Martedì 14 aprile 2009. Treno delle 7.48 in partenza da Vignola per Bologna. Ente gestore: FER srl. Il treno parte regolarmente da Vignola alle 7.49. Alla “stazione” di via Lunga, subito dopo Crespellano, si ferma più del previsto, circa 10 minuti, forse in attesa del treno proveniente da Bologna (la ferrovia è a binario unico e nel tratto tra via Lunga a Casalecchio non esiste una stazione scambiatrice, non c’è dunque possibilità di far passare i treni che procedono con senso di marcia opposto). Il ritardo accumulato a via Lunga non viene recuperato nel tratto successivo. Anzi. Si arriva a Casalecchio-Garibaldi alle 8.46 (anziché alle 8.32). A quell’ora però la “finestra” temporale per l’immissione sulla rete RFI si è chiusa. Al capotreno arriva il comando di fermarsi a Casalecchio. Il treno non prosegue. I passeggeri vengono fatti scendere. Qualcuno si organizza per prendere un taxi. Si cercano compagni occasionali per condividere la spesa (poco meno di 20 euro per arrivare a Bologna). Chi invece non ha problemi di orario, chi non deve timbrare un cartellino sul luogo di lavoro, si accomoda ad aspettare. Alle 9.14 è previsto l’arrivo del treno da Porretta Terme. Io faccio così. Prendendo il treno da Porretta arrivo alla stazione centrale di Bologna alle 9.32, anziché alle 8.48. “Solo” 44 minuti di ritardo. Questa è, oggi, la vita del pendolare sulla linea ferroviaria Vignola-Bologna.

Il treno partito da Vignola alle 7.48 bloccato alla stazione di Casalecchio-Garibaldi (ore 9.00 di martedì 14 aprile 2009)
Gli ingredienti per migliorare questa situazione sono diversi, non uno solo. Occorre completare l’elettrificazione della linea, in particolare il tratto Vignola-Bazzano. Si farà entro il 2009. Occorre però anche immettere in servizio nuovi locomotori elettrici e nuovi convogli. Occorrerà un tempo più lungo. All’inizio verranno dirottati sulla tratta Vignola-Bologna treni acquistati per altre linee ferroviarie. In ogni caso servirà qualche anno. Occorre però anche mettere mano al binario, prevedendo più punti di sdoppiamento, specie proprio nel tratto tra Crespellano-via Lunga e Casalecchio-Garibaldi. Insomma tempi massimamente incerti per avere un miglioramento tangibile della qualità del servizio. Per non doversi trovare bloccati in una qualche stazione non per un guasto del locomotore (che pure succede), ma per la chiusura della “finestra temporale” per l’immissione nella rete RFI. C’è qualche amministratore locale che vuole dire una parola chiara sui tempi necessari per superare i vincoli infrastrutturali che oggi inchiodano il servizio al livello delle ferrovie della Nigeria? C’è qualche amministratore locale che vuole prendersi un impegno preciso, chiaro? Che è disposto a metterci la faccia? Perché sarebbe una bella cosa dire ai propri cittadini che non sono soli. Alzare la mano e dire “I care”. Thank You.
PS. Va ricordato, per correttezza, l’impegno della Regione Emilia-Romagna ed in particolare del consigliere regionale (ora assessore) Giancarlo Muzzarelli. Impegno importante. E’ invece probabilmente mancata un’azione coordinata degli enti locali serviti dalla ferrovia per “imporre” un salto di qualità da tempo annunciato (sin dall’inaugurazione della ferrovia nel 2003) e dunque lungamente atteso.
PPS. Anche per evitare che episodi come questo si verifichino troppo di frequente e per contribuire a migliorare la qualità del servizio (e ce n’é un gran bisogno!) si sta costituendo un Comitato degli utenti della ferrovia Vignola-Bologna (vedi). Se sei un utente della ferrovia: datti una mossa!
Anche stamane, 21 aprile, inconvenienti a non finire per alcuni utenti FBV. Il treno 11457 delle 11,16 per Vignola, inspiegabilmente soppresso (solo pochi minuti prima compariva sul tabellone elettronico)!
Ovviamente si scusano per il disagio ma si guardano bene dal dirti le cose che ti interessano cioè se vi sarà o meno un servizio sostitutivo di aubobus…
morale: mi reco al lavoro prendendo 2 autobus ed arrivando circamezzora dopo l’orario del detto treno! Visto che gli autoservizi sostitutivi vengono pagati profumatamente (6Euro a Km), sarebbe bene venissero adeguatamente pubblicizzati affinchè servissero allo scopo per cui sono stati istituiti! Se non sono previsti è un fatto ancora più grave e denuncia una disorganizzazione davvero preoccupante…..