Il 15 febbraio scorso, in occasione della discussione del bilancio di previsione 2011 del comune di Vignola, Rossella Masetti, consigliere comunale PD, è intervenuta per confutare una proposta di emendamento presentato da Vignola Cambia. L’emendamento proponeva di incentivare le pratiche eco-sostenibili in edilizia, tra cui il riciclaggio dei materiali inerti (frutto della demolizione di vecchi edifici). Pur ammettendo di non essere un’esperta della materia la Dott.ssa Masetti ha sostenuto, affidandosi al parere di un tecnico, la non fattibilità della proposta. Un modo singolare di procedere. Comunque sia, ecco qui una replica di Eleonora Mariotti, architetto.

Attività edilizia a Brodano. L'emendamento intendeva promuovere, tra le altre cose, recupero e riuso dei rifiuti inerti, così da ridurre l'attività estrattiva (la foto è del 5 settembre 2009)
Gentile dott.ssa Masetti,
sento il dovere di scriverle in quanto ciò che lei ha detto nel Consiglio Comunale del 15 febbraio 2011, riferito all’emendamento n.8 “Contenimento dei consumi energetici in edilizia” con particolare riguardo alla pratica della demolizione selettiva, non è corretto. Con queste mie poche righe, vorrei esserle d’aiuto e suggerirle inoltre di avvalersi di “consulenti” più informati in materia di eco-sostenibilità, temi ormai obbligati e pratiche non più rinviabili a tempi futuri, il futuro comincia da oggi sulla base di ciò che noi tutti costruiamo quotidianamente con le nostre scelte.
Demolizione Selettiva significa recuperare una buona parte di ciò che fino a ieri era rifiuto per riutilizzarla come materia prima e quindi come un bene che ha un valore. Senza elencarle le nuove Direttive Comunitarie le ricordo che già il Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97) all’art. 4 imponeva il recupero, il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero per ottenere materia prima dai rifiuti. In particolare dai rifiuti di costruzione e demolizione si ricava una frazione di eccellenti materiali inerti riciclati che, se preventivamente assoggettati al trattamento che li renda conformi agli standard della Circolare 5205 del 15/7/2005 del Ministero dell’Ambiente, possono essere utilizzati, nel settore edile-stradale ed ambientale, in sostituzione dei materiali naturali per la realizzazione di sottofondi di strade e parcheggi, per strati di fondazione delle infrastrutture di trasporto e di piazzali civili ed industriali, per la realizzazione di recuperi ambientali, riempimenti, colmate e molto altro ancora.
La pratica è in uso ormai da tempo e ci sono ditte (anche a Vignola, Spilamberto, Savignano e Modena) che sono già abilitate a ritirare, separare e lavorare i rifiuti da C&D (costruzione e demolizione). Il dott. Mario Ori, Responsabile dell’Unità Operativa Gestione Rifiuti della Provincia di Modena (ori.m@provincia.modena.it, tel. 059-209577) sarà disponibile a rassicurarla su come ciò non solo sia possibile, ma auspicabile come tante altre attività di recupero rifiuti.
Lo scopo dell’emendamento in oggetto composto da tre punti (qui il testo completo), due dei quali completamente ignorati in fase di discussione, era quello di “premiare” ed incentivare le pratiche eco-sostenibili in edilizia volte al contenimento del consumo energetico e della conseguente impronta ecologica, perché non possiamo più permetterci l’uso indiscriminato di risorse senza pensare da dove vengano o disdegnando il loro riuso e riciclo, gli impatti ambientali vanno minimizzati pensando sempre a tutta la filiera.
Le segnalo inoltre un link dove troverà un accenno alle nuove Direttive Europee sull’argomento: gestione dei rifiuti inerti.
Distinti saluti
Eleonora Mariotti