Ore 19.30 di mercoledì 24 giugno. In giro in bici per la città con Paolo, 9 anni. Arriviamo al Parco dei sogni, in via della Pace (parco realizzato nel 2003 e costato 200mila euro). Il cartello all’ingresso dice: apertura dalle 6 alle 23 (nel periodo estivo). Il cancello d’ingresso invece è chiuso. Al Parco dei sogni non si accede. Oggi la città dei bambini e delle bambine chiude in anticipo. Può sempre succedere, ma sarebbe opportuno avvisare. Basta un post-it: “Oggi non ce l’abbiamo fatta. Scusateci. Domani faremo meglio.”
Tanto per sorridere (benche’ sia comunque un ulteriore costruzione che elimina un precedente spazio verde…): domenica mattina, in via Marchetti (traversa di via Barella), sono passato a guardare il cantiere, anche per capire di cosa si trattasse.
Sul cartello in fondo alla strada e’ scritto “Fabbricato residenziale”… Nulla di nuovo, ancora una fitta allo stomaco.
Tragicomico l’ALTRO cartello, che si trova circa a meta’ del cantiere: committente e’ l’aereoporto di Bologna, si parla di asfaltatura dell’allargamento di un parcheggio merci… Futuro scalo aereo a vignola? 😉