per chi viene dalle “basse” il punto è abbastanza critico: la pendenza della salita è discreta, sulla sinistra c’è l’innesto di via Borgovecchio (oggetto di lamentele dopo la chiusura al transito della piazzetta davanti a Villa Braglia: vedi), sulla sommità (all’incrocio con via C.Battisti) è collocato un semaforo con tempo assai ridotto per il verde e dunque assai spesso le automobili debbono fermarsi (e poi ripartire) in salita. Tutto questo con la strada ricoperta di neve è tutt’altro che agevole, per cui, nella giornata odierna, ho assistito ad episodi tipo: un furgone parcheggiato in mezzo alla careggiata con i lampeggianti accesi perché non riusciva più a salire; diverse auto che, per sorpassarlo, hanno invaso la corsia opposta (ma in prossimità dell’incrocio, con il rischio di scontrarsi con chi svoltava a destra da via C.Battisti); diverse auto che per non correre il rischio di fermarsi e non essere in grado di ripartire hanno percorso tutta la salita sino alla sommità e sono passate con il semaforo rosso per non essere costrette a fermarsi. L’impressione è che questo tratto di strada vada pulito meglio e con maggiore tempestività. Mentre alle 8.30 un mezzo spazzaneve andava avanti e indietro per la pista ciclabile di viale Trento e Trieste (pista che difficilmente viene usata da bici in caso di neve), per tutta la prima mattinata la salita dello “sgabellatore” è rimasta non pulita dalla neve causando parecchi disagi ed anche qualche rischio che, con un po’ più di attenzione (e coordinamento), poteva essere evitato. Forse è bene, anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini e delle prime esperienze di applicazione, procedere a perfezionare il “piano neve”.

La pista ciclabile di viale Trento e Trieste spazzata a più riprese (meno "fortuna" ha avuto via Panaro) (foto del 2 marzo 2011)

2 Responses to Aggiornare il “piano neve”, please.

  1. marcello ha detto:

    Molto peggio comunque a Castelvetro: un camion bloccato sulla salita di via Palona dopo le 8.30, nessuna traccia di interventi antineve sulle strade principali.

  2. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Ciao Marcello, come sappiamo oggi bastano pochi cm di neve per mandare in tilt una città. Vale per Vignola, vale per tutte le altre (o molte di loro). Che quindi un’amministrazione si doti di uno strumento di “pianificazione” dell’intervento in caso di neve è buona cosa. Seguendo l’esempio di altri comuni anche Vignola ha stilato il suo “piano neve”. Che però è essenzialmente un documento di organizzazione dei “terzisti” incaricati di spazzare strade e spazi pubblici. Manca una puntuale definizione delle priorità, ovvero delle criticità. Mentre si dice in generale che le strade di accesso alla città, specie se in salita/discesa, richiedono un intervento, non si precisa come, con che tempi, quale “stato” deve essere assicurato, ecc. E’, diciamo, ancora uno scheletro di piano. La strada è quella giusta, ma c’é ancora lavoro da fare. Occorre poi individuare modalità più efficaci per richiamare i cittadini ai propri doveri, alle proprie responsabilità. Una battuta. Poche settimane fa si è tenuta a Vignola la mostra fotografica, attingendo all’archivio di foto e cartoline del Dr. Attilio Neri, su “Vignola con la neve”. Forse non sarebbe stato male distribuire ai partecipanti una cartolina, se non un pieghevole, con le indicazioni operative su come affrontare la neve in città. Oggi. Od un questionario che chiedesse: cosa ti aspetti faccia un cittadino “esemplare” in caso di neve? E tu cosa fai? Insomma, piegare un evento culturale per alimentare un po’ dell’esangue senso civico che contraddistingue le nostre città.

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