Sul mancato sgombero della neve dalle vie del centro è stata l’associazione Lapam-Licom a fare la voce grossa con l’amministrazione comunale. In un comunicato, ripreso oggi (13 marzo) da L’Informazione di Modena e Modena Qui, afferma: “non è possibile che, a due giorni dalla nevicata, tanti negozi vignolesi abbiano ancora difficoltà legate ai cumuli di coltre bianca”. Certo, l’evento è stato eccezionale (si deve risalire agli anni ’80 per un evento di questa portata ed un inverno così nevoso), ma – così afferma Lapam-Licom – in un momento di difficoltà economica, occorre fare davvero il possibile per alleviare questi disagi di chi “cerca di resistere e porta avanti le attività commerciali della zona”. L’associazione chiede dunque interventi urgenti e risolutivi all’amministrazione: “Il Comune può e deve fare di più: pensiamo anche ai parcheggi, oltre che agli accessi alle attività commerciali”.
In effetti l’impressione è questa. Le risorse umane e finanziarie forse non sono tante, ma anche la cabina di regia conta. L’impressione – di impressione si tratta – è che sia mancata una chiara definizione delle priorità nelle operazioni di sgombero. La parte centrale di via Mazzini è oggi pulita (ed è “zona pedonale”!), ma in tutte le vie cittadine del centro (non solo in centro, in verità!) la mobilità è pesantemente ostacolata dalla neve ammucchiata a bordo strada e parcheggiare è proibitivo. Non solo gli esercizi commerciali sono impediti nella loro attività. Lo stesso vale anche per molti edifici pubblici. Scuole e chiese, ad esempio, sono tuttora (ore 19 del 13 marzo) circondate da mucchi di neve che invadono tanto i marciapiedi, quanto le zone di sosta per le automobili. Ne consegue che i pedoni camminano in mezzo alla strada. Non voglio però insistere sul tema, nonostante il suo accertato appeal (il tempo atmosferico è probabilmente l’argomento di conversazione più frequente ed i giornali si adattano a ciò dedicandovi pagine intere; quando poi ci si può innescare sopra un po’ di polemica – “pronto” intervento a rilento, strade e marciapiedi puliti male, sale che scarseggia, mancati controlli su alberi e rami “a rischio schianto”, scuole chiuse o aperte, lasciate l’auto a casa, ecc. – il sistema dei mass media è a nozze). Non voglio neppure rimarcare – e andrebbe fatto – che occorre recuperare un po’ di capacità collettiva di gestione di questi eventi ed un po’ più di senso civico (mutuo-aiuto & C.). Mi interessa invece l’evento e la polemica sull’intervento dell’amministrazione comunale (tempestivo? adeguato? ecc.) perché mi pongo nell’ottica della rendicontazione di queste “attività” ai cittadini. E’ andato tutto bene? Con le risorse a disposizione si poteva fare di più? Si doveva prendere la decisione politica di stanziare più risorse? Si doveva impiegare meglio le risorse, ad esempio con una più chiara e razionale definizione delle priorità?

La situazione della viabilità in via Minghelli: ai lati della strada la neve ammucchiata impedisce di parcheggiare (foto del 13 marzo 2010, ore 7.23)
Dico subito che io non sono in grado di rispondere. Vedo però che l’amministrazione comunale su prontezza e modalità di intervento ci ha costruito sopra un pezzo di comunicazione. Di marketing, direi. Visto che nella home page campeggia il titolo: Amministrazione Comunale, Protezione Civile ed Hera al lavoro per liberare i cassonetti dalla neve e ripristinare il servizio di raccolta rifiuti! Dal 12 marzo, infatti, un comunicato web informa i cittadini (i navigatori del sito web del Comune) che l’amministrazione comunale ha organizzato un “servizio” straordinario per liberare gli accessi ai cassonetti, consentendo così di nuovo ai cittadini il conferimento dei rifiuti. Si annuncia che le squadre (si parla di “alcune” squadre; non è dato sapere quante di preciso, così come non è dato sapere quante persone sono complessivamente mobilitate), composte da personale volontario della Protezione Civile della Pubblica Assistenza di Vignola, da volontari della Protezione Civile dell’Unione Terre di Castelli, da furgoni “Porter” Hera e da un piccolo escavatore, opereranno venerdì 12 marzo (dalle 16 alle 20) e sabato 13 marzo (dalle 7 alle 19). Queste squadre di servizio, dunque, sono state attivate dal venerdì 12 pomeriggio. La neve ha smesso di cadere (in modo significativo) mercoledì 10. Forse l’intervento non è proprio tempestivo. E’ comunque vero che, plausibilmente a fronte di una segnalazione del “problema cassonetti” da parte di un cittadino, l’amministrazione ha organizzato un intervento per cercare di risolvere un problema generalizzato. Però altri soggetti (es. associazioni di categoria, tanti cittadini) lamentano l’inadeguatezza dell’intervento di sgombero delle strade e di pulizia dei marciapiedi (per l’accesso ai luoghi pubblici).
A fronte di queste valutazioni confliggenti, l’assessore al bilancio Romina Bertoni, che presiederà il percorso “partecipato” (?) di rendicontazione sociale (ce l’ha raccontato per diverse pagine della Relazione programmatica 2010) che cosa farà? Di quest’episodio “eccezionale” e dell’intervento dell’amministrazione comunale per farvi fronte, che tracce rimarranno nel documento di rendicontazione? Poco importa si chiami “bilancio sociale” (termine inappropriato) o invece “bilancio di missione” (termine corretto per un’amministrazione comunale) (vedi). La questione è: come verranno “trattate” le due valutazioni (quella dell’amministrazione comunale che afferma di aver operato bene, forse nel migliore dei modi possibili e quella di Lapam-Licom, di molti commercianti e di molti cittadini che invece hanno fatto esperienza dell’inefficienza od inefficacia dell’intervento), visto che sono divergenti? Con indicatori oggettivi? Scelti da chi? Con il numero dei reclami ricevuti? Con i quintali di sale distribuiti? Con le tonnellate di neve sgomberata? Ma i problemi dell’adeguatezza e della tempestività, come si collocano in relazione a ciò? Prima che si arrivi a gennaio 2011 e si scopra che manca un sistema informativo in grado di produrre dati significativi per misurare la performance dell’amministrazione comunale e delle sue articolazioni è bene prepararsi ad affrontare la questione. La nostra società ha bisogno di eventi naturali che, in modo non drammatico (come nel caso di una nevicata eccezionale), ci ricordino che su questa terra siamo ospiti e che vi sono aspetti del nostro “abitarci” che non controlliamo. Se poi questi ci offrono anche lo spunto per interrogarci su come ci stiamo attrezzando per misurare la performance del nostro Comune senza cadere nel rischio della propaganda, del puro marketing, meglio ancora.
Ciao Andrea.
Effettivamente non è stata la neve a creare problemi, ma il palese disinteresse dei singoli. Se tutti ci fossimo posti il problema, come per altro hai sottolineato anche tu, di liberare dalla neve almeno quanto ci appartiene già sarebbe stato sufficiente. Se i mezzi non possono intervenire (vedi foto edicola) perchè pochi, perchè impiegati altrove, si prende una pala (come immagino abbia fatto anche l’edicolante) e si traccia una rotta.
A Pratomaggiore, attuando questa politica COLLETTIVA, già il 10 sera si poteva circolare senza problemi significativi. Come ovvio permangono dei punti sensibili laddove la neve viene accatastata, ma questo, in occasioni simili a quella appena vissuta, pone il problema dello spazio.
Eh sì, perchè la neve occupa fisicamente una superficie, e quando ne cadono 41 cm (misurazione Pratomaggiore) trovare aree in cui contenerle risulta assai difficile. Con ciò non voglio dire che non si potesse fare di più, perchè è agli occhi di tutti quanto l’amministrazione abbia dormito, ma se ci assopiamo anche noi cittadini, non possiamo pretendere che sia Orfeo a pulirci le strade.
Caro Andrea,
L’efficacia la posso anche misurare facendo il confronto con gli altri. Io mercoledì alle 13 sono andato a Modena. L’impresa più difficile è stata uscire da Vignola, stavo per desistere e tornare a casa. Poi, dopo quaranta minuti di strade sporche ed impercorribili, sono uscito dai nostri confini e con grande sorpresa ho trovato strade pulite ed immacolate in tutti i comuni attraversati: Spilamberto, Castelnuovo e Modena, sia nelle vie principali sia in quelle secondarie (per andare a Modena faccio le strade basse). Così riesco già a dare un giudizio obiettivo alla nostra amministrazione.
Concordo su quanto dici a proposito di partecipazione del cittadino e senso civico. Tutti devono dare, nella necessità, una mano. Basterebbe poco. Si potrebbero anche coinvolgere tutti gli adulti sani e disoccupati che ricevono un sussidio dal Comune. Penso sempre che sia più dignitosa una borsa lavoro al sussidio senza ritorno.
Saluti.
Ciao Alex, Ciao Marco, uno dei problemi evidenziato da questi eventi è appunto quello della perdita di “senso civico”, ovvero di impegno per la collettività. Evidentemente qualche decennio fa il senso del dovere (tener pulito dalla neve il marciapiede, impegnarsi per salvaguardare i luoghi pubblici, aiutare i nostri vicini in difficoltà, ecc.) era un po’ più solido e diffuso. Sul crescente individualismo c’é una vasta letteratura sociologica, culminata in “bowling alone” di Robert Putnam. Su questo direi che siamo tutti d’accordo e mi fa piacere che a Pratomavore, secondo quanto riferito da Alex, le cose siano andate meglio. Vuol dire che in certi contesti, con certi “meccanismo d’innesco” (mi piacerebbe sapere che cosa ha fatto scattare la molla) si recupera una solidarietà collettiva. L’altro tema che mi ha spinto a scrivere il post è quello del come si misura la performance di un’istituzione pubblica. E’ un tema per me fondamentale, perché vedo, purtroppo, tanto a destra, quanto a sinistra, che nessuno si preoccupa di consentire al cittadino-elettore di avere quei dati, oggettivi, quelle “misurazioni”, che gli consentirebbero di valutare la performance di un’istituzione pubblica non sulla base di un’impressione, ma appunto di dati oggettivi. Se non fosse per questo tema non mi sarei avventurato nelle polemiche sulla neve, i suoi effetti, la performace dell’amministrazione nello “spazzamento”. Marco ha potuto fare un confronto con altri comuni (e rileva che da altre parti la situazione era decisamente migliore). La comparazione è in effetti un buon metodo per poter valutare la qualità dei servizi e dunque la performance di un’amministrazione. Bisognerebbe poter avere un vero e proprio sistema che consente ciò: percentuiale di bambini all’asilo nido, tempestività nello sgombero della neve dalle strade, % di raccolta differenziata e così via. Pur con tutti i loro limiti le “classifiche” che periodicamente vengono stilate (tra province, tra università, ecc.) sono oggi l’unico strumento di valutazione di cui dispone il cittadino. A me piacerebbe se ogni provincia pubblicasse una graduatoria dei comuni con riferimento ai diversi settori e servizi. Aiuterebbe certamente a farsi un’idea un po’ meno impressionistica della qualità degli amministratori. Ma immagino che una tale graduatoria non venga prodotta proprio per non disturbare troppo. Peccato!
Bisogna ringraziare l’addetto della segreteria del sindaco, lettore di questo blog, per la risposta tempestiva a mezzo stampa. Su Il Resto del Carlino di oggi (17 marzo) ci sono un po’ di dati sullo “sforzo” dell’amministrazione comunale per fronteggiare la nevicata del 10 marzo. 60 cm di neve caduta (cifra un po’ gonfiata … ogni settimana che passa verranno aggiunti 10 cm!). 1.000 metri cubi di neve sgomberata (sono stati misurati uno ad uno!) da parte di 16 spazzaneve (QUESTO dato, il n. degli spazzaneve, è credibile). 3 mezzi spargisale che hanno distribuito 600 quintali di “miscela” e 200 quintali di sale puro (su 128 km di strade). Possiamo così tornare al quesito che abbiamo provato ad illustrare tramite l’esempio della “gestione nevicata”: qual è una corretta rendicontazione? E la tempestività e l’efficacia come sono misurate? E il fatto che un’associazione di categoria – Lapam-Licom – sia arrivata al punto di sollecitare l’amministrazione a liberare marciapiedi e parcheggi nel centro urbano, come si considerano? E il fatto che ancora domenica 14 e lunedì 15, a 4-5 giorni dalla nevicata, in molti luoghi pubblici (scuole, stazione FS, ecc.) fosse difficoltoso il passaggio ed il parcheggio, come si “misura”? Al di là dell’evento preso a pretesto, il tema è rilevante se alla rendicontazione vogliamo dare un po’ di oggettività. I primi mesi dell’amministrazione Denti non fanno ben sperare da questo punto di vista. Per questo è importante che siano i cittadini a richiedere un “test” di imparzialità della “rendicontazione sociale” a cui si appresta (?) l’amministrazione comunale.